La Chiesa Romanica di San Donato alla Foce (XIII secolo) Nel territorio della parrocchia di Madonna del Ponte, lungo l'antica strada della Contessa, di fronte al fiume San Donato, nella gola della Foce, incontriamo un vero gioiello architettonico d'inestimabile valore religioso e artistico. Il primo documento a noi pervenuto risale al 1252: Papa Innocenzo IV concede indulgenze a chi offre denaro per il monastero e la chiesa delle Monache di San Donato dell'Ordine di San Damiano. Nel convento si avvicendarono vari istituti religiosi: i monaci di San Benedetto, che risiedevano nel vicino oratorio di San Matteo — San Sperandio (1302); gli Olivetani presenti con 20 monaci (1338); i Benedettini (1420). Lungo i secoli subentrarono altri proprietari, fino al 1861 quando il Seminario di Gubbio intraprende imponenti restauri dell'edificio ormai fatiscente, come attesta la scritta sulla parete del presbiterio.
Nel territorio della parrocchia di Madonna del Ponte, lungo l'antica strada della Contessa, di fronte al fiume San Donato, nella gola della Foce, incontriamo un vero gioiello architettonico d'inestimabile valore religioso e artistico.
Il primo documento a noi pervenuto risale al 1252: Papa Innocenzo IV concede indulgenze a chi offre denaro per il monastero e la chiesa delle Monache di San Donato dell'Ordine di San Damiano.
Nel convento si avvicendarono vari istituti religiosi: i monaci di San Benedetto, che risiedevano nel vicino oratorio di San Matteo — San Sperandio (1302); gli Olivetani presenti con 20 monaci (1338); i Benedettini (1420). Lungo i secoli subentrarono altri proprietari, fino al 1861 quando il Seminario di Gubbio intraprende imponenti restauri dell'edificio ormai fatiscente, come attesta la scritta sulla parete del presbiterio.