Parco regionale dell'Alto Appennino Modenese

Nebbia all'alpe è un'istallazione all'interno del parco dell'alto Appennino modenese. Più precisamente nella parte alta del sentiero Cai 445, che parte dalla Capanna Tassoni e porta verso il passo della Riva. Il percorso, è un circuito ad anello che si sviluppa nella parte alta del bosco, poi si alterna tra brevi sentieri single track a tratti di carrareccie e pratoni. L'unico punto con un po' di difficoltà se soffri di vertigini é il punto 17. Il bosco roccioso, ma sei quasi alla fine del percorso. C'è un passaggio stretto con delle rocce sottostanti e puoi percepire l'altezza.
Ho trovato questa, un'iniziativa costruttiva , educativa, di grande valore umano e rispetto. Rispetto verso un mestiere dimenticato, una natura che lotta quotidianamente, proprio contro i "vizi" dell'uomo. Che porta il segno delle catastrofi naturali di alberi sradicati per la furia delle tempeste. Ho vissuto l'ansia della pastora, nel raccontare ( attraverso versetti scritti lungo il percorso) il dramma sfiorato di poter perdere qualche pecora nella nebbia. Di averle infine ritrovate, grazie ai suoi fedelissimi collaboratori. Loro, che senza l'uso della parola, hanno una professionalità, competenza ed empatia, da formare un'ottima squadra. Funzionante per la vita.
Sono grata di aver avuto la possibilità di poter godere della vista di paesaggi maestosi e scorci mozzafiato. Diversamente, non l'avrei visto.
L'installazione é gratuita e il giro impiega dalle 3 alle 4 ore. Sarà rimossa a Settembre, alla fine del mese ma riproposta l'anno prossimo.
Complimenti davvero. Da vedere assolutamente.

L'alto appennino modenese regala panoramici davvero unici. Passo dopo passo è un'emozione continua! Fate attenzione a scendere dal Monte Rondinaio, ci sono un paio di punti belli tosti, con lo strapiombo sotto ai vostri piedi. Per questo motivo consiglio vivamente di spostarsi accompagnati da una guida ambientale.

Recensire una parte così grossa come il Parco appenninico non é mai facile sopratutto se si considera che è un area talmente vasta che ingloba varie provincie che tantissimi paesi.Quindi avendo il piacere di vivere vicino a questo parco dal versante toscano analizzeró le principali zone.Detto che tutti i sentieri più o meno sono ben segnalati mi soffermo prima sulla parte Modenese e in particolar modo la zona dei bellissimi laghi (Lago Baccio e Santo)e alcune vette più alte della zona (Monte Giovo 1991mt e Monte Rondinaio 1964mt)qui la situazione é ottima,grazie sopratutto anche al Rifugio Vittoria e ai vari volontari CAI ecc che tengano in maniera impeccabile la parte sopracitata.Per Appennino Modenese si parla anche in parte della parte di Foce a Giovo(confinante con Rondinaio a Coreglia e Bagni di Lucca)e alla sua via Ducale(Bagni di Lucca/Modena),qui la situazione é buona ed é uno dei punti più interessanti da visitare tutto l'anno(buon percorso a Ciaspole ).

Non è facile la gestione di un’area così estesa con numerose località montane turistiche. Nonostante tutto i sentieri sono ben segnalati e discretamente tenuti, molti percorribili in MTB. Poi ci sono gli scenari unici dell’Appennino tosco-Emiliano, indipendentemente dall’organizzazione del parco.

il Parco, la cui gestione pare costare moltissimo, potrebbe essere tenuto molto meglio; vi sarebbero molteplici opportunità di escursione ma solo se già le conosci. In sintesi una bella incompiuta tipica dell"Italia e poco o nulla promossa e pubblicizzata

Il parco è sicuramente molto bello e con diverse possibilità di percorsi per trekking però non tutti i percorsi sono ben segnalati... soprattutto per chi non è abituato potrebbe risultare un po' difficile.

Luoghi meravigliosi a due passi da casa. Peccato che si investe ancora troppo poco per turismo in camper e segnaletica stradale idonea

Credo sia quello che ha la sede amministrativa in Via Tamburú 8 a Pievepelago, come da foto allegate. Anche se ha quasi la stessa denominazione, mi sembra strano esistano due sedi. Sicuramente a Pievepelago rilasciano i permessi per funghi-mirtilli-ecc.