Colpisce il contrasto tra la vitalità e la ricchezza di vetrine di via Dolzino e la silenziosa modestia della via Molinanca:queste due vie corrono parallele e separate da meno di cento metri ma rappresentano due mondi lontanissimi. Qui non trovi portoni abbelliti con pietra ollare..qui si lavorava sodo e i pochi vicoli che collegano le due strade sono talvolta così stretti e bui come a tenere ben separati i borghesi dal proletariato. Anche se sono scomparsi i canali che fornivano l'energia per le attività operaie che qui si svolgevano basta chiudere un attimo gli occhi per ritrovarsi in quel mondo fatto di concerie e botteghe artigiane e i rumori dei martelli e i richiami da una porta all'altra. È il fascino di questa via: non perderemo l'occasione di visitarla.
Mirco Vagnini2 anni fa
Da visitare, una via piena di fascino, se poi si ha la fortuna di incontrare un anima gentile, che ti spiega la sua storia, ti sembra di vederlo come era prima della sua trasformazione. Sicuramente, andrebbe valorizzato di più e ci sono persone che hanno a cuore questa strada e cercano di farlo come possono. Mi è piaciuto molto questo tranquillo angolo di Chiavenna.
Qui non trovi portoni abbelliti con pietra ollare..qui si lavorava sodo e i pochi vicoli che collegano le due strade sono talvolta così stretti e bui come a tenere ben separati i borghesi dal proletariato. Anche se sono scomparsi i canali che fornivano l'energia per le attività operaie che qui si svolgevano basta chiudere un attimo gli occhi per ritrovarsi in quel mondo fatto di concerie e botteghe artigiane e i rumori dei martelli e i richiami da una porta all'altra. È il fascino di questa via: non perderemo l'occasione di visitarla.
Sicuramente, andrebbe valorizzato di più e ci sono persone che hanno a cuore questa strada e cercano di farlo come possono.
Mi è piaciuto molto questo tranquillo angolo di Chiavenna.