Chiesa di San Vito

Ubicata nell'omonimo vicolo, nei pressi della Rocca Borgiana, vi è la Chiesa di San Vito, una delle più belle ed antiche di Nepi. Questo piccolo luogo di culto è dedicato al Santo stesso ed al suo maestro Modesto come dimostrano i due affreschi ritrovati al suo interno. Essi risalgono al XV e XII secolo. A questo ultimo periodo corrisponde anche l'affresco di una crocifissione di Cristo con accanto la Vergine Maria e San Giovanni e un altro raffigurante San Benedetto; del XV secolo è l'affresco di San Luca. C'è chi Ipotizza che questa Chiesa sia la più antica di Nepi. Questa tesi potrebbe essere confermata dal fatto che si trovi nell'antico nucleo della Città, non a caso si ha la testimonianza dell'esistenza di antichissimi mosaici romani di età imperiale nel suo sottosuolo.
A sinistra del portale d'ingresso troviamo un frammento marmoreo altomedioevale e l'architrave dello stesso portale è un frammento di sarcofago di epoca tardo romana.
Raccontare la sua storia cronologica è praticamente impossibile a causa della scarsità di documenti. Alcuni sostengono che nel periodo della clandestinità dei Cristiani questo luogo (non ancora consacrato), sia stato utilizzato come rifugio. Non abbiamo prove certe che lo testimoniano, infatti il primo documento riguardante la chiesa risale al 1467 per opera di Guido Levi e testimonia che la Chiesa fu privata delle tegole per completare il tetto della Cattedrale, cosicché quando il visitatore apostolico, nel 1574, la trovò senza alcun reddito, senza il tetto e senza il rettore propose la sua demolizione; soltanto grazie alla ferma opposizione del Vescovo la Chiesa di San Vito continuò ad esistere.
In origine è possibile che l'edificio avesse dimensioni maggiori e questo si può dedurre da due motivi principali: il primo riguarda l'affresco di San Luca che è in una posizione compressa, stretto tra una parete e il tetto; il secondo si riscontra attraverso l'affresco della crocifissione, che prosegue sulla parete di sinistra dove sono state rilevate delle aperture simile a monofore o nicchie.
Un'altra concernente la sua funzione potrebbe essere che sia stata edificata come cappella laterale, dedicata al crocifisso, di una Chiesa molto più estesa e alta. E’ probabile che prima del 1467 la Chiesa di San Vito abbia subito un ridimensionamento e che subito dopo, attraverso un restauro, venne realizzato l'affresco della Madonna in trono tra i Santi Vito e Modesto, senza preoccuparsi dell'affresco sottostante, tanto da coprirlo e nascondere anche gli altri.
Tutto ciò può essere accaduto nel periodo in cui i Borgia erano presenti a Nepi.
Queste sono solo delle ipotesi data l'inesistenza di attestazioni che possano testimoniare i fatti sopra elencati.
Tornando ai nostri tempi, in questo luogo è tuttora praticato il culto e vi si celebra il giorno dedicato al Santo (15 Giugno).

Chiesa semplice piccola ma deliziosa e soprattutto ricca di tutto quello che un fedele cerca. Il sacerdote spiega il Vangelo con parole semplici, arriva al punto e ti lascia sempre molti punti su cui riflettere.

Deliziosa piccola chiesa forse troppo ingombra di ammennicoli, religiosi e non, e sedie.

Forse è la chiesa più antica di Nepi, intitolata a San Vito e Modesto, è citata in un manoscritto del 1467. Al suo interno ci sono degli affeschi raffiguranti la crocifissione di Cristo, San Bemedetto, San Luca e San Vito e il suo maestro Modesto. Nel portale d'ingresso si possono notare frammenti di un sarcofago di età romana e uno di età altomedioevale. La leggenda narra che fosse utilizzata dalla stessa Lucrezia Borgia come cappella personale data la sua vicinanza al castello omonimo.

È una bella Chiesetta. È una delle più antiche di Nepi. All'interno vi sono alcuni resti di affreschi in cui sono rappresentati San Vito, San Modesto e San Luca Evangelista. Ogni Chiesa è un pezzetto di Paradiso in terra.

Così piccola e così ricca di affreschi di varie epoche. Da non perdere, nel pittoresco omonimo quartiere medievale.

Piccola caratteristica