"Su invito del vescovo Francesco Saverio Nagl alcuni Padri Gesuiti della Provincia Austriaca Ungherese sono giunti a Trieste, dopo essersi allontanati dalla città nel 1773, agli inizi del 1900. Esistendo grandi difficoltà da parte dell’ambiente politico locale nei confronti della Compagnia, i Religiosi si dedicarono inizialmente alla predicazione di sacre missioni e di corsi di esercizi spirituali e solo successivamente avviarono la cura pastorale in una zona centrale della città aprendo, nel 1908, una prima cappella in un edificio di civile abitazione. Nel gennaio dello stesso 1908 il vescovo Nagl annunciava alla diocesi l’intenzione di costruire a Trieste una chiesa in onore del Sacro Cuore quale memoria del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Papa Pio X e del 60° anno di regno dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria. La prima pietra fu posta il 26.6.1908. La costruzione, progettata dall’arch. Mario Ceradini di Torino, è stata portata a termine in breve tempo e il 22.1.1910 la chiesa, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, è stata benedetta dal vescovo Nagl. La parrocchia, costituita con territorio dismembrato dalla parrocchia di Sant’Antonio Taumaturgo, è stata canonicamente eretta l’8 dicembre 1948. Dopo un periodo di affidamento provvisorio, essa è stata affidata ad nutum Sanctæ Sedis alla Provincia Lombardo-Veneta della Compagnia di Gesù nel 1969. Ha avuto il riconoscimento civile in data 7 settembre 1971."
Simone Porrelli2 anni fa
Agli inizi del 1900 dei Padri Gesuiti della Provincia Austriaca Ungherese sono ritornati a Trieste dopo il loro allontanamento avvenuto nel 1773, e questo ritorno è stato proposto su invito stesso del vescovo Saverio Nagl. Vi erano molte problematiche e difficoltà fra l'ambiente politico triestino e la Compagnia dei Religiosi, quindi essi si dedicarono prima a esercizi spirituali e a piccole missioni di predicazione, solo dopo (1908) poterono istituire e avviare una cura pastorale usufruendo di una piccola cappella in un edificio civile. Quello stesso anno il vescovo annuncia la sua intenzione di voler costruire una chiesa per il Sacro Cuore, come memoria sia dell'anniversario dell'ordinazione sacerdotale del Papa Pio X che l'anniversario del regno dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Il 26 giugno 1908 avviene la posa della prima pietra, l'architetto fu Mario Ceradini e la costruzione terminò appena 2 anni più tardi, precisamente il 22 gennaio 1910 con la benedizione del vescovo stesso. E' a navata unica sviluppata in verticale (il rapporto asse orizzontale/verticale predilige la verticalità e non la profondità), l'abside in fondo è costituito da una ricca policromia dettata da inserti dorati che abbracciano le bucature finestrate, sia dall'affresco in alto dove viene celebrata la Vergine Maria con Gesù Bambino. La passione di Cristo si sposa perfettamente alla sua nascitura in questa splendida abside. Ai lati vi sono altre due navate minori. Vista la ricchezza dei colori e delle decorazioni avrebbe bisogno di un restauro sia delle singole parti che di un sistema luminoso differente per esaltare proprio le forme e disegni stessi. Chiesa bellissima, merita assolutamente una visita.
ENGLISH: In the early 1900s, the Jesuit Fathers of the Austrian Hungarian Province returned to Trieste after their expulsion in 1773, and this return was proposed at the invitation of Bishop Saverio Nagl himself. There were many problems and difficulties between the political environment of Trieste and the Company of Religious, so they first dedicated themselves to spiritual exercises and small preaching missions, only after (1908) they were able to establish and start a pastoral care by taking advantage of a small chapel in a civil building. That same year the bishop announced his intention to build a church for the Sacred Heart, as a reminder of both the anniversary of the priestly ordination of Pope Pius X and the anniversary of the reign of the Austrian Emperor Franz Joseph. On June 26, 1908, the first stone was laid, the architect was Mario Ceradini and the construction ended just 2 years later, precisely on January 22, 1910 with the blessing of the bishop himself. It has a single nave developed vertically (the horizontal / vertical axis ratio prefers verticality and not depth), the apse at the back is made up of a rich polychromy dictated by gilded inserts that embrace the window openings, both from the fresco in high where the Virgin Mary with the Child Jesus is celebrated. Christ's passion fits perfectly with his birth in this splendid apse. On the sides there are two other minor naves. Given the richness of the colors and decorations, it would need a restoration of both the individual parts and a different lighting system to enhance the shapes and designs themselves. Beautiful church, absolutely worth a visit.
Ariano Durli2 anni fa
Adoro entrare nelle chiese quando non ci sono funzioni in corso, percepisci meglio l'atmosfera. Sono entrato è l'atmosfera è positiva. Io abito in zona altrimenti non è facile trovarla.
Andrea margiore2 anni fa
La chiesa dell'infanzia, stile molto bello e originale. Potenzialità turistica in eventuali percorsi, nel quartiere "Giuseppino" e giardino Pubblico.
