/Molise/Bar

Drop

Via Isernia, 19, 86100 Campobasso CB, Italia

Drop
Bar
4.5
123 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
HM66+G5 Campobasso, Provincia di Campobasso, Italia
+39 334 733 3413
Segnalazione posizione
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Lunedì: 18–2
Martedì: 18–2
Mercoledì: 18–2
Giovedì: 18–2
Venerdì: 18–2
Sabato: 18–2
Domenica: 18–2
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Lucia Palomba
Lucia Palomba2 anni fa
Locale è favoloso, non molto grande ma curatissimo.
Il barman è un "personaggio", fatevi guidare da lui per la scelta del cocktail giusto per voi, che verrà preparato con cura e fantasia!
Da notare che producono, vendono e utilizzano il proprio gin di qualità, da provare e da portarsi a casa!
Ospitano spesso serate con musica dal vivo, in particolar modo jazz, ma non solo.
Prezzi giusti per cocktail, servizio e location pregiati.
Alessia Auriemma
Alessia Auriemma2 anni fa
Il drop non è un locale, il drop è una esperienza da fare rigorosamente se siete a Campobasso e dintorni.
Le autorevoli conoscenze di Giuseppe, il proprietario, capace non solo di preparare degli ottimi cocktail, ma anche di indirizzare anche i più restii, a nuove conoscenze ed incontri gustativi, permettono di godere della qualità del tempo ben speso e di uno spazio sapientemente allestito che vi catapulterá nel passato della belle epoque.
Alessio Valente
Alessio Valente2 anni fa
Un gioiello nascosto. Il locale ha delle tinte un po' retrò ma perfettamente curate. Come i migliori cocktail bar di grandi città, anche il drop vanta una preziosa collezione di alcolici selezionati e drink eccezionali sapientemente preparati. Un livello molto alto sui cocktail alcolici e sorprendente la qualità degli analcolici, con ingredienti ricercati e molto lontani dai classici succhi di frutta. Il proprietario è tanto preparato quanto cordiale, ci ha accolto spiegandoci il locale, e consigliandoci personalmente il cocktail giusto partendo dai nostri gusti personali.
Il conto perfettamente in linea con quello che abbiamo bevuto. Tanta qualità a un prezzo poco più alto dei tanti pub. Tornerò sicuramente.

Aggiornamento:
Come il migliore dei vini, col tempo questo locale, migliora. Giuseppe il proprietario stupisce ancora nel portare un mondo, quello dei mixologist, nella realtà molisana. Passione e attenzione al dettaglio lo rendono un luogo da visitare e lasciarsi guidare.
Un tempio per gli appassionati
Gennaro Nocera
Gennaro Nocera2 anni fa
Non mi ha entusiasmato l'atmosfera a tutti i costi alternativa e un po' retrò; il cocktail nella norma con ingredienti ricercati ed originali mi aspettavo qualcosina in più ritornerò per degustare qualcos'altro
Comunque il mio Negroni era buono con un gin speziato e di qualità
Gianni Meffe
Gianni Meffe2 anni fa
Atmosfera perfetta, grazie all'arredamento curato e alla leggera musica di sottofondo che permette di parlare tranquillamente. Grazie bel bancone, aspetto che conta tantissimo in questa tipologia di locali, peccato solo che non sia un paio di metri più lungo.
Il proprietario è competente, accompagna e guida nella scelta dei cocktail.
Consigliato per uscite di coppia oppure a piccoli gruppi, ma anche per un cocktail da solo al bancone.
Francesco Mignogna
Francesco Mignogna2 anni fa
Un meraviglioso salotto fine '800 al centro di Campobasso. Magnificamente arredato oltre che splendidamente gestito dal simpatico ed eclettico Giuseppe, è possibile assaggiare i migliori cocktail della città, magistralmente preparati e presentati. La loro qualità e il loro gusto meritano davvero. Consigliatissimo++
Davide Venturin
Davide Venturin2 anni fa
Sono stato questa sera in questo locale.
Dove in maniera molto spiacevole il barista ci ha rifilato 2 succhi al mirtillo al prezzo di 7€ l’uno.
Prezzo uguale a quello degli altri amici che hanno preso gin tonic e rum.
Siamo stati praticamente derubati.
Una vergogna!
Paolo Michetti
Paolo Michetti2 anni fa
A Campobasso riapre il “Cabaret Voltaire”

