Punta del Serrone
SP41, 63, 72100 Brindisi BR, Italia
4.5
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MWGW+HQ Brindisi, Provincia di Brindisi, Italia
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Quest'estate vi avevamo già parlato di "Punta del Serrone" delle TORRI COSTIERE DI BRINDISI.
In alcuni tratti della costa pugliese le località sembrano chiamarsi tutte ‘Torre qualcosa’.
A volte rimane solo il nome, ma spesso la torre o qualche rudere restano a memoria di
una storia secolare di attacchi e incursioni da parte di pirati e corsari. Erette nei punti
strategici del territorio già a partire dal XIII secolo, furono chiamate a fronteggiare dapprima la minaccia saracena, poi i nemici turchi (enorme impressione fece il massacro
di Otranto nel 1480), ma in verità qualsiasi potenza europea dotata di una flotta.
Solo nel Cinquecento, però, cominciarono a formare una catena ininterrotta di punti di avvistamento che finì per contornare tutto il meridione d’Italia, dalla Puglia alla Campania.
A base quadrangolare, con la sagoma geometrica di un tronco di piramide (misurano
circa 11 m per lato e hanno un’altezza di 12 m), le torri sembrano sentinelle del mare in
cima alle rupi per avvistare le navi dei turchi, che, con i loro saccheggi e rapine, costituivano
una costante minaccia per la popolazione. All’interno erano disposte su due piani: il piano terra fungeva da magazzino, quello superiore da abitazione. L’accesso avveniva dal lato rivolto verso i monti per mezzo di scale retrattili in legno, poi sostituite da rampe fisse in muratura. Le feritoie, invece, utilizzate anche come finestre, erano aperte
nelle pareti laterali. Ogni torre doveva essere visibile almeno da altre due torri gemelle:
l’avviso dell’imminente sbarco dei pirati avveniva di giorno per mezzo di segnali di
fumo, di notte con segnali di fuoco, a cui talvolta si aggiungeva il fragoroso suono di
corni e campane, e messaggeri a cavallo inviati nei paesi per mettere al riparo famiglie
e tesori. Cadute in disuso dal punto di vista militare dal XVIII secolo, ebbero i destini più
diversi. Alcune hanno addensato intorno a sé piccoli borghi, altre sono state restaurate
e ospitano ora piccoli musei, altre ancora sopravvivono in rovina, ma tutte fungono da
punti di riferimento e contribuiscono ad ammantare le coste di suggestioni e fascino.
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Purtroppo l'inciviltà rende questo luogo un immondezzaio.
Da curare ed effettuare manutenzione.