Alte le aspettative, peccato perché non soddisfatte. Abbiamo cenato in 2 il Locale si presenta un po datato, una secchiata darebbe maggior brio, lla pecca maggiore sono state le sedute scomode. Antipasto sopra la sufficienza . I primi non ci hanno regalato belle sensazioni, come anche lla frittura. La tagliata di tonno invece buona. Andrebbero riviste alcune cose e maggior cura ai dettagli. Nel complesso non siamo rimasti molto soddisfatti. Conto eccessivo se rapporto alla soddisfazione dei piatti. Servizio cortese e disponibile.
Giovanni Lacasa2 anni fa
Post cenam resurgo
Nelle intenzioni del simpatico proprietario della Fenice c'è probabilmente la volontà di generare nel cliente un eterno ritorno del vettovagliamento. Mi spiego..... La collezione di Rum, Grappe, Cognac, Amari, Wiskey e similari, presenti lungo svariati metri di scaffali e vetrine in sala, potrebbe far digerire anche le pietre e quindi permettere al fortunato avventore di ricominciare a mangiare: direi una tecnica più gradevole di quella degli antichi Romani, tra i quali il culto della Fenice era molto diffuso. Considerando che: - la Fenice risorge dal fuoco per ricominciare a vivere - tra i nativi americani il wiskey era chiamato "acqua di fuoco" il cerchio filologico si chiude e si riaprono le danze a tavola.
Giunti con amici una domenica sera, il proprietario ci fa accomodare e ci spiega che per problemi era da solo a servire e che ci potevano essere un po' di ritardi....nonostante le tavolate presenti, non abbiamo avvertito nessun rallentamento: gente che il suo mestiere lo sa fare evidentemente. Iniziamo con una gradevole bottiglia di rosato di Bruni (che si rivelerà la prima di una serie di quattro) aspettando l'arrivo delle quattro carrellate di antipasti. Tra le varie portate segnalo il pasticcio di caciocavallo e cernia, davvero notevole, e il tonno alla tropeana. Buone anche le alici ed il resto delle portate. Proseguiamo con due "assaggi" di primi, un risotto con gamberi e seppie ed uno spaghetto con i lupini (che a voler proprio trovare il pelo nell'uovo il primo aveva un po' di burro in più ed il secondo un pizzico di sale mancante)....ovviamente proseguiamo con il rosato e con la piacevole chiacchierata con il proprietario, che nonostante fosse da solo non ci ha mai trascurato. Dopo i due primi ci vogliono due secondi, ed eccoci accontentati con un misto di fritto ed un misto di griglia (rigorosamente di pesce) che ci lasciano davvero un senso di soddisfazione del palato e qualcuno di noi ha iniziato a perdere colpi nonostante un curriculum notevole a tavola, segno che le porzioni non sono per niente "assaggi". Terminiamo con un babà farcito e con un Rupes....anzi due. Purtoppo gli impegni lavorativi del giorno seguente ci hanno impedito di azionare il meccanismo di risurrezione e siamo dovuti andar via. Si penserà che lì dove il "sacro fuoco" permetta di ricominciare, il portafogli lo impedisca....ed invece, colpo di scena, perché per ciò che abbiamo mangiato di certo 40 € non sono assolutamente nulla. Ovviamente da tornarci.
IVANO GILIBERTO2 anni fa
Specialità pesce, alta la qualità della materia prima, ottimi gli antipasti misti, forse avrei preferito un po' meno fritti è più pesce in purezza. Ottimi i calamari ripieni. Il servizio è stato veloce, i prezzi nella media. Da provare.
M.A. Licastro2 anni fa
Ristorante di pesce. Si mangia benissimo. Accoglienza e servizi curati. Massima attenzione ad ogni esigenza del cliente . Cortesia e gentilezza senza invadenza. Pulizia impeccabile.
Giovanni Di palma2 anni fa
Eccellente Esperienza degustativa dall'Ottimo Pietro Calderaro e la Sua Fenice. Susseguirsi di gustosi piatti in ambiente raffinato e delicato.
