Via francigena sentiero cai393

Bellissima esperienza posti incantevoli dove la natura fa da padrona la cosa che mi ha fatto molto piacere è avere trovato tutto curato con segnaletica rinnovata e vecchi sentieri ripristinati .

La vetta di un monte, il Grosso, che non ha panorama perché coperto dal bosco.
Dicono ci siano bei paesaggi da quel monte, ma io non li ho ancora scoperti: tocca tornare ad esplorare. Per ora ho scoperto questa lapide in memoria di due partigiani, spunto per ricerche su quanto è successo qui durante la guerra.

Bellissima
Piena di rovi quindi occhio
E diffidate dei ciclisti che vi danno indicazioni, svoltato l'angolo ridacchiano subdoli

Una variante della Via Francigena che porta a Carrara, passando nel Parco Regionale delle Alpi Apuane. Si può.
Il sentiero ti da la possibilità di "provare" la Variante Ufficiale della Via Francigena. In località "Le quattro strade" , questa volta, invece di scendere verso il versante mare, decido di svoltare ad Est e imbocco il sentiero CAI 290. Gli 8 Km che mi separano da Fosdinovo mi offrono subito il panorama sulla vallata circostante. Il Golfo della Spezia è li, in basso, in tutta la sua estensione. Più avanti ecco apparire gli appennini... e di nuovo il mare: è un susseguirsi di immagini che ti fanno emergere dal tuo profondo intimo ricordi inattesi. Si giunge dopo circa mezz'ora in un'altura con la cartellonistica della Via Francigena (un pò sciupata, per la verità) con la mappatura delle alture, che puoi ammirare in lontananza, posate morbide sul mare e tratteggiate dalla sinuosità del fiume Magra.
In località Pianaccia un cartello indica il sentiero per Fosdinovo, lo seguo per un pò fino ad un bivio, a destra, che mi conduce sull'altura: da qui altro panorama sulla vallata di Aulla: Vecchietto e Bibola sembrano lì a due passi. Ecco di nuovo gli Appennini. Una leggera discesa mi porta sulla strada che conduce a Ponzanello, la attraverso e riprendo il sentiero 290 che si tratteggia ad arco nelle Prade. Altro scenario: con il solo prezzo della fatica entri in un "anfiteatro" dove la natura fa danzare tutti i suoi attori: le colline della Spezia, il Golfo, Bocca di Magra, il fiume il mare, la pianura, i cinguettii che si soprappongono come una polifonia a più voci, i profumi di terra lavorata, di umidità del terreno... tutti... sembra vogliano fermare il mio passo. Ci riescono. Mi siedo a contemplare i protagonisti di questo luogo che si muovono nelle infinite sfumature dei colori di fine estate. Mi incanto!
Il castello di Fosdinovo è là verso Est, alto imperioso, sembra il cassero di una nave che trascina dietro di sé la chiglia, immobile. La strada che percorro nuovamente offre altre prospettive, nuove angolature incorniciate tra gli alberi... (tutto mi rimarrà impresso negli occhi...).
L' asfalto termina al Passo del Cucco. Appena imbocco il sentiero CAI un gruppo di abeti sembrano salutare il mio arrivo. Salgo verso il monte Carboli. Improvviso riappare il castello con i suoi conosciuti ornamenti medievali. "Sembra proprio una nave" che solca il verde mare per dirigersi verso il cielo... Lascio il sentiero CAI 295, poi di nuovo, gli Appennini Tosco Emiliani che, distesi dalla Nuda all'Abetone, si inseriscono nella scena e mi accompagnano fino alla SP 72. Ancora il mare, il Golfo, Bocca di Magra tornano a farsi ammirare. Qualche Km di asfalto e improvvise si ergono le Alpi Apuane verso Est, e contemporaneamente gli Appennini a Nord. Stupende Montagne, le nostre montagne!!! A Castelpoggio una antica mulattiera segnata con il n. 367 mi porta verso Noceto ed infine a Carrara. Concludo la tappa nella chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo. Nel 1335 Papa Giovanni XXII concedeva l'indulgenza a tutti coloro che da qui sarebbero passati per riposarsi o per curarsi dal logorio del cammino. Ho percorso 19,8 Km. Giornata stupenda.

Una camminata bellissima!!!

Impegnativa, soprattutto se come me alle prime armi, ma valida e fattibile. Buona segnalazione.

Bellissimo sentiero

Poca segnalazione