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Chiesa di San Rocco

Campo S. Rocco, 30125 Venezia VE, Italia

Chiesa di San Rocco
Chiesa cattolica
4.6
335 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
C8PG+Q4 Venezia, Città Metropolitana di Venezia, Italia
+39 041 523 4864
scuolagrandesanrocco.org
Segnalazione posizione
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Lunedì: 9–17
Martedì: 9–17
Mercoledì: 9–17
Giovedì: 9–17
Venerdì: 9–17
Sabato: 9–17
Domenica: 13–17
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Alessio Fauni
Alessio Fauni2 anni fa
Peccato che l'entrata fosse contingentata e pure a pagamento, una vera delusione. Comunque l'esterno è veramente stupendo, con il suo stile barocco e le bellissime statue che adornano la facciata principale. Internamente sono riuscito a cogliere poco dalla porta aperta e devo dire che da quello che ho visto mi è dispiaciuto molto non potete entrare.
D v
D v2 anni fa
La Confraternita di San Rocco aveva posto la sua prima sede nella chiesa di San Zulian e poi presso quella di S. Maria Gloriosa dei Frari. Il 9 agosto 1489, la Scuola – trasferitasi nel frattempo prima a San Samuele e poi a San Silvestro – decideva di far ritorno ai Frari e di innalzare una nuova chiesa. La chiesa sorse su modello di Bartolomeo Bon.

Caratterizzata da un'unica navata conclusa da un presbiterio absidato affiancato da due cappelle laterali. La facciata era di tipo codussiano, tripartita da alte lesene che terminavano sulla trabeazione, lungo la quale correva l'iscrizione “SU(M)MO ET EXCELSO DEO DEVOTA, H(A)EC SCOLA PIE VIVIT ET SANCTO ROCHO HIC IACENTI EIUS PATRONO MCCCCLXXXXIIII”, posta ora alla base del fianco destro della chiesa. Il portale, decorato sugli stipiti da girali d'acanto popolati di uccelli e di altre raffigurazioni simboliche secondo il consueto modello di matrice lombardesca, era sormontato da una lunetta con arco a tutto sesto. Più in alto si apriva un grande rosone, caratterizzato da una ricca cornice a ghirlanda di fiori e frutta. Ai lati, subito sopra la trabeazione, due timpani semicircolari, sormontati da piccole edicole – in cui erano poste altrettante campane - affiancavano l'attico centrale, aperto sulla campitura da un secondo occhio e sormontato dal frontone triangolare, poggiante su una trabeazione su cui si leggeva: “SPES FRATERNITATIS SANCTI ROCHI IN DEO EST”, oggi murata nel basamento del fianco sinistro della chiesa. Alla sommità campeggiava una grande statua di San Rocco, attribuita a Giovanni Buora.

La chiesa mantenne le caratteristiche originarie fino al 1725, quando venne deciso di ricostruire quasi interamente l'edificio divenuto pericolante. Sul lato della chiesa verso la Scuola si possono osservare il vecchio portale ed il rosone appartenuti all'edificio costruito dal Bon nel 1489. La Chiesa fino al 1910 era unita alla Scuola da un muro, che chiudeva così lo spazio di campo San Rocco e che - all'interno di una struttura architettonica molto più semplice di quella inizialmente progettata dallo stesso Maccaruzzi - mostrava la statua del Santo, opera di Giovanni Buora, proveniente dalla chiesa cinquecentesca. All'abbattimento del muro, deciso per motivi di viabilità, la statua fu collocata nel cosidetto “portico delle arche”, ingresso secondario della Scuola Grande.
Marbreg
Marbreg2 anni fa
Chiesa meravigliosa adiacente alla celebre scuola grande si San Rocco. All'interno la bellissima tomba che ospita i resti di uno dei santi più importanti adornata da splendide tele del Tintoretto.
Unica pecca il costo di 2€ per la visita, non per il prezzo esiguo ma perché credo che le le chiese debbano essere luoghi gratuiti.
Edmund Mart
Edmund Mart2 anni fa
Quando nel 1489 si decise a trasferirsi definitivamente nei pressi dei Frari, la Scuola Grande di San Rocco decise di erigere una chiesa da dedicare al loro santo titolare. Non si sa chi ne fu l'architetto, ma tradizionalmente è attribuita al Bon. I lavori vennero finiti in tempi rapidi e l'edificio venne inaugurato nel 1494, anche se la cupola non venne finita prima del 1507. La chiesa era a navata unica con un presbiterio absidato e cupolato affiancato da due cappelle laterali. La facciata era di tipo codussiano, lungo la trabeazione correva l'iscrizione su(m)mo et excelso deo devota, h(a)ec scola pie vivit et sancto rocho hic iacenti eius patrono mcccclxxxxiiii (devota a Dio sommo ed eccelso questa scuola vive piamente e il suo patrono san Rocco qui riposa). Tra 1726 e 1732 la chiesa venne ristrutturata radicalmente su progetto di Giovanni Scalfarotto che vi sostitui il soffitto piatto con una volta interrotta da grandi finestre termali, si conservarono soltanto le vecchie absidi e la cupola. L'inizio dei lavori alla facciata si data invece al 1756, a seguito di un concorso vinto da Giorgio Fossati, il proto della Scuola, ma i lavori si interruppero dopo solo due anni perché il progetto viene ritenuto troppo costoso.
Isabel Severi
Isabel Severi2 anni fa
Bellissima chiesa ,si trova dietro alla chiesa dei Frari a Venezia .
Merita una visita.
All'interno vi sono alcuni dipinti del Tintoretto .
Fiorenzo arena
Fiorenzo arena2 anni fa
Quanto è stata importante questa Scuola e quanto è bella oltre che ricca grazie alle donazioni della confraternita. Comunque su tutto vince San Rocco, anche sull'opulenza.
Flora Rossini
Flora Rossini2 anni fa
Consiglio a chi si trova nei paraggi,molto bello
Fabio Bannò
Fabio Bannò2 anni fa
Tintoretto e meraviglia, per 2 euro, vale la pena visitarla.
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