Il vescovo Bonaventura Martinelli a seguito del terremoto del sisma del 1706, che provocò il crollo del Palazzo Vescovile posto a ridosso della Cattedrale di San Panfilo, concepì l'idea di realizzarne uno nuovo. DescrizioneL’edificio, che ospita gli uffici della Curia Diocesana, ha accesso carrabile da Piazza Carlo Tresca e presenta due piani fuori terra; consta di un corpo di fabbrica chiuso con corte centrale ed a pianta regolare, pressoché rettangolare. L’impianto è tutto fondato sulla scansione delle unità di misura non metriche all’epoca in uso nel Regno di Napoli: la pertica (pari a 10 palmi), il palmo (corrispondente a circa m 0,2637) e l’oncia (pari a 1/12 di palmo); le principali dimensioni dei corpi di fabbrica, in pianta ed in elevazione, nonché gli spessori delle murature, sono facilmente riscontrabili come rispondenti a dette unità. Il fronte neoclassico è impreziosito dal portale sovrastato da balcone e mostra dell’orologio; possenti cantonali in pietra a tutt’altezza ne delineano gli spigoli sul prospetto principale. Il cortile interno ha la facciata sud con una loggia ad archi su un solo ordine, coperta da volte a crociera; gli ordini d’archi sono due, invece, in corrispondenza della scalinata d’ingresso originaria. Al piano superiore dell’ala est si trova la “sala grande”, con controsoffitto ligneo a cassettoni e pareti decorate con medaglioni, raffiguranti i Vescovi della Diocesi; dalla sala si ha accesso al balcone sovrastante il portale d’ingresso. Questa è l’unica parte del fabbricato che presenta un’elevazione a tre piani. La distribuzione verticale è affidata a tre corpi scala (uno per ogni ala, ad esclusione di quella sud); la scala principale è accolta a ridosso dell’atrio, all’interno dell’ala est, ma non nella sua posizione originaria.
Enzo Gentile2 anni fa
Era il mio teatro quando da bambino stavo in Seminario Diocesano
1706 (progettazione intero bene)
Il vescovo Bonaventura Martinelli a seguito del terremoto del sisma del 1706, che provocò il crollo del Palazzo Vescovile posto a ridosso della Cattedrale di San Panfilo, concepì l'idea di realizzarne uno nuovo.
DescrizioneL’edificio, che ospita gli uffici della Curia Diocesana, ha accesso carrabile da Piazza Carlo Tresca e presenta due piani fuori terra; consta di un corpo di fabbrica chiuso con corte centrale ed a pianta regolare, pressoché rettangolare. L’impianto è tutto fondato sulla scansione delle unità di misura non metriche all’epoca in uso nel Regno di Napoli: la pertica (pari a 10 palmi), il palmo (corrispondente a circa m 0,2637) e l’oncia (pari a 1/12 di palmo); le principali dimensioni dei corpi di fabbrica, in pianta ed in elevazione, nonché gli spessori delle murature, sono facilmente riscontrabili come rispondenti a dette unità. Il fronte neoclassico è impreziosito dal portale sovrastato da balcone e mostra dell’orologio; possenti cantonali in pietra a tutt’altezza ne delineano gli spigoli sul prospetto principale. Il cortile interno ha la facciata sud con una loggia ad archi su un solo ordine, coperta da volte a crociera; gli ordini d’archi sono due, invece, in corrispondenza della scalinata d’ingresso originaria. Al piano superiore dell’ala est si trova la “sala grande”, con controsoffitto ligneo a cassettoni e pareti decorate con medaglioni, raffiguranti i Vescovi della Diocesi; dalla sala si ha accesso al balcone sovrastante il portale d’ingresso. Questa è l’unica parte del fabbricato che presenta un’elevazione a tre piani. La distribuzione verticale è affidata a tre corpi scala (uno per ogni ala, ad esclusione di quella sud); la scala principale è accolta a ridosso dell’atrio, all’interno dell’ala est, ma non nella sua posizione originaria.