La chiesa di S. Donato, nel centro storico di Sassari, sorgerebbe nell’area di un monastero benedettino, del quale non sussiste traccia; nel 1278 fu elevata a parrocchia. Dell’edificio gotico, ascrivibile all’ultimo quarto del XIII secolo e largamente ristrutturato dall’età aragonese al 1695, si conservano la porzione inferiore della facciata (a nordovest) e il fianco settentrionale archeggiato, in conci di arenaria di media pezzatura. L’impianto è restituibile ad aula mononavata con tetto ligneo e abside quadrangolare voltata a crociera. Nella facciata si aprivano il portale e un oculo, tamponati. Nel portale, stipiti e centina archiacuta sono strombati e modanati alla gotica, con successione di gole, pianetti e tori; i capitelli hanno foglie a crochet. Nel fianco destro si aprono due monofore (ogivali a doppio strombo con ghiera intagliata a dente di sega) e un portale architravato con capitelli a filo modanati nelle facce affrontate. L’archeggiatura corre fra due cornici, la superiore decorata a punte di diamante, l’inferiore a toro; gli archetti ogivali, internamente trilobati, s’impostano su peducci prismatici in forma di protomi antropomorfe.
Ginevra Tolu2 anni fa
Bella ma purtroppo sede di spaccio per tutto il giorno, la zona è occupata giornalmente da spacciatori e tossici e purtroppo questo rende la zona pericolosa.
Luigi Cuccureddu2 anni fa
Centro storico...passaggio obbligato x i sepolcri
Isabella Dessi2 anni fa
Bellissima e poco visitata, una delle più antiche della città
quale non sussiste traccia; nel 1278 fu elevata a parrocchia. Dell’edificio gotico, ascrivibile all’ultimo quarto
del XIII secolo e largamente ristrutturato dall’età aragonese al 1695, si conservano la porzione inferiore della
facciata (a nordovest) e il fianco settentrionale archeggiato, in conci di arenaria di media pezzatura.
L’impianto è restituibile ad aula mononavata con tetto ligneo e abside quadrangolare voltata a crociera. Nella
facciata si aprivano il portale e un oculo, tamponati. Nel portale, stipiti e centina archiacuta sono strombati e
modanati alla gotica, con successione di gole, pianetti e tori; i capitelli hanno foglie a crochet. Nel fianco
destro si aprono due monofore (ogivali a doppio strombo con ghiera intagliata a dente di sega) e un portale
architravato con capitelli a filo modanati nelle facce affrontate. L’archeggiatura corre fra due cornici, la
superiore decorata a punte di diamante, l’inferiore a toro; gli archetti ogivali, internamente trilobati,
s’impostano su peducci prismatici in forma di protomi antropomorfe.