Vista dall'esterno molto suggestiva, peccato non avere potuta visitare internamente. Non saprei dire se era chiusa normalmente per orario o se a causa dei danni dell'inondazione del 15 settembre, ancora ben visibili in tutto il borgo di Pergola.
Paolo Lazzarini2 anni fa
voluta dalla corporazione dei tintori di Pergola. E' stato chiamato uno dei più bravi architetti dell'epoca; Arcangelo Vici di Palazzo d'Arcevia, padre del più famoso Andrea, che costui' importanti chiese a Corinaldo Osimo Arcevia ecc. lo stile è un barocchetto che si rifà all'illuminismo. credo che sia tra le sue opere migliori.
Alviano genna2 anni fa
Lo già vista in passato, molto bella. Oggi non è visitabile a causa dei danni causati dalla recente alluvione
Erika canestrari2 anni fa
Prende il nome dal quartiere dei tintori e dei lanaioli sorto lungo il Cesano. Costruita nel corso del sec. XVIII trasformando una primitiva cappella, reca sopra il portale, profilato in pietra arenaria, la data 1787. La chiesa è dominata dall'alta e inconfondibile cupola ottagonale, sovrastata a sua volta da un tiburio. Gli stucchi e le statue dell'interno sono di chiara reminiscenza barocca. Vi si possono ammirare una pregevole copia dell'Annunciazione di Federico Barocci (sec. XVII) una Crocefissione di Gian Francesco Ferri, e una Vergine con Santi attribuita a Giovanni Anastasi (1653-1704) da Benedetta Montevecchi.
Marco Sciamanna2 anni fa
Chiesa di Santa Maria delle Tinte, realizzata storicamente per volere delle corporazioni dei tintori e dei lanaioli di Pergola, nel luogo in cui essi risiedevano e lavoravano. Di pianta a croce greca, da visitare sia esternamente che internamente per la qualità architettonica e artistica.
Sissy Sissy2 anni fa
Prende il nome dal quartiere dei tintori e dei lanaioli sorto lungo il Cesano. Costruita nel corso del sec. XVIII trasformando una primitiva cappella, reca sopra il portale, profilato in pietra arenaria, la data 1787.La chiesa è dominata dall'alta e inconfondibile cupola ottagonale, sovrastata a sua volta da un tiburio. Gli stucchi e le statue dell'interno sono di chiara reminiscenza barocca.Vi si possono ammirare una pregevole copia della "Annunciazione" di Federico Barocci (sec. XVII), una Crocifissione di Gian Francesco Ferri e una "Vergine con Santi", attribuita a Giovanni Anastasi (1653-1704).
Bruno Scudellari2 anni fa
Un gioiello di raffinatezza un luogo di culto dell'arte
Angelo ferretti2 anni fa
Fuori bella dentro meravigliosa lascia senza fiato chiesa barocca nell ex rione che fu dei tintori da cui la chiesa prende il nome
Costruita nel corso del sec. XVIII trasformando una primitiva cappella, reca sopra il portale, profilato in pietra arenaria, la data 1787.
La chiesa è dominata dall'alta e inconfondibile cupola ottagonale, sovrastata a sua volta da un tiburio.
Gli stucchi e le statue dell'interno sono di chiara reminiscenza barocca.
Vi si possono ammirare una pregevole copia dell'Annunciazione di Federico Barocci (sec. XVII) una Crocefissione di Gian Francesco Ferri, e una Vergine con Santi attribuita a Giovanni Anastasi (1653-1704) da Benedetta Montevecchi.
Costruita nel corso del sec. XVIII trasformando una primitiva cappella, reca sopra il portale, profilato in pietra arenaria, la data 1787.La chiesa è dominata dall'alta e inconfondibile cupola ottagonale, sovrastata a sua volta da un tiburio. Gli stucchi e le statue dell'interno sono di chiara reminiscenza barocca.Vi si possono ammirare una pregevole copia della "Annunciazione" di Federico Barocci (sec. XVII), una Crocifissione di Gian Francesco Ferri e una "Vergine con Santi", attribuita a Giovanni Anastasi (1653-1704).