Horti Leonini

Splendido esempio cinquecentesco di giardino all'italiana giunto fino a noi nel proprio assetto originale. I giardini sono molto ben curati e mantenuti e meritano una visita. Interessante il fatto che, a differenza di giardini della stessa epoca, non nascono al servizio di una villa padronale, ma sono fin dall'origine giardini pubblici. Avevano la funzione di allietare il viaggio dei pellegrini diretti a Roma e questo testimonia l'importanza di San Quirico d'Orcia come tappa sulla via Francigena.

Bellissimo classico giardino all’italiana, realizzato intorno al 1580 da Diomede Leoni, è suddiviso in due zone: quella inferiore, a forma di rombo, è recintata da muri e da lecci potati ed è composta da aiuole triangolari bordate da una doppia siepe di bosso. Al centro, una scultura attribuita all’artista senese Bartolomeo Mazzuoli raffigura Cosimo III de’ Medici (1688).
Nell’altra zona troviamo la testa del “Giano bifronte”, scultura di epoca romana posta simbolicamente al confine fra la parte più selvatica e quella più geometrica dei giardini. Una scalinata in travertino porta al piazzale superiore, sul quale sorgeva un tempo la torre del Cassero medievale, andata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale di cui rimangono oggi solo i ruderi.

Parco denominato Horti Leonini a S. Quirico d'Orcia molto affascinante e ben curato, con resti di castello medievale dove si può passeggiare e fotografare. Sembra di tornare indietro nel tempo. Da visitare.

Sicuramente l'attrazione più importante del piccolo borgo di San Quirico, realizzati nel '500 da Diomede Leoni sono ben tenuti, la parte pianeggiante consiste in un giardino all'italiana con al centro la statua di Cosimo III De Medici, nella parte rialzata si trovano un boschetto di lecci ed i resti del Cassero, una torretta andata distrutta durante la seconda guerra mondiale ed un affaccio panoramico sulle campagne circostanti.
Gli Horti sono aperti dall'alba al tramonto con ingresso libero.

Nel cuore di San Quirico d’Orcia uno spazio verde pieno di opere d’arte più o meno contemporanee, luogo molto curato e molto bello per farci una passeggiata. Anche il resto del paese è molto carino da visitare, fermarsi a bere e mangiare tra le storiche mura.

È un singolare esempio di giardino pubblico ante litteram, ovvero concepito in epoca tardorinascimentale come giardino svincolato da una villa ma pensato come luogo per passeggiate e contemplazione en plein air (soprattutto per la nobiltà) da Diomede Leoni, che fu amico di Michelangelo Buonarroti. Nell'ingresso, a due passi dalla Porta Nova si accede a un giardino (curatissimo) con vialetti labirintici. Gli Horti Leonini sono articolati in due settori e dall'ingresso sud si approda al giardino delle rose realizzato negli anni Novanta. Un locus amoenus incantevole e artisticamente pregevole a ingresso gratuito che trasporterà il viandante in cerca di tranquillità letteralmente in un altro tempo.

Mi era capitato altre volte di passare da San Quirico D'orcia, questo bel paesino nel mezzo della val D'orcia di origine etrusca dove il tempo sembra essersi fermato, paese circondato da belle mura ben mantenute dal passar del tempo, e oltre alle sue chiese e bei vicoli un gran bel giardino ben curato con accesso libero per belle passeggiate dove d'estate stare al fresco dei lecci secolari.

Bellissimo giardino all’italiana a San Quirico D’orcia.
In alcune parti sarebbe da rivedere la pulizia del parco.