Nella campagna circostante ad Alghero esistono vari luoghi di culto, fra cui, a circa 7 km dal centro e meta di pellegrinaggi, la chiesa di sant'Agostino vecchia (XIV secolo) che si trova vicino alla stazione. Il nome scelto per il nuovo scalo ferroviario fu "Sant'Agostino", proprio per la presenza dell'omonima chiesetta nelle immediate adiacenze, meglio conosciuta come sant'Agostino vecchio per distinguerla dalla più recente chiesa costruita nel quartiere di sant'Agostino. La chiesa di sant'Agostino "nuovo" sostituì la vecchia chiesa di S. Agostino situata nella Pietraia, e custodirebbe il corpo di una martire uccisa nell'anno 300: si tratta di santa Florentina, convertitasi grazie all'intervento di san Sisinnio e per questo martirizzata. All'interno della chiesa non vi sono riferimenti alla Santa, ma nulla smentisce l'antichissima tradizione. Oggi inserita nel quartiere che porta il suo stesso nome, la chiesa di Sant'Agostino è la seconda intitolata al grande dottore della Chiesa, anche se l'originaria dedicazione era quella di San Rocco e Sebastiano, realizzata presumibilmente intorno al 1400 e reintitolata al Santo Agostino circa un secolo più tardi, quando in essa si insediarono i padri agostiniani, costretti a lasciare Santa Maria degli Angeli (posta a poca distanza dalle mura) nel 1528 poiché demolita durante l'assedio delle truppe di FiIlippo V per ragioni militari. All'interno la chiesa si presenta raccolta, mentre sui due lati si aprono le cappelle. Il presbiterio non ha più l'altare maestoso come quello conservato nelle chiese del Centro Storico, sostituito da un semplice altare in marmo bianco sorretto da colonne a spirale. Il grande crocifisso posto sopra l'altare mostra in maniera quasi maniacale tutte le ossa del Cristo, a voler sottolineare l'estrema sofferenza patita lungo la strada del Calvario. Sul lato sinistro si apre una porta contornata da cornici in pietra. Probabilmente questo accesso conduceva all'esterno, quando la chiesa era ancora in aperta campagna. Oggi collega l'edificio di culto con l'adiacente Casa di Riposo, anch'essa dedicata a sant'Agostino.
Giovanni Deligios2 anni fa
Molto interessante in tutti gli aspetti, sede di una vecchia confraternita, unico neo, la scarsità di parcheggio pubblico nelle vicinanze.
Giuseppina Daga2 anni fa
Sono cresciuta con questa chiesa ti rimane nel cuore
La chiesa di sant'Agostino "nuovo" sostituì la vecchia chiesa di S. Agostino situata nella Pietraia, e custodirebbe il corpo di una martire uccisa nell'anno 300: si tratta di santa Florentina, convertitasi grazie all'intervento di san Sisinnio e per questo martirizzata. All'interno della chiesa non vi sono riferimenti alla Santa, ma nulla smentisce l'antichissima tradizione. Oggi inserita nel quartiere che porta il suo stesso nome, la chiesa di Sant'Agostino è la seconda intitolata al grande dottore della Chiesa, anche se l'originaria dedicazione era quella di San Rocco e Sebastiano, realizzata presumibilmente intorno al 1400 e reintitolata al Santo Agostino circa un secolo più tardi, quando in essa si insediarono i padri agostiniani, costretti a lasciare Santa Maria degli Angeli (posta a poca distanza dalle mura) nel 1528 poiché demolita durante l'assedio delle truppe di FiIlippo V per ragioni militari.
All'interno la chiesa si presenta raccolta, mentre sui due lati si aprono le cappelle. Il presbiterio non ha più l'altare maestoso come quello conservato nelle chiese del Centro Storico, sostituito da un semplice altare in marmo bianco sorretto da colonne a spirale.
Il grande crocifisso posto sopra l'altare mostra in maniera quasi maniacale tutte le ossa del Cristo, a voler sottolineare l'estrema sofferenza patita lungo la strada del Calvario. Sul lato sinistro si apre una porta contornata da cornici in pietra. Probabilmente questo accesso conduceva all'esterno, quando la chiesa era ancora in aperta campagna. Oggi collega l'edificio di culto con l'adiacente Casa di Riposo, anch'essa dedicata a sant'Agostino.