Vivo a Torino e mi trovo in visita in questo paesino. Ieri entro nella cartolibreria e già la "signora" alla cassa mi urla che possono esserci in negozio contemporaneamente soltanto tre persone, faccio per uscire e mi dice che sono la terza quindi posso rimanere (non ho capito il senso di dirmi che possono stare solo tre persone, fossi stata la IV avrei capito... Per ovviare al problema propongo di scrivere sul cartello all'ingresso, che presenta solo dei puntini, il numero di persone, così da non creare fraintendimenti, ma sorvoliamo). Prendo ciò che mi serve e vado a pagare, e qui la suddetta "signora" mi urla uno sguaiato '2,20€ con il bancomat????????' io avevo soltanto la carta con me, quindi sì, 2 euro e 20 con la prepagata. Notata la stizza nella voce della cassiera, le dico che se per lei è un disagio posso andare da qualche altra parte a fare i miei acquisti e lei a questo punto mi risponde uno sconcertante 'per quello che ci guadagno', e così ho fatto, ho ripreso la mia carta e mi sono diretta all'uscita permettendomi di consigliarle di trattare meglio i clienti. Avrebbe potuto chiedermi se avessi della moneta per caso o qualunque altra cosa, se fosse stata gentile sarei andata a prelevare e avrei pagato contanti, e invece ha scelto deliberatamente di essere maleduca e spocchiosa. Non mi è mai e poi mai capitato che un esercente mi risponda così.(Poi non lamentatevi se la gente preferisce fare acquisti su amazon). Alla "gentile signora" consiglio, oltre ad un corso di buone maniere, di indossare correttamente i dispositivi di protezione, dato che la sua mascherina era ben al di sotto del suo naso. E concludo ricordandole che per legge è obbligata ad accettare pagamenti pos. Con questo la saluto, "gentile signora", a mai più.
