Necropoli di Campovalano
Piazzale San Gabriele 1, Campovalano, 64012 Campli TE, Italia
4.7
80 recensioni
8 Commenti
PMFC+HP Campli, Provincia di Teramo, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 10–14
Martedì: 10–14
Mercoledì: 10–14
Giovedì: Chiuso
Venerdì: Chiuso
Sabato: 10–13
Domenica: 10–13
Martedì: 10–14
Mercoledì: 10–14
Giovedì: Chiuso
Venerdì: Chiuso
Sabato: 10–13
Domenica: 10–13
Tale popolazione, appartenente a gruppo delle popolazioni italiche, viene spesso accomunata alla più nota limitrofa popolazione Picena, pur distinguendosene per alcune peculiarità sociali, economiche e culturali.
L’economia locale si ritiene fosse basata fondamentalmente sull’allevamento, verosimilmente ovini, e si ritiene che, già in tempi remoti, i Pretuzi fossero legati alla transumanza delle greggi.
Le necropoli è molto più estesa rispetto a quanto è possibile osservare e ricoprirebbe un’area di oltre 50 ettari. Le sepolture avvennero durante un apio periodo di tempo, come si può constatare, osservando i reperti ritrovati nelle tombe ed, in gran parte, conservati nel Museo Archeologico di Campli (consiglio assolutamente di associare una visita).
Ceramiche di fattura buccheroide (in parte affini ai più noti buccheri di fattura etrusca), monili, collane di pasta vitrea, pendenti con figure umane ed animali, caraffe (di cui una di manifattura verosimilmente greca) sono emersi dagli scavi. Solo in una sepoltura (più tardiva) sono stati ritrovati monili in oro, la cui fattura risente del gusto latino evidentemente ormai diffuso.
Sicuramente il luogo più conosciuto della necropoli è la sepoltura di quello che doveva essere un individuo di elevato lignaggio. I resti di una biga, armi, di un orcio in terracotta di grandi dimensioni, così come spiedi inusualmente grandi, vasi, caraffe ed un ricco corredo per suntuosi banchetti furono interrati accanto al corpo del defunto.
Se da un punto di vista archeologico la ricostruzione “a tumulo”, con camera mortuaria, non risponde certamente ad una verità storica (le sepolture locali non prevedevano infatti queste modalità), è pur vero che, comunque, questa struttura permette una più “immersiva” fruizione del sito da parte del visitatore, contribuendo a creare una atmosfera diversa e decisamente più interessante, donando al sito, nel contempo, uno spazio adatto a convegni e mostre.
Di interesse, tra tanto materiale ritrovato, senz’altro un vaso buccheroide (anch’esso conservato al Museo di Campli) con incisa una delle poche iscrizioni in lingua Osca ritrovate.
Una menzione doverosa per le due splendide Signore, che con competenza, gentilezza e passione accompagnano i visitatori di questo luogo, poco conosciuto, ma estremamente interessante, che ci aiuta a conoscere meglio le nostre radici, mostrandoci pagine spesso ignorate dai libri di storia
Nel sito vi è la necropoli dove sono stati trovati i preperti presenti al museo di Campli.
Per la prima volta in Italia ho visto anche una bella ricostruzione di una delle tombe a camera presenti.
Di solito è aperto la mattina fino alla 15,vi conviene comunque chiamare per sicurezza o informarvi.
In altre nazioni una cosa del genere ne avrebbe fatto una miniera d'oro!!