Oratorio di San Michele

Con un biglietto di 3 euro si può visitare l'oratorio dedicato a San Michile che è quanto rimane dell'antica chiesa di epoca bizantina dedicata ai Santi Arcangeli compromessa da un incendio nel 1390. Venne rifatta la cappella dedicata a Santa Maria e nel 1390 venne incaricato il pittore Jacopo da Verona di decorarla. Tra i dipinti spicca l'Arcangelo con la bilancia per pesare le anime e il dipinto della Natività e l'adorazione dei Magi.

Una piccola perla nella città di Padova.
Edificio austero fuori ma prezioso all'interno con un'illuminazione suggestiva che esalta gli affreschi restaurati. Il loro stile ricorda la Cappella degli Scrovegni, seppur in dimensioni contenute.
Educato l'addetto ai biglietti.

Davvero emozionante ogni volta che si scoprono affreschi così belli dietro a facciate che paiono così anonime!! Da fare per completare il ciclo degli affreschi padovani

Il più piccolo degli otto siti che Unesco ha riunito nel cosiddetto “Padova Urbs Picta”, ma molto suggestivo. Merita la visita anche perché si trova in prossimità del Castello.

Recentemente riaperto al pubblico dopo due anni di restauri, l'oratorio è l'ennesimo gioiello della Padova Urbs Picta. Gli affreschi di Jacopo da Verona richiamano sia Giotto sia Altichiero. Visitabile tutte le mattine tranne il lunedì, il pomeriggio solo sabato e domenica. È facilmente reperibile perché si trova dall'altra parte del naviglio rispetto alla Torre della Specola.

Piccolo oratorio composto da cappella affrescata da Jacopo da Verona e rappresentante la vita della Vergine Maria.
Visitabile in 10-20 minuti.

Monumento interessante per gli affreschi giotteschi contenuti e per la storia che ne ha stravolto l'impianto architettonico originario

Pessima gestione. Nonostante avessimo telefonato per avere conferma dell'orario di apertura, l'oratorio, stamattina, Martedì, non era aperto. Abbiamo aspettato fino alle 10,30, ma non abbiamo potuto effettuare la visita. Peccato.