Paninoteca Costanza

Io mangio pesce da tutta la vita e mi posso considerare un esperto di panini.
Venite qui a mangiare un panino con il tonno, partirete per un viaggio senza ritorno ai confini dell’universo. Ma di che stiamo a parlá…

Mille complimenti a questa paninoteca. Ho mangiato il più buon pane cunzato della mia vita! Farcito con di tutto e di più! Il proprietario Giuseppe e il suo collaboratore di cui non ricordo il nome sono stati eccezionali. Difficile incontrare persone cosi!!Ci hanno fatto assaggiare degli amaretti fantastici del panificio Costanza sempre li a fianco. I dolci, la pizza di questo panificio già li conoscevo, li avevo assaggiati durante il nostro primo soggiorno a Favignana . Consiglio di passare dal forno prima di andare in spiaggia per trascorrere davvero una giornata appetitosa e slurposa. Davvero un brindisi alla vostra salute con lo zibibbo da urlo!!!

Una delusione. Il tipo che ci ha serviti era senza mascherina. Calamari duri li abbiamo lasciati. Prezzi alti per una qualità da turisti.. che tanto, si sa, non tornano. E infatti non torneremo!

Panini veramente buonissimi, peccato per una porzione di lasagna da asporto andata a male.

Raramente do brutte recensioni, ma dopo un pasto mi entusiasmavo. Il proprietario ha chiesto tre volte il giorno prima per il pasto che ho ordinato. Inoltre, il pesce era secco e duro

Da quando abbiamo provato i prodotti di questa paninoteca/rosticceria siamo tornati tutti i restanti giorni del nostro soggiorno. Ottima la qualità degli arancini, cotti al momento, ma anche dei panini con il tonno e delle polpette di pesce. Consigliatissimo.

Non sono mai stato così deluso da un ristorante. I prezzi sono stati fatti arbitrari. Da un piatto che avrebbe dovuto costare 5 euro, siamo stati così richiesti tre volte. S incomprensibile e eccessivamente caro.

Prodotti di scarsa qualitá, prezzi alti e poca igiene. Il proprietario è di una scortesia unica, pensate che avevo ordinato un cous cous e la commessa mi serve un taboulè, facendo notare l'errore il proprieterio diceva alla commessa di riporre il piatto e di non servirmi più nulla. Il furbetto voleva rifilarmi quello che voleva lui.