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Chiesa di Santa Croce

Via Galla Placidia, 5, 48121 Ravenna RA, Italia

Chiesa di Santa Croce
Chiesa cattolica
4.4
17 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
C5CW+FW Ravenna, Provincia di Ravenna, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 8–17
Martedì: 8–17
Mercoledì: 8–17
Giovedì: 8–17
Venerdì: 8–17
Sabato: 8–17
Domenica: 8–17
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Mari Ube
Mari Ube2 anni fa
Vista oggi, la chiesa non direbbe granché perché è stata completamente stravolta rispetto alle origini. La facciata attuale è del XVII secolo e rimane defilata dai più inflazionati monumenti "di massa" ravennati, pur trovandosi appena dietro il Mausoleo di Galla Placidia. Quest'ultimo, un tempo (quand'era un piccolo edificio cruciforme) costituiva il nartece di questa Basilica formando un unico complesso religioso. La chiesa di S. Croce fu voluta dall'imperatrice tra il 417 e il 421 d. C. Subì rifacimenti già in epoca alto medievale, nel VII e VIII secolo. La Basilica aveva pianta a croce latina, con un'unica navata e transetto; aveva pavimenti mosaicati ed era impreziosita da marmi. Tra il 1300 e il 1600 fu pesantemente modificata con l'ablazione di alcune parti (transetto, nartece e la parte antistante la navata). Si possono vedere gli scavi che hanno rimesso in luce corpi di fabbrica più antichi, alcuni lacerti musivi e si può aggirare il complesso raggiungendo l'abside del 1400 e il campanile del 1700. Bella la via su cui prospetta la facciata, un angolo poco frequentato specie dopo la chiusura dei monumenti.
Archi_ catt
Archi_ catt2 anni fa
Gli scavi attorno alla Chiesa di Santa croce rivelano la presenza di una villa imperiale romana riccamente decorati. La chiesa voluta da Galla placida, e costruita intorno al 420 d. C., venne edificata sulle rovine della casa. La chiesa originaria, più lunga dell'attuale, presentava un portico che inglobava il cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia. Da notare la differenza di quota rispetto al piano stradale attuale, dovuta al fenomeno della subsidenza, ovvero dello schiacciamento del terreno che a Ravenna raggiunge oltre il centimetro all'anno.
Peccato che la chiesa non sia aperta al pubblico, se non in rare occasioni.
Oscar Francia
Oscar Francia2 anni fa
La chiesa di Santa Croce è una chiesa edificata a Ravenna dall'imperatrice romana Galla Placidia; tra il tardo XIV secolo e l'inizio del XVII secolo l'imponente chiesa fu mutilata di alcune sue parti. Il cosiddetto mausoleo di Galla Placidia era inizialmente una cappella accessibile dal nartece di questa chiesa, ma le successive demolizioni l'hanno reso un edificio indipendente.
Secondo lo storico Agnello, l'imperatrice Galla Placidia eresse a Ravenna due chiese, la chiesa di San Giovanni Evangelista e una chiesa dedicata alla Santa Croce, e riporta una tradizione secondo cui in questa seconda chiesa l'imperatrice pregasse di notte, prostrata sul pavimento in porfido, alla luce delle candele.

La chiesa, posizionata nell'area nord-occidentale della città antica, fu edificata su alcune case del III secolo, ormai in rovina. La data dell'edificazione non è nota, potrebbe risalire al periodo tra il 417 e il 421, quando Galla risiedette a Ravenna col marito Costanzo III, o al periodo successivo al 425, quando l'imperatrice tornò nella capitale d'Occidente. La chiesa rimase immutata fino al tardo XIV secolo, quando i bracci nord e sud furono demoliti; nel tardo XVI secolo fu la volta del nartece, mentre nel 1602 l'edificazione della strada oggi nota come via Galla Placidia richiese la demolizione dei sette metri più occidentali della navata.

La chiesa fu eretta in direzione ovest-est in mattoni riutilizzati. Le mura esterne erano scandite da lesene e, probabilmente, da arcate cieche, come ora è per la cappella meridionale.

