Cimitero di relativo ma apprezzabile pregio storico e monumentale, vicino alle Mura Greche e a un'area archeologica. Non ben curato. Qui c'è anche il sepolcro di Nazareno Cremona, il Capitano della prima guerra mondiale cui Ungaretti dedicò una grande poesia, appunto 'Il Capitano'. C'è il mausoleo di Luigi Razza, ministro dei lavori pubblici e figura di spicco, la cappella degli Scalfari, parenti di Eugenio Scalfari fondatore del quotidiano 'La Repubblica', il sepolcro di Vincenzo Ammirà, grande poeta, drammaturgo e patriota risorgimentale, la tomba di Don Onofrio Brindisi, amato arciprete, animatore culturale e teologo, e molti altri manufatti funerari di pregio o di persone illustri. In fondo al cimitero si trova una chiesa, dove secondo un calendario stabilito si celebra la messa. Oltre alla necessaria cura del deflusso delle acque meteoriche e del contrasto all'umidità, andrebbero restaurati i molti monumenti funerari, le sculture e i vialetti, magari coinvolgendo anche l'istituto d'arte di Vibo, gli artisti e artigiani della zona.
