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Palazzina Velardi

Rampe Brancaccio, 3, 80132 Napoli NA, Italia

Palazzina Velardi
Museo
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Istruzioni di orientamento
R6PR+Q5 Napoli, Città Metropolitana di Napoli, Italia
Segnalazione posizione
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Raffaele Piscopo
Raffaele Piscopo2 anni fa
Liberty a Napoli: Palazzina Velardi , elegante edificio, ubicato nel Rione Amedeo a Chiaia, tra i tornanti delle Rampe Brancaccio, giusto dietro Palazzo Mannajuolo, un altra chicca...
Opera dell'architetto Francesco De Simone, è considerato il primo edificio Liberty napoletano. Iniziato nel 1906, occupa un'area trapezoidale di circa 500 m². A causa del dislivello del suolo, presenta 5 piani sul prospetto a sud e 4 sulla facciata opposta. Ad eccezione delle finestre sul prospetto nord, tutte le altre sono centinate e portavano in origine una elegante decorazione a stucco, oggi sostituita da una semplice fascia d'intonaco. I partiti decorativi offrono un disegno dalla trama fitta ma minuta, che conferisce alla facciata un valore lievemente chiaroscurale, assai diversa da flessuosi motivi lineari del liberty. .
La Palazzina Velardi presenta gli aspetti più interessanti nella sua volumetria. Le coperture piane ed il digradare delle terrazze richiamano anche un carattere edilizio di tradizione locale. Nell'angolo destro dell'edificio sorge un torrino a pianta ottagonale, che risulta tuttavia un elemento intellettualistico ed estraneo al contesto; la vocazione è barocca per l’intaglio delle decorazioni incise nell’intonaco lungo tutto il perimetro circolare; la particolarità del palazzo è senza dubbio nella sua volumetria: le facciate risultano più d’una e con un impatto visivo differente, a causa della base parallelepipeda della palazzina e di una seconda base triangolare.
L'edificio avrebbe dovuto essere preceduto, nel prospetto a valle, da un grande giardino che l'avrebbe collegato con la sottostante via dei Mille; lo spazio, successivamente, fu invece occupato da un enorme caseggiato, che ha relegato la Palazzina accanto ad un povero agglomerato edilizio popolare sulle Rampe Brancaccio, togliendole lo spazio che avrebbe giustificato le sue ampie terrazze...
L'edificio, la cui capacità è di circa 120 vani, comportò la spesa, incluso il suolo, di circa 300.000 lire dell'epoca e i solai sono in latero-cemento.
Anche al Vomero ci sono molti edifici in stile liberty, in particolare nella zona di Via Palizzi - Via Toma.
Con liberty a Napoli s'intende una declinazione architettonica della corrente floreale sviluppatasi nella città partenopea nei primi due decenni del XX secolo, principalmente sul Vomero, a Posillipo e nel quartiere Chiaia.
Esso nacque come una decadenza dell'eclettismo, molti degli edifici di questo periodo riflettono dunque tendenze legate all'architettura eclettica e monumentalista della seconda metà del XIX secolo, ad esempio alcuni palazzi del Rione Amedeo. Architetture che assumono la caratteristica di una sorta di castelli urbani sono progettate da Francesco De Simone, mentre il liberty eclettico più modesto di Emmanuele Rocco si esprime in alcuni edifici residenziali della periferia. Al Vomero invece, il principale progettista è Adolfo Avena, che adotta un linguaggio liberty molto rurale. Mentre forme più mature dello stile vennero raggiunte tra il 1910 e lo scoppio della prima guerra mondiale con l'opera partenopea di Giulio Ulisse Arata e degli ingegneri Gregorio Botta e Stanislao Sorrentino.
La struttura è talmente singolare che val bene una visita per osservarne la conformazione! Buona passeggiata!😄
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Salvatore maiorano
Salvatore maiorano2 anni fa
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