Ricostruzione della chiesa nella sua conformazione iniziale; in primo piano il nartece poi demolito e il mausoleo di Galla Placidia.
La pianta dell'edificio era a croce latina, caso unico per la Ravenna dell'epoca. Si trattava di una scelta di significato simbolico, in quanto anche la Basilica apostolorum e la Basilica virginum di Milano (precedente capitale imperiale) avevano questa forma, per scelta del vescovo Ambrogio da Milano: Ambrogio aveva anche composto un poema sulla Basilica apostolorum in cui aveva collegato la pianta dell'edificio alla forma della croce di Cristo. L'edificio aveva una singola navata larga 11 metri, con un ampio transetto disposto in direzione nord-sud e un nartece; caratteristica singolare della pianta è che non è strettamente rettilinea, con angoli di giunzione delle pareti non ortogonali e con le parti terminali dei transetti distorti. Altra caratteristica peculiare di questa chiesa, di cui esiste un possibile parallelo solo nei passaggi laterali della Basilica virginum, erano i due portici, ampi 4 metri, che correvano paralleli alla navata centrale, sorretti da due file di colonne che andavano da ciascun transetto al nartece; non è noto quale fosse la loro funzione, ma almeno a partire dal VI secolo furono usati per ospitare sepolture, per creare le quali furono praticate delle aperture nel manto musivo a figure geometriche e vegetali.

Nella parte occidentale c'era il nartece, largo 6 metri e protendentesi per 4 metri oltre la larghezza della navata centrale. Dal lato corto meridionale, attraverso una triplice arcata e un vestibolo, si entrava in una cappella a pianta cruciforme, attualmente distaccata dalla chiesa a seguito delle demolizioni dei secoli successivi e nota come mausoleo di Galla Placidia. La triplice arcata era sostenuta da due colonne poggiate su basi di marmo rosso di Verona, mentre sulle pareti c'erano colonnette di marmo intarsiato. Il mausoleo, alto undici centimetri più del nartece, fu eretto con mattoni e malta differenti da quella chiesa, e quindi fu probabilmente costruito dopo la chiesa stessa. È possibile che vi fosse un'altra cappella disposta simmetricamente rispetto al mausoleo, dall'altro lato del nartece, nella stessa configurazione della chiesa di San Giovanni Evangelista; si potrebbe identificarla con la cappella fatta costruire nei pressi di Santa Croce da Singledia, nipote di Galla, e dedicata a San Zaccaria, ma l'esistenza di tale edificio non ha riscontri archeologici.
A
A2 anni fa
Piccola ma decisamente affascinante!!! Fatta erigere dall' imperatrice Galla Placidia trasuda di quell'atmosfera di Ravenna imperiale che personalmente ritengo irresistibile! Lo storico Agnello scriveva di questa Chiesa ... "e dicono che la stessa Galla Placidia ordinava di porre candelabri sopra quattro basi di marmo rosso, e si gettava di notte e di giorno sul pavimento a pregare Dio, e trascorreva la notte, pregando in lacrime, finché i ceri mandavano luce"... Attorno interessanti alcuni scorci di pavimentazioni e muri dell'antico complesso di cui faceva parte!
Alberto Gozzelino
Alberto Gozzelino2 anni fa
La chiesa di Santa Croce è una chiesa edificata a Ravenna dall'imperatrice romana Galla Placidia; tra il tardo XIV secolo e l'inizio del XVII secolo l'imponente chiesa fu mutilata di alcune sue parti. Il cosiddetto mausoleo di Galla Placidia era inizialmente una cappella accessibile dal nartece di questa chiesa, ma le successive demolizioni l'hanno reso un edificio indipendente.
Andrea Valtolina
Andrea Valtolina2 anni fa
Molto belle le rovine esterne con la possibilità di vedere i pavimenti fatti di mosaico.
Gameraw w
Gameraw w2 anni fa
Bella
Claudio Notturni
Claudio Notturni2 anni fa
Qualche bel mosaico pavimentale all'esterno mentre l'interno è completamente spoglio col pavimento in terra battuta circa 4 metri sotto il piano stradale. Difficilissimo trovarla aperta
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