/Apulia/Chiesa cattolica

Battistero di San Giovanni in Tumba

Largo Tomba di Rotari, 71037 Monte Sant'Angelo FG, Italia

Battistero di San Giovanni in Tumba
Chiesa cattolica
4.5
50 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
PX44+X3 Monte Sant'Angelo, Provincia di Foggia, Italia
+39 0884 561150
turismomontesantangelo.it
Segnalazione posizione
Reclama questa posizione
Share
Lunedì: 9–19
Martedì: 9–19
Mercoledì: 9–19
Giovedì: 9–19
Venerdì: 9–19
Sabato: 9–19
Domenica: 9–19
Scrivi una recensione
Martina
Martina2 anni fa
Visita davvero carina al prezzo di 1 euro a persona! Ci hanno consegnato un tabellone da leggere in italiano ed in inglese per capire la storia del monumento, davvero carino!
Ale Chico
Ale Chico2 anni fa
La visita costa 1 € e ne vale la pena. Una costruzione di epoca medievale che lascia l’idea della grande capacità umana quando ancora non avevano i mezzi di oggi. Considerando che monte sant’angelo era anche su una montagna … e quindi non facile il trasporto dei prodotti necessari alla costruzione). Il battistero merita come del resto merita la visita tutto il paese. Per entrare ( come per tutti i musei) è richiesto il green pass. Una nota negativa per il custode che fa il biglietto che ci ha detto che ci avrebbe fatto entrare anche senza, “potevamo dimenticare il green pass in macchina del resto”. Ahi ahi ahi comune di sant’angelo, forse vi sfuggono le regole del covid … per questo una stella in meno.
Mariano salomone
Mariano salomone2 anni fa
Il battistero di San Giovanni in Tumba, detto erroneamente Tomba di Rotari, assieme alla chiesa di Santa Maria Maggiore forma il complesso monumentale di San Pietro.
Marco Andreaus
Marco Andreaus2 anni fa
Antico battistero recentemente restaurato, può essere visitato pagando l'ingresso dal costo di un euro.
Gioele Marzola
Gioele Marzola2 anni fa
Posto molto bello, poca gente. Per un euro vi consiglio di vederlo.
Massimo Rucci
Massimo Rucci2 anni fa
Ingresso con biglietto da solo 1 euro e greenpass. Ci forniscono un foglio con storia e descrizione del sito da restituire all'uscita. Sulla lastra in pietra funge da lunetta all'ingresso sono raffigurati tre momenti relativi alla Morte e Resurrezione di Cristo: lo Schiodamento della croce, le Marie al sepolcro, il Cristo risorto. All'interno un battistero e un sepolcro interrato non raggiungibile coperto da vetrata in cristallo. Una alta cupola con colonne.
Claudia Ferraro
Claudia Ferraro2 anni fa
Un luogo incredibile! Vale assolutamente la pena entrare ed immergersi nell'atmosfera suggestiva che lo caratterizza!
Maria Giovina Russo
Maria Giovina Russo2 anni fa
La Tomba di Rotari
A breve distanza da S. Maria Maggiore, e quasi attaccato all'abside
della diruta chiesa di San Pietro, si eleva il piú caratteristico monumento
di Monte Sant'Angelo: la cosiddetta « Tomba di Rotari », che a giudizio della maggior parte degli scrittori è anche « il monumento piú misterioso
dell'Italia meridionale », cosí per la sua forma come per l'uso a cui doveva
essere in origine destinato, ma soprattutto, forse, per la epigrafe apposta
al suo interno e intorno a cui ogni visitatore piú o meno colto s'interroga da secoli.
Questa epigrafe è costituita di tre versi incisi di sèguito su d'una sola riga:
+ INCOLA MONTANI PARMENSIS PROLE PAGANI ET
MONTIS NATUS RODELCRIMI VOCITATUS HANC FIERI
TUMBAM IUSSERUNT HI DUO PULCHRAM

Il nostro Pagano (di origini parmesi) e il nostro Rodelcrimo o Rodelgrimo, i cui casati ricorrono piú d'una volta nelle carte garganiche dei bassi tempi e che dovevano anche aver avuto rapporti di parentela fra loro, se la sorella di un Pagano, di nome Augessa, come risulta da una carta cavense di Lucera del 1109, aveva sposato un Rodelgrimo, figlio di Sygenolfo, allora dimorante in Lucera.

Due uomini fra i piú in vista senza dubbio, e per censo e per cariche ricoperte, di quella interessantissima società « montanara » che s'era andata formando col rapido crescere del nuovo centro abitato intorno al Santuario dell'Arcangelo, méta ininterrotta di pontefici, di re, di imperatori, di principi, di porporati, di uomini d'alta cultura e di umili fedeli, provenienti in pellegrinaggio.
la « cappella » o « tribuna» di San Giovanni era limitata intorno al Mille al solo dado della galleria a pianterreno. Essa s'arrestava, insomma, alla cornice con bassorilievi nei fondati, tirata al disopra delle arcate a sesto acuto. Caduta piú tardi la cupola a calotta emisferica che poggiava su codesto quadrato poco piú su della cornice, ecco intervenire i nostri due
« galantuomini », Pagano e Rodelgrimo.
E a questa sopraelevazione, ricca di finestre e di ornati di diverse specie, il popolo dà il nome di « tomba », nel senso che a quel tempo era proprio della parola « tumba »; per cui il bel Battistero di San Giovanni diventa d'ora in poi sulle sue labbra « San Giovanni in tomba ».

Il popolo pugliese era nel suo complesso un popolo colto, e la sua
cultura, di origine prevalentemente classica, riceveva sempre nuovo
alimento dal flusso continuo dei pellegrini ai suoi Santuari, dall'andirivieni
dei Crociati dell'intero mondo cristiano, dai suoi sempre piú fiorenti
commerci con i maggiori centri del Mediterraneo. Dominatori e predoni
di ogni parte di Europa si avvicendarono per secoli sulla terra di Puglia
detta « fortunata » come la disse Dante, perchè esposta, a causa della sua posizione geografica, alle diverse vicende della fortuna; ma non riuscirono mai ad essiccarne o alterarne la vena creativa. Lavorare ed innalzare la pietra era per la sua gente un modo, forse il primo modo, di cantare anche nel dolore.
Luoghi consigliati