Ele Musmeci2 anni fa
Mi è stato consigliato per il cenone di capodanno dall' hotel dove mi trovavo ... Mi hanno detto di andare alla Fenice che sarebbe stato un ottimo ristorante .. e posso dire la verità è stata un ottima scelta il titolare gentile i piatti freschi e buonissimi ...i camerieri erano gentilissimi ...consiglio di andare.
Gaspare Guzzo Foliaro2 anni fa
Cena a base di pesce, con porzioni abbondanti e piatti di qualità. Prezzi nella media. Possibilità di cenare fuori nelle giornate estive, in uno spazio riservato e molto tranquillo. Come antipasto abbiamo preso un ottimo polpo. Primo paccheri ai 5 pesci, specialità della casa e secondo un branzino al tartufo.
Coperto €2 Calice €3 Antipasto €12 Primo €12 Secondo €15
Ottimo
Simone Guzzo2 anni fa
Locale molto bello, pulito e ben organizzato.. Il proprietario, Pietro, è sempre molto gentile, simpatico ed attento ad ogni richiesta. La cucina è il top.. Veramente sempre molto buona.. Lo chef è veramente molto bravo.. Specializzato in cucina di pesce, ogni volta che vado, non ho mai trovato una pecca.. Prezzi nella media se paragonati alla freschezza ed alla sapiente preparazione.. Super consigliato..
Nelle intenzioni del simpatico proprietario della Fenice c'è probabilmente la volontà di generare nel cliente un eterno ritorno del vettovagliamento.
Mi spiego.....
La collezione di Rum, Grappe, Cognac, Amari, Wiskey e similari, presenti lungo svariati metri di scaffali e vetrine in sala, potrebbe far digerire anche le pietre e quindi permettere al fortunato avventore di ricominciare a mangiare: direi una tecnica più gradevole di quella degli antichi Romani, tra i quali il culto della Fenice era molto diffuso.
Considerando che:
- la Fenice risorge dal fuoco per ricominciare a vivere
- tra i nativi americani il wiskey era chiamato "acqua di fuoco"
il cerchio filologico si chiude e si riaprono le danze a tavola.
Giunti con amici una domenica sera, il proprietario ci fa accomodare e ci spiega che per problemi era da solo a servire e che ci potevano essere un po' di ritardi....nonostante le tavolate presenti, non abbiamo avvertito nessun rallentamento: gente che il suo mestiere lo sa fare evidentemente.
Iniziamo con una gradevole bottiglia di rosato di Bruni (che si rivelerà la prima di una serie di quattro) aspettando l'arrivo delle quattro carrellate di antipasti. Tra le varie portate segnalo il pasticcio di caciocavallo e cernia, davvero notevole, e il tonno alla tropeana. Buone anche le alici ed il resto delle portate.
Proseguiamo con due "assaggi" di primi, un risotto con gamberi e seppie ed uno spaghetto con i lupini (che a voler proprio trovare il pelo nell'uovo il primo aveva un po' di burro in più ed il secondo un pizzico di sale mancante)....ovviamente proseguiamo con il rosato e con la piacevole chiacchierata con il proprietario, che nonostante fosse da solo non ci ha mai trascurato.
Dopo i due primi ci vogliono due secondi, ed eccoci accontentati con un misto di fritto ed un misto di griglia (rigorosamente di pesce) che ci lasciano davvero un senso di soddisfazione del palato e qualcuno di noi ha iniziato a perdere colpi nonostante un curriculum notevole a tavola, segno che le porzioni non sono per niente "assaggi".
Terminiamo con un babà farcito e con un Rupes....anzi due. Purtoppo gli impegni lavorativi del giorno seguente ci hanno impedito di azionare il meccanismo di risurrezione e siamo dovuti andar via.
Si penserà che lì dove il "sacro fuoco" permetta di ricominciare, il portafogli lo impedisca....ed invece, colpo di scena, perché per ciò che abbiamo mangiato di certo 40 € non sono assolutamente nulla.
Ovviamente da tornarci.
Coperto €2
Calice €3
Antipasto €12
Primo €12
Secondo €15
Ottimo