Santuario della Madonna della Querce
Via della Cellina, 14, 50054 Fucecchio FI, Italia
4.7
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QQW4+QJ Fucecchio, Città Metropolitana di Firenze, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: Chiuso
Martedì: Chiuso
Mercoledì: 18–19
Giovedì: Chiuso
Venerdì: Chiuso
Sabato: Chiuso
Domenica: 9–11
Martedì: Chiuso
Mercoledì: 18–19
Giovedì: Chiuso
Venerdì: Chiuso
Sabato: Chiuso
Domenica: 9–11
La chiesa sapientemente restaurata merita una visita così come la cappella della Cellina, sita a poche decine di metri dal Santuario e affacciata su un grande spiazzo circondato dal bosco ove si può sostare all'ombra di grandi querce.
Immerso nel verde dei boschi delle Cerbaie, a pochi chilometri da Fucecchio e ammantato dal fascino di secoli di storia, offre ancora oggi ai visitatori uno scenario incantevole, dove la bellezza selvaggia e incontaminata del luogo favorisce la pace e la quiete dell’anima.
La Cellina, costruita sulla fonte che nel 1876 il vescovo Pio Alberto Del Corona dichiarò miracolosa, assiste silenziosa da secoli al pellegrinaggio di innumerevoli persone che qui sono venute a rendere omaggio alla Madonna.
Il Santuario, del ‘600, conserva, incastonato nel muro sopra l’altare maggiore, il dipinto originale della Vergine che nel 1639 fu traslato dalla Cellina nell’attuale chiesa.
La grande devozione dei fedeli alla Madonna di Querce ha una origine antica e singolare. Dalla documentazione storica pervenuteci, si desume che un eremita di nome Antonio da Lucca, qui residente, ponendo o affrescando in un piccolo oratorio da lui stesso realizzato una immagine sacra della celebre Madonna della Quercia di Viterbo fu l’autore principale del culto. A questo eremita ne successero altri, che vivevano in una casa a forma di torre nelle vesti di guardiani e amministratori a ciò che rimaneva di una vetusta chiesa medievale del IX secolo e dedicata a san Nazario, sita, a quanto sembra, nell’area territoriale o nelle vicinanze, dove tutt’oggi sorge l’attuale.
Di fronte alla chiesa odierna, discendendo un sentiero attraverso il folto bosco di querce, castagni e acacie, in breve si giunge ad una solitaria margine del XVI secolo circa, chiamata «cellina» dove, secondo le antiche tradizioni, apparve la Madre di Dio all’eremita dell’epoca, un certo beato Gino da Lucca.
Si dice che, a quei tempi, un terribile incendio devastò tutta la zona delle Cerbaie di Fucecchio e del romitorio di Querce. Gli abitanti, accorsi, pensarono che avesse avvolto tra le fiamme perfino il povero eremita. Come per incanto, questo buon uomo fu ritrovato indenne in quanto il fuoco si era incredibilmente bloccato davanti a lui. La sua immunità fu dovuta ad un evento miracoloso, come rivelò lui stesso ai compaesani attoniti, narrando l’apparizione avuta della Vergine Maria su una pianta di una quercia del luogo. La Madonna, rivolgendosi all’uomo, gli disse che l’incendio sarebbe terminato dove era abbondantemente scaturita l’acqua. Quella di una sorgente incontaminata che ancora oggi mantiene alquanto ristretto il suo decorso secolare. Un luogo dove si respira “l’immenso”.
Messa domenicale alle 10.00 e feriale il mercoledì alle 18. Il primo Sabato del mese, devozione a Santa Maria dalle 9.00 alle 12.00 con S.Messa, Adorazione e Confessioni.
Merita fare una breve passeggiata per raggiungere "la Cellina", piccola cappella sorta sulla sorgente dell'acqua che la Madonna fece sgorgare per placare l'incendio secoli fa.