Comune di Buonconvento
Via Soccini, 32, 53022 Buonconvento SI, Italia
4.6
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4FQJ+8V Buonconvento, Provincia di Siena, Italia
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Lunedì: 9–12
Martedì: 15–17
Mercoledì: 9–12
Giovedì: 15–17
Venerdì: 9–12
Sabato: Chiuso
Domenica: Chiuso
Martedì: 15–17
Mercoledì: 9–12
Giovedì: 15–17
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Sabato: Chiuso
Domenica: Chiuso
Le sue principali attività sono: agricoltura, turismo e commercio. Insieme ai comuni di Asciano, Montalcino, Monteroni d'Arbia, Rapolano Terme, e Trequanda forma il Circondario delle Crete Senesi.
Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.
Il nome deriva dal latino "Bonus Conventus" luogo felice, fortunato.
I primi cenni storici si hanno intorno al 1100, ma sicuramente il fatto di maggior rilievo è avvenuto nel 1313 quando, il 24 agosto, forse non nel capoluogo ma comunque all'interno del territorio comunale, morì l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, (più conosciuto come Arrigo) che era sceso in Italia per restaurarvi l'autorità imperiale. La leggenda narra che l'imperatore, avvelenato durante la comunione da un frate del luogo, sia morto poco dopo lungo la via Cassia, probabilmente presso l'abitato di Serravalle. Questa storia dell'avvelenamento ha in realtà qualcosa di vero. Infatti Enrico VII aveva contratto l'antrace, una infezione acuta che crea piaghe di colore scuro e all'epoca per curarla si usavano impacchi all'arsenico. Dall'esame delle ossa, riesumate dalla Cattedrale di Pisa, dove erano state sepolte, il prof. Francesco Mallegni ha rivelato che l'imperatore fosse avvelenato proprio dall'arsenico[4][5]. Dall'analisi del teschio è emerso anche che il volto scolpito da Tino di Camaino non corrisponde a quello che avrebbe avuto realmente.
La costruzione delle mura iniziò nel 1371 e terminò 12 anni dopo, nel 1383. È il centro più importante della Val d'Arbia, testimoniato anche dalla podesteria che comprende 32 località e dal riconoscimento della cittadinanza senese concesso dai governatori della città nel 1480.
Con la caduta della Repubblica di Siena, nel 1559 entra a far parte del Granducato di Toscana sotto i Medici.