CHIESA DI SANTA AGRIPPINA Se siete alla ricerca di monumenti storici e di opere d'arte sacra, la chiesa di S.Agrippina nella Città di Mineo fa al caso vostro. Ricca di storia e tradizioni si presenta esternamente al visitatore come una chiesetta disadorna dalle semplici linee architettoniche, all'interno però si è travolti da un'ondata di colori e forme che lasciano a bocca aperta chiunque vi entri. La storia dell’edificio risale all’arrivo della Santa martire Agrippina a Mineo il 17 maggio 263 d.C. Subito dopo l’arrivo delle spoglie mortali, sopra un avello segreto in cui vennero deposte, fu eretto un oratorio, voluto dalla matrona menenina Eupresia la cui figlia paralitica Teogonia venne guarita miracolosamente da Agrippina venutale in sogno. La prima chiesa fu un edificio di piccole dimensioni che sostituì l’oratorio e venne consacrata il 19 giugno 312. Dopo il terremoto del 1163 la chiesa venne ricostruita, conservando nel sotterraneo una cripta visitabile tutt’oggi nei giorni 15-16-17 maggio e in alcune manifestazioni di carattere culturale. All’interno è possibile vedere ciò che rimane di un antico affresco bizantineggiante, una serie di colatoi, e nella parte più bassa è possibile raccogliere la creta che come la tradizione vuole si dice abbia effetti miracolosi contro le intemperie. Fu ricostruita per l’ultima volta dopo il terremoto del 1693 che risparmiò solo la parte absidale formata da tre torrioni merlati risalenti al periodo bizantino. Ricostruita con planimetria a croce greca, unica nella diocesi di Caltagirone, presenta al suo interno un ricco patrimonio artistico che va dagli Stucchi probabilmente della scuola del Serpotta, agli affreschi di Sebastiano Monaco e del Barone sulla volta; dal presepe ligneo del XVII secolo alla statua di Santa Agrippina risalente al 1518 dello scultore e orafo Vincenzo Archifel da Catania.
Francesco Fontana2 anni fa
Chiesa parrocchiale molto bella ed affascinante. Decorazione interna molto bella, non affatto lussuosa, ma pienamente in contesto con la vita della Santa. Luogo silenzioso e ottimo per il culto. Fuori dalla chiesa la vista spettacolare del panorama da Mineo
Pippo Pappalardo2 anni fa
UNA BELLISSIMA CHIESA DOVE CI SONO DIPINTI AL TETTO FANTASTICI.LA CHIESA E' IN STILE BAROCCO COSTRUITA DOPO IL TERREMOTO DEL 1600. SI CUSTODISCONO RELIQUIE DI S AGRIPPINA CHE E' LA PATRONA DELLA CITTADINA DI MINEO
Piero vaccaro2 anni fa
Basilica con impianto di stile romanico All esterno ....edificata di una vecchia struttura già esistente nel 300....interessante l'ingresso molto antico con il pavimento originario....le cripte sottostanti non sono riuscito a visitarle....sembrano molto interessanti
Franca Monaco2 anni fa
Complimenti ai ragazzi del circolo santa agrippina... Hanno organizzato tutto bene
Gianluca Bucceri2 anni fa
Luogo di culto di notevole interesse storico
Santo Giaquinta2 anni fa
La nostra chiesa patronale, ricca di storia e fede
Se siete alla ricerca di monumenti storici e di opere d'arte sacra, la chiesa di S.Agrippina nella Città di Mineo fa al caso vostro.
Ricca di storia e tradizioni si presenta esternamente al visitatore come una chiesetta disadorna dalle semplici linee architettoniche, all'interno però si è travolti da un'ondata di colori e forme che lasciano a bocca aperta chiunque vi entri.
La storia dell’edificio risale all’arrivo della Santa martire Agrippina a Mineo il 17 maggio 263 d.C.
Subito dopo l’arrivo delle spoglie mortali, sopra un avello segreto in cui vennero deposte, fu eretto un oratorio, voluto dalla matrona menenina Eupresia la cui figlia paralitica Teogonia venne guarita miracolosamente da Agrippina venutale in sogno.
La prima chiesa fu un edificio di piccole dimensioni che sostituì l’oratorio e venne consacrata il 19 giugno 312.
Dopo il terremoto del 1163 la chiesa venne ricostruita, conservando nel sotterraneo una cripta visitabile tutt’oggi nei giorni 15-16-17 maggio e in alcune manifestazioni di carattere culturale.
All’interno è possibile vedere ciò che rimane di un antico affresco bizantineggiante, una serie di colatoi, e nella parte più bassa è possibile raccogliere la creta che come la tradizione vuole si dice abbia effetti miracolosi contro le intemperie.
Fu ricostruita per l’ultima volta dopo il terremoto del 1693 che risparmiò solo la parte absidale formata da tre torrioni merlati risalenti al periodo bizantino.
Ricostruita con planimetria a croce greca, unica nella diocesi di Caltagirone, presenta al suo interno un ricco patrimonio artistico che va dagli Stucchi probabilmente della scuola del Serpotta, agli affreschi di Sebastiano Monaco e del Barone sulla volta; dal presepe ligneo del XVII secolo alla statua di Santa Agrippina risalente al 1518 dello scultore e orafo Vincenzo Archifel da Catania.
Hanno organizzato tutto bene