Museo e Cripta dei Frati Cappuccini
Via Vittorio Veneto, 27, 00187 Roma RM, Italia
4.4
2 recensioni
8 Commenti
WF3Q+XC Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 10–19
Martedì: 10–19
Mercoledì: 10–19
Giovedì: 10–19
Venerdì: 10–19
Sabato: 10–19
Domenica: 10–19
Martedì: 10–19
Mercoledì: 10–19
Giovedì: 10–19
Venerdì: 10–19
Sabato: 10–19
Domenica: 10–19
Il museo è piacevole da visitare, soprattutto con l'audioguida che consigliamo di prendere (con l'aggiunta di solo 1.50€). L'esposizione è ben curata e propone persino un Caravaggio.
La parte più interessante però è sicuramente la cripta, unica nel suo genere, suggestiva e a tratti inquietante.
Si consiglia di vestirsi in modo adeguato, trattandosi di un luogo sacro, per evitare di dover acquistare (1€) una mantellina coprente
Non ci hanno permesso di fare foto, quindi purtroppo ci rimane soltanto il dépliant acquistato all'uscita (5€).
È impressionante vedere come ciò si sia mantenuto perfettamente durante il passare degli anni e abbia un tale valore religioso e filosofico. Tutto è molto chiaro perché accompagnato da spiegazioni e, se si vuole, anche un'audio guida.
C'è un pezzo magnifico del Caravaggio, a metà percorso, che con le sue luci, come sempre, richiede il suo tempo di contemplazione per la bellezza assoluta. Ottima la spiegazione, che permette di apprezzarne lo "schema" delle diagonali che formano una croce (il corpo inclinato del frate e il fascio di luce).
L'audioguida, piacevolmente dotata di cuffie (il palazzo Bonaparte per la mostra di Van Gogh non è altrettanto attrezzato, ad esempio, dando solo l''apparecchio da tenere tutto il tempo a mano sull'orecchio. Molto stancante) ha una struttura originale perché dialogica, fra un maturo visitatore e un giovane Cappuccino, e non la classica voce che si limita a "spiegare".
La cripta, poi, è un luogo oltre ogni aspettativa, al quale non si potrà mai essere abbastanza preparati, ma bisogna andarci senza pregiudizi e con la mente aperta, bisogna capire il rapporto fra i Cappuccini e la morte - "Sorella Morte". Inoltre concordo con una scritta proiettata sul muro prima di entrare: incredibile come una cosa raccapricciante (non per me, ma immagino lo sia, in generale) possa, attraverso l'arte, diventare un'esperienza estetica e di bellezza. Ed è vero.
Se uscite pensando: che postaccio, poveretti, meriterebbero una sepoltura - significherà che non ne avrete colto l'essenza, il significato. Che non avrete capito.
Se uscite pensando: anche nella morte può esserci bellezza, comunione, anche lei può essere esposta e celebrata quanto la vita perché è "una sorella", come diceva San Francesco - ecco, l'esperienza è riuscita e voi ne siete stati arricchiti.
Imperdibile.
"Quello che voi siete noi eravamo, quello che noi siamo voi sarete."
NB: foto non mie, non si possono scattare. Reperite sul web.