È stata edificata per volere dei padri Gesuiti intorno al 1630, al posto di un vecchio edificio di culto dedicato a San Giuseppe. La nuova chiesa, che fiancheggia quella della Madonna del Rosario, ha una facciata barocca scandita da due lesene con capitelli a festone che sostengono un cornicione poco aggettante, su cui poggia un frontone con rosone ad archetti e timpano curvilineo. Di pregevole fattura il portale in pietra finemente scolpita, con semicolonne corinzie e fastigio coronato da volute, interrotto da una nicchia con la statua del Santo. Sul lato sinistro si innalza il campanile di forma ottagonale con lesene corinzie e monofore a sesto acuto. L'interno ha navata unica rettangolare divisa in tre campate con volte a crociera. L'altare maggiore è in pietra leccese scolpita nello stile barocco, con colonne tortili, volute, ghirlande; una nicchia centrale accoglie la statua di San Giuseppe, unico retaggio della vecchia chiesa. Sulle pareti sono collocate grandi tele di buona fattura, tra cui l'Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto nel presbiterio, entrambe di Pasquale Bianchi, lo Sposalizio della Vergine di Nicola Schiavoni, il Patrocinio di San Giuseppe sulla Chiesa di Pasquale Bianchi, tutte della seconda metà del XVIII secolo.
La nuova chiesa, che fiancheggia quella della Madonna del Rosario, ha una facciata barocca scandita da due lesene con capitelli a festone che sostengono un cornicione poco aggettante, su cui poggia un frontone con rosone ad archetti e timpano curvilineo.
Di pregevole fattura il portale in pietra finemente scolpita, con semicolonne corinzie e fastigio coronato da volute, interrotto da una nicchia con la statua del Santo.
Sul lato sinistro si innalza il campanile di forma ottagonale con lesene corinzie e monofore a sesto acuto.
L'interno ha navata unica rettangolare divisa in tre campate con volte a crociera.
L'altare maggiore è in pietra leccese scolpita nello stile barocco, con colonne tortili, volute, ghirlande; una nicchia centrale accoglie la statua di San Giuseppe, unico retaggio della vecchia chiesa.
Sulle pareti sono collocate grandi tele di buona fattura, tra cui l'Adorazione dei Magi e la Fuga in Egitto nel presbiterio, entrambe di Pasquale Bianchi, lo Sposalizio della Vergine di Nicola Schiavoni, il Patrocinio di San Giuseppe sulla Chiesa di Pasquale Bianchi, tutte della seconda metà del XVIII secolo.