Chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane
Via del Quirinale, 23, 00187 Roma RM, Italia
4.6
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WF2R+M6 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 10–13
Martedì: 10–13
Mercoledì: 10–13
Giovedì: 10–13
Venerdì: 10–13
Sabato: 10–13
Domenica: Chiuso
Martedì: 10–13
Mercoledì: 10–13
Giovedì: 10–13
Venerdì: 10–13
Sabato: 10–13
Domenica: Chiuso
Come il lotto della Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, anche il lotto di San Carlo era molto ristretto, un piccolo rettangolo nel quale la committenza aveva richiesto un complesso funzionale: l'architetto riuscirà non solo a progettare tutti gli ambienti richiesti, ma anche un bellissimo cortile interno, di lato alla Chiesa.
I lavori terminarono nel 1667, dal nipote del Borromini. Curiosità: le spoglie di Borromini dovevano essere ospitate nella cappella della cripta ma i Trinitari non vollero il corpo dell'architetto, morto suicida nello stesso anno. Il grande architetto venne sepolto nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini.
EN: Originally there was a chapel dedicated to the Holy Trinity and to San Carlo Borromeo, built by the Spanish Trinitarians. In the following years the Trinitarians bought several neighboring properties and in 1635, for the construction of both a new church and a convent, they chose Borromini.
Like the lot of the Church of Sant'Ivo alla Sapienza, the lot of San Carlo was also very small, a small rectangle in which the client had requested a functional complex: the architect will not only be able to design all the required environments, but also a beautiful inner courtyard, next to the Church.
The works ended in 1667, by Borromini's nephew. Curiosity: the remains of Borromini were to be housed in the chapel of the crypt but the Trinitarians did not want the body of the architect, who committed suicide in the same year. The great architect was buried in the church of San Giovanni dei Fiorentini.
è inevitabile la visita di entrambe.
La cupola è costruita in laterizio. Un semplice ovale, scavato a nido d'ape da forme svariate: croci, esagoni, ottagoni, illuminato da due finestre poste alla base e dalla lanterna superiore. In quest'opera la diversità delle linee si incontra ancora una volta in un'armonia delle forme. Al centro della decorazione della cupola a lacunari c'è una raffigurazione dello Spirito Santo entro il triangolo della Trinità.
Il raccordo tra la cupola e il corpo dell'edificio è realizzato grazie alla presenza di quattro pennacchi che poggiano sulla trabeazione. Il movimento ondulatorio dei muri e il ritmico alternarsi a forme sporgenti e rientranti danno luogo a un palpitante organismo plastico, la cui forma viene sottolineata dall'assenza di sontuose decorazioni. Una particolarità riguarda la presenza ricorrente di elementi riuniti a tre a tre: questo numero ricorda la Trinità, cui i Trinitari erano devoti (si notino gli angeli nei pennacchi, le nicchie per pilastri, le file dei cassettoni nelle nicchie sopra gli altari, le decorazioni delle foglie ed i fiori dalle finestre). Le croci dei Trinitari compaiono anche nelle decorazioni della cupola (come i cassettoni stessi).