La costruzione, iniziata nei primi anni del XVII secolo per volere della Confraternita dell'Immacolata, fu ultimata nel 1674. La semplice facciata ha un portale in pietra con semicolonne doriche e alta trabeazione su cui poggia una piccola statua dell'Immacolata ed un finestrone cieco racchiuso tra due semicolonne corinzie e trabeazione arricchita da fregi. L'interno è a singola navata rettangolare con volta a botte, quattro campate ed abside con volta a stella. Il presbiterio è quasi interamente occupato da una complessa e pregevole macchina d'altare con colonne tortili che incorniciano l'interessante tela, di buona fattura, dell'Immacolata con il cardinale Giuseppe Renato Imperiali, di ambito romano databile tra il 1700 e il 1720. Alla chiesa ed alla Confraternita è legata la devozione del digiuno a pane ed acqua in onore della Immacolata Concezione che, avviata probabilmente nel 1648 per ottenere la protezione dai temporali e dai fulmini che causavano perdite umane e danni al territorio, venne confermata nel 1676 da una Bolla di Papa Clemente X, estendendosi così in Italia per poi diffondersi nel mondo cattolico.
La semplice facciata ha un portale in pietra con semicolonne doriche e alta trabeazione su cui poggia una piccola statua dell'Immacolata ed un finestrone cieco racchiuso tra due semicolonne corinzie e trabeazione arricchita da fregi.
L'interno è a singola navata rettangolare con volta a botte, quattro campate ed abside con volta a stella. Il presbiterio è quasi interamente occupato da una complessa e pregevole macchina d'altare con colonne tortili che incorniciano l'interessante tela, di buona fattura, dell'Immacolata con il cardinale Giuseppe Renato Imperiali, di ambito romano databile tra il 1700 e il 1720.
Alla chiesa ed alla Confraternita è legata la devozione del digiuno a pane ed acqua in onore della Immacolata Concezione che, avviata probabilmente nel 1648 per ottenere la protezione dai temporali e dai fulmini che causavano perdite umane e danni al territorio, venne confermata nel 1676 da una Bolla di Papa Clemente X, estendendosi così in Italia per poi diffondersi nel mondo cattolico.