“Era un pomeriggio assolato, era passata da poco l'ora di pranzo quando per Via Isernia, a Campobasso, dei furgoncini carichi di cose che a prima vista sembravano cianfrusaglie cominciarono a scaricare oggetti che evocavano ricordi di un tempo che fu. In poco tempo l’ingresso del “Drop” si riempì di arte e il cocktail bar si trasformò nella location dove, di lì a poco, sarebbe iniziato un viaggio attraverso un percorso che rievocava i fasti internazionali e futuristici di una delle epoche più belle e interessanti del XXIX secolo. Dove avrebbe ripreso a vivere il “Cabaret Voltaire”.

Nel 1916 un manipolo di persone provenienti da tutta Europa si trovarono a Zurigo e diedero vita a quello che, di lì a poco, sarebbe diventato un movimento di rottura e rinnovamento che avrebbe pervaso ogni strato della società civile, in antitesi alla cultura e ai valori che portarono al conflitto bellico. Nacque così il “dadaismo”, una corrente di pensiero che voleva dare scandalo attraverso un’arte che rifiutava i metodi tradizionali e sperimentava nuove forme espressive rinnegando tutti i valori razionali, sino al momento dominanti, e puntando all'esaltazione di quelli istintivi, elementari, infantili, gratuiti e arbitrari dell'individuo.
Ball e Hennings, due tra i seguaci, chiesero e ottennero dal proprietario del “Meitrei Bar”, al numero 1 di Spiegelgasse, di poter utilizzare la sala sul retro del locale per incontrare i loro amici e così al calar della sera la riempirono di quadri, foto e installazioni artistiche: Su ciascun tavolo era posizionato un dado le cui facce riportavano ricette appositamente confezionate dai bartender per la serata, in sintonia con la filosofia “dada”.
A Campobasso si è rivissuto quel momento storico; i due artefici del progetto che ha riportato per una sera la mixology al concetto dadaistico di inizio ‘900 sono Giuseppe Cannizzo, bartender e titolare del “Drop” del capoluogo molisano e Antronio Pulsone, titolare del “Le 4 Vianove” di Vinchiaturo.
Come il Meitrei Bar, Cannizzo ha messo a disposizione il suo “Drop” e insieme a Pulsone, per una notte, hanno reinterpretato i classici della miscelazione mondiale capovolgendone letteralmente le ricette ma mantenendone inalterati i concetti.
I primi avventori sono rimasti spiazzati, entrando al “Drop” non si sarebbero certo aspettati di arrivare alla sbarra e trovarsi immersi in un’atmosfera di primi del ‘900, pervasa di musica che oggi definirebbero rumore, davanti ad un menù spigoloso ma affascinante coi suoi cocktails “inverosimili”: Mojito con bitter, sale e basilico; Negroni al contrario, “Inorgen”, con cristalli di campari disidratato e gelatine di Alexander; French 75 che diventa Zurigo 57 e viene preparato flambè, con kirsh e spezie tra le più disparate....insomma, tutto ed il contrario di tutto!
Bastano però pochi drink e tutti si lasciano piacevolmente risucchiare dallo spirito della serata, diventando attori protagonisti al “Cabaret Voltaire” di Campobasso, dove tutto si trasforma e diventa naturale, persino un Cuba Libre servito in coppetta con sciroppo di Cola Rum e Bitter Lemon che altro non è che l’ennesimo retaggio di una filosofia “au contraire” che caratterizzava la serata.

Un progetto decisamente originale, una esperienza nuova per Campobasso che vede la mixology tornare ai fasti di un’era particolare e riviverne le aspettative e le prospettive attraverso l’innovazione e la voglia di sperimentare, sviscerata con le classiche basi del bartendering ma senza restare intrappolati nelle stesse, così come insegnarono coloro che dettarono le linee guida di quella che non è solo una professione ma uno stile di vita, per una sera interpretato all’insegna del “Tout est dada”.
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