Castello di Arcidosso
Piaggetta del Castello, 3, 58031 Arcidosso GR, Italia
4.4
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8 Commenti
VGCP+RF Arcidosso, Provincia di Grosseto, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: Chiuso
Martedì: 9–12
Mercoledì: 9–12
Giovedì: 9–12
Venerdì: 9–12
Sabato: 9–12
Domenica: 9–12
Martedì: 9–12
Mercoledì: 9–12
Giovedì: 9–12
Venerdì: 9–12
Sabato: 9–12
Domenica: 9–12
L'ingresso costa 8 euro per gli adulti.
Abbiamo visitato subito la torre, una bella vista a 360 gradi di Arcidosso e dintorni. All'interno del castello e possibile visitare varie mostre e varie stanze del castello, molto suggestive sono le celle della prigione.
Con lo stesso biglietto è possibile visitare anche il museo MACO di arte orientale tibetana.
Infatti nel corso del Trecento i Senesi cercarono più volte di espugnare il luogo, cosa che avvenne nel 1331 grazie all'assedio portato avanti da Guidoriccio da Fogliano; da allora Arcidosso e il suo Castello entrarono a far parte della Repubblica di Siena. Gli eventi storici successivi si legano con la storia della Repubblica senese. Nel 1980, nel Palazzo Pubblico di Siena, è venuto alla luce un affresco che Luciano Bellosi ha attribuito a Duccio di Buoninsegna e che raffigurerebbe la conquista di Giuncarico, secondo le precisazioni di Max Seidel; tale proposta non ha mai convinto parte della critica anglosassone che riconosce nel dipinto il Castello di Arcidosso che si arrese a Guidoriccio da Fogliano nel 1331.
Nella seconda metà del Cinquecento, a seguito della definitiva caduta di Siena, il luogo venne inglobato nel Granducato di Toscana, seguendone le sorti da quel momento in poi.
Il Castello Aldobrandesco di Arcidosso è costituito da un imponente edificio a due corpi di fabbrica (uno dei quali più ribassato), caratterizzati, nell'insieme, da una sezione quadrangolare che poggia, a tratti, su imponenti basamenti a scarpa; le pareti esterne sono rivestite in filaretto.
Il lato settentrionale del complesso fortificato si caratterizza per la presenza di una Torre Maestra che si eleva oltre il tetto del corpo di fabbrica più alto. La sommità della torre è coronata da una serie di archetti ciechi poggianti su mensole, che costituiscono la base della merlatura soprastante. Ancora oggi è rimato un tratto della prima cinta muraria che collega il Castello con l'ex Palazzo della Cancelleria, dove, prima che venisse costruito nel 1700 c'era una Torre che collegava le mura vicine al Castello con la Porta di Castello.
L' ingresso di 5 €uro è ben speso.