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Comune di Celenza Valfortore

Via San Francesco, 2, 71035 Celenza Valfortore FG, Italia

Comune di Celenza Valfortore
Municipio
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HX6J+67 Celenza Valfortore, Provincia di Foggia, Italia
comune.celenzavalfortore.fg.it
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Toni Bryan
Toni Bryan2 anni fa
Di Celenza Valfortore si pensa a un comune disperso nel subappennino Dauno, ma pochissimi sanno che è un posticino esistente da 5 - 6000 anni, infatti da ricerche fatte per trarre delle informazioni per poter mettere su questa recensione ho avuto modo di poter leggere questo: I tre insediamenti preistorici rinvenuti all'interno dei confini comunali (Toppo Capuana, Mulino Dabasso e Madonna delle Grazie) confermano la frequentazione dell'area già a partire dall'Eneolitico, tra 6000 e 2200 anni prima della nascita di Cristo. Gli impianti insediativi crescono e restano attivi per tutta l'Età del Rame e per buona parte dell'Età del Bronzo. Di notevole rilevanza storica è il sepolcreto a fossa terragna contenente una decina di inumati, adulti e bambini, adagiati in posizione fetale, come pure i numerosi e significativi reperti custoditi nell'Antiquarium comunale: olle, ciotole, tazze e vasi con decorazioni geometriche, manufatti litici come le asce-martello ai quali si sommano pregevoli pezzi di epoca Romana. La tradizione attribuisce la fondazione di un nucleo urbano vero e proprio (Celenna) all'eroe omerico Diomede. L'abitato venne distrutto dai romani nel 275 a.C. a seguito della sconfitta di Pirro, di cui era alleata, e si tramanda storicamente che i suoi resti vennero cosparsi di sale per ordine del Console Manlio Curio Dentato. La popolazione, dispersasi, si radunò sulla collina che tuttora è sede della città e rifondò il centro abitato col nome di Celentia ad Valvam.

Nel periodo bizantino il nome venne modificato in Celentia in Capitanata.

Fino all'avvento della Repubblica Partenopea, alla guida di Celenza Valfortore si alternarono diversi feudatari tra i quali si distinsero per un notevole arco di tempo gli esponenti della nobile famiglia pisana dei Gambacorta (XV e XVI secolo). Nel XVI secolo venne cambiato nuovamente il nome in Celenza valle Fortore e si adottò la dea Cerere come simbolo cittadino, simbolo che si ritrova tuttora nel gonfalone della città.
Questo di cui sopra è solo una piccola parte della storia di questo comune, anche se per tanti risulta un posto sconosciuto. Vi suggerisco di passarci nel caso vi trovate da queste parti, se invece siete distanti è un buon motivo per venirci ... !!!
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