Duomo di Sant’Andrea apostolo
Piazzetta Duomo, 33010 Venzone UD, Italia
4.5
191 recensioni
8 Commenti
84MQ+3G Venzone, Ente di decentramento regionale di Udine, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 7–21
Martedì: 7–21
Mercoledì: 7–21
Giovedì: 7–21
Venerdì: 7–21
Sabato: 7–21
Domenica: 7–21
Martedì: 7–21
Mercoledì: 7–21
Giovedì: 7–21
Venerdì: 7–21
Sabato: 7–21
Domenica: 7–21
E' un edificio molto bello, stile gotico, dove si possono vedere alcune testimonianze del terremoto.
MERITA ASSOLUTAMENTE UNA VISITA.
DESCRIZIONE
L'edificio sarebbe del XIV secolo, distrutto dal terremoto del 1976, ricostruito in seguito.
La facciata è gotico-romanica.
L'interno è ad unica navata, a pianta a croce latina in stile gotico-romanico.
Le caratteristiche principali:
- affreschi del XIV secolo della scuola di Vitale da Bologna: "Consacrazione del duomo" e "San Giorgio libera la principessa" entrambi nelle cappelle adiacenti al presbiterio
- Crocifisso ligneo di scuola friulana nel presbiterio del XV secolo
- resti di affreschi del XV secolo
- organo del XVIII secolo di Callido.
INGRESSO: libero.
Distrutto in parte dal terremoto del 1976 venne ricostruito rispettando il progetto originale.
Interessante condividere l'esperienza della visita con la guida che vi possa spiegare la ricostruzione post terremoto.
È all'interno del Duomo che, nel 1647 vennero rinvenuti dei corpi mummificati: "le mummie di Venzone" attribuite ad un'epoca compresa tra il 1348 e il 1881.
La più vecchia, il Gobbo, è del 1647, le altre sono attribuibili al XXVIII e XIX sec.
A seguito del terremoto del Friuli del 1976 furono estratte dalle macerie solo 15 delle 21 mummie conservate.
Cinque di esse (tra cui il nobile uomo di Venzone Paolo Marpillero) sono ora esposte nella cripta del battistero di San Michele.
La visita è brevissima ed il costo è di € 2,00 a persona (si acquista un gettone nel tabacchino a fianco al Duomo) ma il valore antropologico delle stesse nonché il processo di mummificazione che ne ha permesso una perfetta conservazione merita sicuramente la visita.