Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro

La bellezza. Palazzo tardo gotico restaurato in stile dal proprietario. Una collezione meravigliosa di arte (dalla classica in fino al 600 veneziano). Un affaccio sul Canal Grande che vale da solo la visita. Un cortile al piano terra che lascia a bocca aperta con marmi antichi in stile cosmatesco. Mostre di qualità. Imperdibile.

Visitate questo gioiello. Non farete code stressanti e lo visiterete piacevolmente in un'ora, 2 al massimo. Entrerete così alla Ca' d'Oro, il più bel palazzo del Canal Grande, con veduta verso il Ponte di Rialto. Tutto merito del barone Giorgio Franchetti (Torino 1865 - Venezia 1922), che lo acquistò fatiscente per riportarlo allo splendore di un tempo e poi donarlo allo Stato italiano (a noi!). Gravemente ammalato il barone si suicidò. A ideale custodia del palazzo, le sue ceneri riposano sotto un cippo di porfido nel cortile vicino al vera da pozzo scolpita nel 1427 da Bartolomeo Bon. Grande barone, che non seguì la vita imprenditoriale per quella museale.

La Ca' d'Oro è un noto palazzo di Venezia, situato nel sestiere di Cannaregio e affacciato sul Canal Grande, la cui denominazione deriva dal fatto che in origine alcune parti della facciata erano ricoperte d'oro, rifinitura che faceva parte di una complessa policromia, oggi scomparsa, ritenuta uno dei massimi esempi del gotico fiorito veneziano. Dal 1927 è adibito a museo come sede della Galleria Franchetti.

Interessante palazzo veneziano con capolavori di Tiziano e Tintoretto.
Bellissimi i mosaici nel cortile interno.

Un'atto d'amore nei confronti della storia di Venezia da parte di Giorgio Franchetti (che veneziano non era), che ha recuperato uno storico palazzo nobiliare della città, integrando al suo interno collezioni e arte di diverse epoche.

Vale la visita anche soltanto per il mosaico del piano terra e il San Sebastiano di Mantegna al primo piano.

Una vera scoperta, visitato in occasione della domenica al museo gratuita. Quasi non si riconosce l'entrata perché si trova in un vicolo stretto e la porta del museo sembra quella di una casa privata. Ma quando entri rimani meravigliata dall'atrio molto particolare con pavimentazione a mosaico e vista sul Canal Grande, già questo è una bellezza, si sale ai piani superiori per le sale e sono tutte da vedere. Consiglio

Abbiamo visitato il palazzo in occasione delle domeniche gratis ai musei. Interessante la collezione di opere d'arte con alcune chicche (perugino, cima da Conegliano, due busti del Bernini). Ma la parte più spettacolare è il cortile interno con il pavimento ricostruito dal proprietario con marmi antichi in stile cosmatesco. L'amore che il proprietario ha messo nell'opera lo rende un luogo magico.