Dario Padovani2 anni fa
Sono nato nei dintorni. Per ma il luogo di aggregazione da fanciullo.
Paola Bruno2 anni fa
La nostra parrocchia è bellissima e i gesuiti sono persone gentili.
Franco Lonero2 anni fa
BELLA chiesa .molto frequentata anche da giovani..posto ideale x meditare e pregare
Martina Scarpa2 anni fa
Bellissima chiesa anche se piccolina è moto suggestiva. Parroco gentilissimo.
"Su invito del vescovo Francesco Saverio Nagl alcuni Padri Gesuiti della Provincia Austriaca Ungherese sono giunti a Trieste, dopo essersi allontanati dalla città nel 1773, agli inizi del 1900. Esistendo grandi difficoltà da parte dell’ambiente politico locale nei confronti della Compagnia, i Religiosi si dedicarono inizialmente alla predicazione di sacre missioni e di corsi di esercizi spirituali e solo successivamente avviarono la cura pastorale in una zona centrale della città aprendo, nel 1908, una prima cappella in un edificio di civile abitazione. Nel gennaio dello stesso 1908 il vescovo Nagl annunciava alla diocesi l’intenzione di costruire a Trieste una chiesa in onore del Sacro Cuore quale memoria del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Papa Pio X e del 60° anno di regno dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria. La prima pietra fu posta il 26.6.1908. La costruzione, progettata dall’arch. Mario Ceradini di Torino, è stata portata a termine in breve tempo e il 22.1.1910 la chiesa, dedicata al Sacro Cuore di Gesù, è stata benedetta dal vescovo Nagl. La parrocchia, costituita con territorio dismembrato dalla parrocchia di Sant’Antonio Taumaturgo, è stata canonicamente eretta l’8 dicembre 1948.
Dopo un periodo di affidamento provvisorio, essa è stata affidata ad nutum Sanctæ Sedis alla Provincia Lombardo-Veneta della Compagnia di Gesù nel 1969. Ha avuto il riconoscimento civile in data 7 settembre 1971."
Vi erano molte problematiche e difficoltà fra l'ambiente politico triestino e la Compagnia dei Religiosi, quindi essi si dedicarono prima a esercizi spirituali e a piccole missioni di predicazione, solo dopo (1908) poterono istituire e avviare una cura pastorale usufruendo di una piccola cappella in un edificio civile. Quello stesso anno il vescovo annuncia la sua intenzione di voler costruire una chiesa per il Sacro Cuore, come memoria sia dell'anniversario dell'ordinazione sacerdotale del Papa Pio X che l'anniversario del regno dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe.
Il 26 giugno 1908 avviene la posa della prima pietra, l'architetto fu Mario Ceradini e la costruzione terminò appena 2 anni più tardi, precisamente il 22 gennaio 1910 con la benedizione del vescovo stesso.
E' a navata unica sviluppata in verticale (il rapporto asse orizzontale/verticale predilige la verticalità e non la profondità), l'abside in fondo è costituito da una ricca policromia dettata da inserti dorati che abbracciano le bucature finestrate, sia dall'affresco in alto dove viene celebrata la Vergine Maria con Gesù Bambino. La passione di Cristo si sposa perfettamente alla sua nascitura in questa splendida abside.
Ai lati vi sono altre due navate minori.
Vista la ricchezza dei colori e delle decorazioni avrebbe bisogno di un restauro sia delle singole parti che di un sistema luminoso differente per esaltare proprio le forme e disegni stessi. Chiesa bellissima, merita assolutamente una visita.
ENGLISH: In the early 1900s, the Jesuit Fathers of the Austrian Hungarian Province returned to Trieste after their expulsion in 1773, and this return was proposed at the invitation of Bishop Saverio Nagl himself.
There were many problems and difficulties between the political environment of Trieste and the Company of Religious, so they first dedicated themselves to spiritual exercises and small preaching missions, only after (1908) they were able to establish and start a pastoral care by taking advantage of a small chapel in a civil building. That same year the bishop announced his intention to build a church for the Sacred Heart, as a reminder of both the anniversary of the priestly ordination of Pope Pius X and the anniversary of the reign of the Austrian Emperor Franz Joseph.
On June 26, 1908, the first stone was laid, the architect was Mario Ceradini and the construction ended just 2 years later, precisely on January 22, 1910 with the blessing of the bishop himself.
It has a single nave developed vertically (the horizontal / vertical axis ratio prefers verticality and not depth), the apse at the back is made up of a rich polychromy dictated by gilded inserts that embrace the window openings, both from the fresco in high where the Virgin Mary with the Child Jesus is celebrated. Christ's passion fits perfectly with his birth in this splendid apse.
On the sides there are two other minor naves.
Given the richness of the colors and decorations, it would need a restoration of both the individual parts and a different lighting system to enhance the shapes and designs themselves. Beautiful church, absolutely worth a visit.
Potenzialità turistica in eventuali percorsi, nel quartiere "Giuseppino" e giardino Pubblico.