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Chiesa Parrocchiale di Sant'Edoardo

Via Sondrio, 11, 21052 Busto Arsizio VA, Italia

Chiesa Parrocchiale di Sant'Edoardo
Chiesa cattolica
4.5
164 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
JV35+9P Busto Arsizio, Provincia di Varese, Italia
+39 0331 631927
sancredo.it
Segnalazione posizione
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Lunedì: 8–19
Martedì: 8–19
Mercoledì: 8–19
Giovedì: 8–19
Venerdì: 8–19
Sabato: 8–19
Domenica: 8–19
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Di Salvo salvatore
Di Salvo salvatore2 anni fa
Non dimenticherò mai don giuliano un prete con l'animo gentilissimo che dio la benedica sempre
MANUEL BIDIN
MANUEL BIDIN2 anni fa
La chiesa sorse nel 1938 su un terreno acquistato dal Prevosto di San Giovanni con mezzi lasciati dal canonico Emilia Zucca. Prima fu sistemata la cripta come cappella provvisoria; poi la chiesa, che venne consacrata nell'ottobre 1939. Suo modello è la basilica paleocristiana. Presenta navata centrale con soffitto a cassettoni, attraversata da un transetto e affiancata da due navatelle su cui si affacciano cappelle laterali. Semplice l'altare maggiore, posto sotto un baldacchino di marmo, cui fa da sfondo la doppia abside. Mattoni in vista rivestono tutte le pareti esteme, ceramica verde rivestiva le colonne, oggi sostituita da lastre di serpentino.
Il quadriportico che sta davanti alla chiesa fu compiuto nel 1941. Permane basso e tronco il campanile dietro l'abside, previsto con cuspide terminale. Portano luce all'intemo della chiesa le numerose finestre rettangolari disposte a gruppi. Progettata da due sacerdoti architetti, Giuseppe Polvara e Giacomo Bettoli, la chiesa fu affrescata negli anni 1943-47 da Ernesto Bergagna con tecnica pittorica divisionista e con largo impiego di simboli nelle cappelle laterali e nel battistero, mentre il grande mosaico della Trinità, del catino absidale, è opera della scuola "Beato Angelico " su cartoni del Borgogna. Gli ideogrammi monocromi dipinti sulle pareti della navata e del transetto, ideati dall'architetto Giuseppe Magini, sono un commento del Credo. Sant'Edoardo è parrocchia autonoma dal 1947. Nell'atrio una lapide ricorda il cav. Edoardo Gabardi, omonimo del Santo titolare della chiesa, principale finanziatore della sua costruzione. Ivi anche il busto in bronzo del primo parroco, Ambrogio Gianotti, inserito tre anni prima della morte (avvenuta nel 1969) nell'albo civico dei bustesi benemeriti per il suo personale apporto alla lotta di Resistenza e ali 'educazione della gioventù. La chiesa raccoglie altre testimonianze significative per la storia della città. Dentro si possono vedere: nella controfacciata una "Via Crucis" di bronzo, nel transetto l'organo tolto dal Santuario di Santa Maria di Piazza dopo i restauri finiti nel 1943, sulle pareti e negli intercolunni numerose tele provenienti dalla centrale chiesetta di Santa Croce, demolita nel 1972. Sotto il campanile è una lapide che ricorda come da questo luogo, all'alba del 25 aprile 1945, fu impartito ai partìgiani l'ordine di liberare la città.
Silvia Ceriani
Silvia Ceriani2 anni fa
Da anni frequento questa chiesa. Mi trovo bene. Il Parroco, Don Antonio, gentile e disponibile. Ed il mitico Don Giorgio, colonna della Chiesa. Un mito
Giancarlo Colombi
Giancarlo Colombi2 anni fa
Boh? È una chiesa come le altre :
Stessi rituali che facevano gli stregoni indiani pellerossa : almeno loro lo facevano per far piovere o no:
questi per cosa?
Ripeto boh
Jessica
Jessica2 anni fa
La chiesa è molto bella e la l'omelia molto bella
Claudio romeo
Claudio romeo2 anni fa
Chiesa capiente ed accogliente, ma non sfarzosa
Giuseppe Sansone
Giuseppe Sansone2 anni fa
È una bellissima chiesa purtroppo per me vi sono entrato per due funerali
Maria Celeste Del Grosso
Maria Celeste Del Grosso2 anni fa
Freddissimo clima ...poco calore
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