Museo Delta Antico
Via Agatopisto, 2, 44022 Comacchio FE, Italia
4.7
904 recensioni
8 Commenti
M5VJ+8M Comacchio, Provincia di Ferrara, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: Chiuso
Martedì: 9–13
Mercoledì: 9–13
Giovedì: 9–13
Venerdì: 9–13
Sabato: 9–13
Domenica: 10–18
Martedì: 9–13
Mercoledì: 9–13
Giovedì: 9–13
Venerdì: 9–13
Sabato: 9–13
Domenica: 10–18
Si sviluppa su 2 piani, accessibili anche con ascensore. L'itinerario interno è studiato molto bene soprattutto per diversamente abili.
Numerosissimi i reperti presenti che riguardano i popoli succedutisi in zona.
Presenti numerosi reperti provenienti dalla vicina ed importante città etrusca di Spina con importanti testimonianze di scambi commerciali con la Grecia e la Magna Grecia.
I pezzi forti sono i reperti rinvenuti in una valle vicina e relativi ad una nave commerciale romana rinvenuta nel 1981 nel fango; quest'ultimo ha permesso l'ottima conservazione di materiali in pelle, legno ed altro, solitamente introvabili.
Merita una visita. 2 ore possono essere sufficienti.
Il museo si trova all'interno di un'imponente edificio storico, molto bello e di storia neoclassica.
In questo museo viene illustrato e descritto dettagliatamente l'evoluzione del territorio e l'insediamento dei vari popoli che hanno caratterizzato la storia del delta del Po.
Per chi fosse interessato, l'ingresso costa €6,00 e il ridotto €3,00 (11 anni).
Che dire.
Già nel contesto di essere in una città nata su 13 isole, vien voglia di risentire dai passi, la sua eco.
I suoi undici ponti con caratteristiche diverse.
Nel centro storico più importante, si trova nell'antico Ospedale, costituito al tempo della invasione napoleonica, simile ad un tempio greco, nel suo fronte, il Museo del Delta Antico.
Dapprima costruito come Casa della Salute, imposto con Regio Decreto Imperiale da Napoleone Bonaparte , ora custodito nel Registro di Bologna,
per aiutare i cittadini e le loro sofferenze dovute alla malaria.
Ora, oggi, grazie alla intraprendenza del governo del sindaco Marco Fabbri e della cittadinanza, un notevole interesse di restauro viene realizzato.
Con sorpresa una nuova scoperta nel sottosuolo agricolo bonificato durante il ventennio del governo di Mussolini..
Porta alla luce grazie ai restauri di archeologi competenti..
Una nave romana con tutto il suo carico.
Non voglio dirvi altro, è un vero viaggio nel tempo
Io amo di più un vaso, quello che raffigura Teseo che uccide il Minotauro.
Ma questo è il mio.. ,è stata la mia guerra interiore nella mia vita.
Purtroppo, ma l'ho vinta proprio come Lui.
Suggerimenti per la vita :
Mai abbassare la guardia.
Allego solo alcune foto riprese con un cellulare, peccato!
Distinti saluti
Grazie per la lettura
È un' opera monumentale tra le più significative e scenografiche di Comacchio e la collezione di reperti che ospita non è da meno! Se si vuole conoscere il contesto in cui si è formato il territorio del Delta del Po e quindi di Spina e Comacchio, bisogna visitarlo assolutamente, è veramente interessante.
È ripartito su due piani: al secondo vi sono i reperti più antichi, al primo quelli romani. Alle vetrine si alternano postazioni multimediali con istruttivi filmati. Sicuramente affascinante, al primo piano, il carico di una nave oneraria affondata presso Valle Ponti e ritrovata nel 1981. La nave risaliva all'epoca di Augusto e l'eccezionalità sta nel fatto che l'intero carico fu recuperato: colpiscono un sandalo femminile, calzari chiodati militari, borse in pelle, tessuti! Ma anche vasellame da cucina, dadi e pedine da gioco, il bagaglio dei passeggeri e dell'equipaggio, oltre al carico di anfore che era stipato nella stiva. Su tutto, però, emergono i singolari tempietti in scala, con la cella per la divinità ancora all'interno (Venere e Mercurio).
Al II piano si trova la sezione "Prima di Spina", cioè tra l'Etá del Bronzo finale e prima età del Ferro, con reperti arcaici, tombe, corredi di grande bellezza.
La città di Spina si sviluppò come centro etrusco, porto e avamposto etrusco per il commercio verso l'Oriente Mediterraneo. I magnifici vasi in ceramica nera e rossa testimoniano il commercio con Atene e la civiltà greca.
Gli allestimenti sono funzionali allo scopo: mostrare al pubblico l'oggetto e descriverlo, contestualizzandolo geograficamente e cronologicamente. Pulizia, professionalità del personale, tutto liscio. Unica pecca: chiude per la pausa pranzo ma con lo stesso biglietto si può tornare nel pomeriggio dello stesso giorno.
Il materiale è esposto in modo ordinato e segue la logica del tempo. Da visitare!