Battistero Neoniano (o degli Ortodossi)
P.za Arcivescovado, 1, 48121 Ravenna RA, Italia
4.7
2 recensioni
8 Commenti
C58W+6W Ravenna, Provincia di Ravenna, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 9–19
Martedì: 9–19
Mercoledì: 9–19
Giovedì: 9–19
Venerdì: 9–19
Sabato: 9–19
Domenica: 9–19
Martedì: 9–19
Mercoledì: 9–19
Giovedì: 9–19
Venerdì: 9–19
Sabato: 9–19
Domenica: 9–19
L’ acquisto del biglietto è possibile farlo sia alla biglietteria mosaico vicino alla basilica che online, con circa €12,50 potrai visitare tutti i monumenti (in totale 5) della zona.
Per farla in breve, visitare reperti storici di questo calibro ne vale assolutamente la pena, una decina di euro per una meraviglia per gli occhi, che siate soli, insieme alla vostra famiglia o in coppia andateci assolutamente.
Per la visita occorre un biglietto unico dal costo di 12,50 € acquistabile sia online che nelle biglietterie di Sant’Apollinare Nuovo e del Museo Arcivescovile. Consiglio l’acquisto on-line, molto comodo! Al momento della prenotazione per alcuni monumenti bisognerà scegliere una fascia oraria, cercate di rispettarla perché potrebbe esservi negato l’accesso (anche se gli addetti a seconda dell’affluenza potrebbero chiudere un’occhio…)! Il biglietto consente di visitare, oltre che il Battistero, la Basilica di San Vitale, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Museo Arcivescovile (Cappella di Sant’Andrea e Cattedra d’avorio) e il Mausoleo di Galla Placidia. Una full immersion nella bellezza ad un ottimo prezzo!
Il mausoleo è raggiungibile facilmente e in pochi minuti da quasi tutti i principali parcheggi cittadini, con un pò di fortuna a volte si trova posto anche ai parcheggi Duomo e Port' Aurea, proprio a due passi!
Piccola curiosità: Carl Gustav Jung, durante una visita al Battistero Neoniano di Ravenna con Toni Wolff nel 1932, rimase colpito da una serie di quattro mosaici, in particolare da uno in cui Cristo tendeva la mano a Pietro per salvarlo dall'annegamento. Ci riflettè sopra ( e scrisse anche un saggio a riguardo!) e ne parlò a lungo con la sua compagna di viaggio, poichè nella sua idea rappresentava il concetto di morte e rinascita. Tornato a Zurigo cercò foto che riproducessero quel mosaico da acquistare, non trovandone nei negozi di Ravenna. Dopo un po' però si rese conto che i quattro mosaici non esistevano da nessuna parte se non nella sua mente: lui e Toni li avevano immaginati, appena percepiti. Di questo episodio, misterioso incontro tra inconscio e coscienza, lo studioso ha parlato nella sua opera “Memorie, sogni e riflessioni”.