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Orto della Regina

81035 Roccamonfina CE, Italia

Orto della Regina
Punto di riferimento storico
4.6
52 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
7WXV+RM Roccamonfina, Provincia di Caserta, Italia
Segnalazione posizione
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Yuliya Domenko
Yuliya Domenko2 anni fa
Diciamo che per arrivarci è stato un po complicato ma n'è valsa davvero la pena. Si percorre un sentiero tra l'odore del bosco e la vista della vegetazione allo stato naturale. Di tanto in tanto udendo qualche cinguettio, o si ha la fortuna di incontrare qualche coleottero (lucanus tetraodo), sinonimo di benessere della natura. Arrivati alla vetta (928 metri c. s.l.m.) c'è una bellissima struttura in opera poligonale, da girarla completamente nella sua ampiezza. Una zona costruita con enormi blocchi di roccia intagliati e incastrata da formare un muro di protezione che racchiude un'area di circa 2500 mq. Una specie di posto di vedetta o forse un santuario, non se ne sa molto ma comunque affascinante. Il pezzo forte arriva alla fine: pochi metri prima c'è un'apertura con un grande panorama che affaccia su tutta la costa Sud del Lazio e il Nord Campania, con la possibilità di osservare le stelle di notte grazie ad un'apposita strutturina. Nelle giornate serene e soleggiate si riesce ad escorgere le isole di Ventotene in mezzo al mare e l’aria è sempre fresca e ventilata.
Bhè insomma, che dire, se siete amanti della natura ve lo consiglio vivamente!
Ma comunque e sempre a 1 condizione: Rispettate sempre l'ambiente in cui state e se dovete proprio sporcare, non fate i soliti cafoni, abbiate la cura di riportarvi la vostra immondizia a casa x il rispetto della natura!
Paolo Guardala
Paolo Guardala2 anni fa
Un grande panorama da gustarsi che spazia su tutta la costa Sud del Lazio e la parte Nord campana. Siamo a circa 900 metri e l’aria è sempre fresca ed il luogo ventilato. Le strutture murarie che si possono visitare sono davvero impressionanti per la mole dei sassi che le compongono. Andateci e sarete contenti della scelta fatta.
Giovanni Tammaro
Giovanni Tammaro2 anni fa
Mura ciclopiche posizionate in un posto con una veduta spettacolare. Chi ha costruito queste mura è perché ancora non é ben chiaro. Provate voi a scoprirlo...
Fiore Silvestro Barbato
Fiore Silvestro Barbato2 anni fa
Recinto megalitico in opera poligonale splendidamente conservato. Era una struttura difensiva sannita del IV sec. a.C. . E' facilmente accessibile dalla vicina Roccamonfina (CE), anche se le indicazioni stradali sono lacunose. Sul vicino Monte Santa Croce una analoga struttura è inaccessibile.
Michele Maione
Michele Maione2 anni fa
Chiunque sia appassionato di escursioni o di piacevoli passeggiate nei boschi rigogliosi, non può non conoscere l’Orto della Regina di Roccamonfina. La magnifica opera poligonale, sita sulla cima del monte Frascara (a 928 metri di altitudine), racchiude in sé tutta la magia e la suggestione di un luogo del cuore incontaminato. Questa piccola perla immersa in un vivace castagneto, è stata per anni fonte di discussione. Ci si è infatti interrogati non solo sulle sue antiche funzioni, ma anche sulle sue origini. Cosa è scaturito da questi studi?
L’orto della Regina di Roccamonfina: la struttura…
Le mura che compongono l’Orto della Regina sono costituite da diversi blocchi di trachite di svariate dimensioni. Contano ognuna un perimetro di 180 metri, e cingono un territorio di circa 2500 metri quadrati. Come anticipato, la struttura è a forma poligonale e può arrivare ad una lunghezza massima di 71 metri, e una larghezza massima di 35. Ci sono, però, alcuni segmenti che raggiungono persino i 2 metri di spessore e 3 di altezza. Le mura rispettano l’andamento orografico del pavimento naturale, e sebbene ci siano stati dei crolli in passato, il complesso è ben conservato. Oltretutto questa peculiare tappa paesaggistica dà vita, soprattutto in autunno, ad uno spettacolo cromatico favoloso. Il manto di foglie che accompagna il sentiero è caldamente variopinto, e gli esemplari di neviere che caratterizzano il percorso ricordano quando, nel passato, per produrre ghiaccio ci si destreggiava senza il sussidio della tecnologia.
…e la toponomastica
Sicuramente l’Orto della Regina rappresenta una cornice naturale degna di nota, ma cosa si cela dietro il suo nome? Ebbene, proprio il segreto della sua toponomastica ha fatto scaturire dubbi sulla sua antica funzione. Il termine orto potrebbe significare sia recinto (in senso militare), o rifarsi all’idioma hortus, come gli antichi popoli italici erano soliti designare i luoghi sacri. Anche l’attributo Regina ha sollevato non poche questioni, tanto da essere stata considerata come possibilmente veritiera l’ipotesi che la parola si riferisse ad una divinità femminile: Mefitis. Alcuni studiosi infatti hanno rinvenuto nella città di Roccamonfina una pietra tufacea di epoca romana, facente parte di un cunicolo utilizzato per la captazione delle acque, dove appare il nome Mifineis.
L'iscrizione romana rinvenuta a Roccamonfina
Esempio di incisione lapidare su tufo dedicata alla dea Mefitis
Questa espressione ha generato varie interpretazioni. La prima, secondo cui nel territorio fosse stato eretto un tempio alla dea, e di conseguenza l’iscrizione facesse parte di un contesto più ampio (ammettendo che il nome della divinità venisse storpiato). Tutto ciò viene reso credibile dal fatto che questa figura mitologica fosse legata alle sorgenti e alle emissioni solforose, e chiamata Regina. La seconda interpretazione vuole che il recinto non fosse un posto sacro, bensì un confine militare. Infatti, Mifineis potrebbe significare pietra di confine, giacché in epoca preromana gran parte del territorio di Roccamonfina delimitava la frontiera orientale tra il territorio Aurunco e quello dei Sidicini (un’antica popolazione italica, vicina ai Sanniti). Esiste, poi, una terza via, che è quella considerata maggiormente plausibile: l’Orto della Regina fu dapprima adibito a santuario, e utilizzato successivamente come forte strategico per fronteggiare gli attacchi dei nemici.
Qualunque sia la verità l’Orto della Regina incarna parte della storia del nostro territorio, e ne conserva immutata la bellezza e l’incanto nei secoli.
Scrivo dall’età di sedici anni, e (per fortuna) non ho mai smesso. Sono laureata con orgoglio alla Federico II di Napoli, città che amo e che mi diede i natali. Con mia grande gioia, ho avuto la possibilità di veder pubblicato il mio primo romanzo, dopo tanti anni che era rimasto segregato in un cassetto. Una frase che mi rispecchia? I sogni migliori si fanno da svegli!
Giulio Zannini
Giulio Zannini2 anni fa
Splendido posto ......bellissimo panorama .......da poter fare sia in bici .....che a piedi .....consigliate scarpe da trekking.......
Carmine De Angelis
Carmine De Angelis2 anni fa
Posto spettacolare! Se volete godervelo a pieno è da raggiungere a piedi o in bici per il sentiero da imboccare vicino le fontane di Fontanafredda🙋🏻‍♂️
Salvatore Scotto di Luzio
Salvatore Scotto di Luzio2 anni fa
Posto piccolo e suggestivo, non molto difficile da raggiungere
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