Una chiesa molto bella in una posizione fantastica, con una splendida vista sul Golfo Paradiso. Da non perdere la domenica la piccola bottega accanto in cui i parrocchiani vendono oggetti di seconda mano a scopi benefici, si possono fare ottimi affari.
Francesco Mancuso2 anni fa
Sita nell'omonimo piazzale dell'ameno paesino di Pieve Ligure, consente di godere di una vista mozzafiato del golfo Paradiso, in quanto edificata in posizione sopraelevata rispetto al livello del mare, al fine di evitare i numerosi attacchi dei pirati, particolarmente attivi nelle coste liguri nel XVI e XVII secolo. Il campanile, dotato di un concerto di tre campane, è anch'esso parimenti molto sviluppato in altezza (40 m), ed in quei tempi consentiva ai naviganti di ritorno in patria di essere facilmente individuato da lontano. Il bianco immacolato delle lesene e dell'intonacatura della facciata, unito al marmo bianco dei semicapitelli ionici, di alcuni ornamenti e delle trabeazioni, fa sì che la chiesa sembri irradiare luce, specie nelle giornate assolate. Sopra al portone principale d'ingresso un affresco incorniciato nel marmo effigia l'Arcangelo vittorioso sul demonio, che giace a terra sopraffatto da Michele, intento a schiacciargli la testa con il piede sinistro. In corrispondenza degli altri due portoni laterali, invece, notiamo due tondi con schiere di eroti in bassorilievo dai volti pregevoli e di delicata e fine fattura. L'architrave è monopartito e presenta un fregio continuo con àncore e decorazioni fitoformi intervallate in corrispondenza degli abachi da pannelli marmorei con coppie di angeli raffinatissimi. Un secondo fregio è presente, intervallato da cornici e dentelli, nella parte superiore, immediatamente al di sotto del timpano, questa volta con pannelli raffiguranti stemmi papali, fra i quali sono posti sei busti di santi e sante, sempre in corrispondenza dei binomi angelici sottostanti, aventi quale parte inferiore del corpo dei triglifi, a congiungere i due piani. Il frontone è invece decorato da insolite onde marine stilizzate che incorniciano tutt'intorno anche il semirosone, a riprova ulteriore dell'indiscutibile natura marina della pieve. Numerosi acroteri sul tetto, ed un'invocazione in calce a San Michele onde assicurarsi la sua protezione in battaglia. All'interno, affreschi di Luigi Morgari (San Michele e gli Angeli in adorazione; visita della Madonna a Sant'Elisabetta; la Madonna del Rosario), oltre a due conchiglie utilizzate come acquasantiere che secondo la leggenda furono donate da marinai pievesi salvatisi dalle insidie del mare e dai predoni. Sopra al battistero, inoltre, vi è un Battesimo di Cristo del 1400 che è il quadro più antico della certosa, benché l'opera di certo più preziosa sia costituita dal San Michele affrescato nella volta da Perin del Vaga, il maestro fiorentino già allievo di Raffaello. Una curiosità: è credenza diffusa che la base del campanile sia stata ricavata dai muri della vecchia chiesa, o che le sue fondamenta poggino sulla medesima. È inoltre anche nota per la sagra della mimosa, con la benedizione annuale degli ubertosi rametti.
Luca2 anni fa
Bella chiesa situata a "Pieve Alta", da il nome ad una bella piazzetta antistante da cui si gode di un'incantevole vista sul golfo del Tigullio e sul Monte di Portofino
Trumpy Roberto2 anni fa
Splendida vista da Punta Chiappa a capo Mele con Corsica e isole dell'arcipelago toscano.
Gabriella Santolini2 anni fa
Molto bella e suggestiva, situata in un paesino abbarbicato sul mare, con vista incantevole
Maria Anna Garibaldi2 anni fa
Bellissima postazione dove si può respirare aria di mare e Monti addobbata da splendide mimose !
Gc L2 anni fa
Grandiosa non te lo aspetti così grande e bella a questa altezza in un paese così piccolo vero che un tempo c'erano migliaia di abitanti
Giovanna2 anni fa
Bella facciata, purtroppo non si può visitare la domenica
Il campanile, dotato di un concerto di tre campane, è anch'esso parimenti molto sviluppato in altezza (40 m), ed in quei tempi consentiva ai naviganti di ritorno in patria di essere facilmente individuato da lontano.
Il bianco immacolato delle lesene e dell'intonacatura della facciata, unito al marmo bianco dei semicapitelli ionici, di alcuni ornamenti e delle trabeazioni, fa sì che la chiesa sembri irradiare luce, specie nelle giornate assolate.
Sopra al portone principale d'ingresso un affresco incorniciato nel marmo effigia l'Arcangelo vittorioso sul demonio, che giace a terra sopraffatto da Michele, intento a schiacciargli la testa con il piede sinistro. In corrispondenza degli altri due portoni laterali, invece, notiamo due tondi con schiere di eroti in bassorilievo dai volti pregevoli e di delicata e fine fattura.
L'architrave è monopartito e presenta un fregio continuo con àncore e decorazioni fitoformi intervallate in corrispondenza degli abachi da pannelli marmorei con coppie di angeli raffinatissimi.
Un secondo fregio è presente, intervallato da cornici e dentelli, nella parte superiore, immediatamente al di sotto del timpano, questa volta con pannelli raffiguranti stemmi papali, fra i quali sono posti sei busti di santi e sante, sempre in corrispondenza dei binomi angelici sottostanti, aventi quale parte inferiore del corpo dei triglifi, a congiungere i due piani.
Il frontone è invece decorato da insolite onde marine stilizzate che incorniciano tutt'intorno anche il semirosone, a riprova ulteriore dell'indiscutibile natura marina della pieve.
Numerosi acroteri sul tetto, ed un'invocazione in calce a San Michele onde assicurarsi la sua protezione in battaglia.
All'interno, affreschi di Luigi Morgari (San Michele e gli Angeli in adorazione; visita della Madonna a Sant'Elisabetta; la Madonna del Rosario), oltre a due conchiglie utilizzate come acquasantiere che secondo la leggenda furono donate da marinai pievesi salvatisi dalle insidie del mare e dai predoni.
Sopra al battistero, inoltre, vi è un Battesimo di Cristo del 1400 che è il quadro più antico della certosa, benché l'opera di certo più preziosa sia costituita dal San Michele affrescato nella volta da Perin del Vaga, il maestro fiorentino già allievo di Raffaello.
Una curiosità: è credenza diffusa che la base del campanile sia stata ricavata dai muri della vecchia chiesa, o che le sue fondamenta poggino sulla medesima.
È inoltre anche nota per la sagra della mimosa, con la benedizione annuale degli ubertosi rametti.