Ristorante Azienda Agricola La Rialla
Località La Rialla, 58024 Massa Marittima GR, Italia
4.5
277 recensioni
8 Commenti
2VGM+53 Massa Marittima, Provincia di Grosseto, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: Chiuso
Martedì: Chiuso
Mercoledì: Chiuso
Giovedì: Chiuso
Venerdì: 19–23
Sabato: 19–23
Domenica: 12–16
Martedì: Chiuso
Mercoledì: Chiuso
Giovedì: Chiuso
Venerdì: 19–23
Sabato: 19–23
Domenica: 12–16
Di mangia da dio...tutta produzione propria fino alla pasta fresca trafilata al bronzo.
Il servizio è cortese allegro ed attendo al cliente senza essere invadente.
Gli ambienti sono ben disposti e puliti.
Fuori c'è spazio a perdita d'occhio ed anche lì è tutto curato.
I nostri ospiti sono rimasti estasiati da ci che hanno mangiato.
Il prezzo è oltre l'onesto vista la qualità delle materie prime e del cucinato
Lo consigliamo a gran voce
- antipasti : soppressata, prosciutto crudo, crostini, melanzane sott'olio, pomodori cuore fatti da loro buoni come pochi altri,
- due primi: penne all'arrabbiata/pomodoro non ho ben capito ma ci stavano, tortelli al ragù non so se di carne semplice o di cinghiale ma veramente buoni
- due secondi: arrosto di carne (ovvero maialino 😋) con patate arrosto, vitello in umido, molto buoni entrambi
- acqua, vino bianco, vino rosso della casa che si sposavano bene con il menù
- un dolce: classici dolci come panna cotta, tiramisù e mousse di yogurt e poi menzione d'onore per il gelato alla crema: "clamoroso" a detta di molti del nostro tavolo (sincero io di gelato alla crema non me ne intendo 😂)
- caffè e ammazzacaffè (eh la grappa fatta da loro e/o l'amaro del capo a fine serata ci stanno parecchio bene)
In mezzo alla campagna: aria buona e fresca dopo il caldo della giornata, la zona è indicata anche per guardare il cielo stellato nel dopo cena (se non ci sono nuvole).
È stata veramente una bellissima serata
Gli antipasti hanno preso vita di fronte a noi con una perfetta rappresentazione dei crostini alla toscana: i più buoni sono stati quelli alla cipolla rossa di Tropea e quelli al tartufo. Erano più che gradevoli al palato e, seppur noi non amassimo molto la cipolla e il tartufo, non sono sopravvissuti alla nostra fame e sono spariti in un batter d’occhio. Mentre i crostini stanno sparendo sotto i colpi della nostra voglia di “abbuffata”, ci vengono serviti i salumi per l’antipasto, che, in barba a ciò che offrono mediamente in moltissimi ristoranti italiani, sono stati un vera e propria sorpresa positiva. Abbiamo fatto amicizia con una deliziosa soppressata Toscana (che in Liguria chiamano “testa in cassetta”), poi con un saporito guanciale e con un prosciutto crudo d’altri tempi, ma soprattutto con un divino salame cotto nel sangue del maiale, chiamato Buristo o Biroldo (nel resto d’Italia si chiama “sanguinaccio”). Le verdure che accompagnavano i salumi sull’altare del nostro appetito sono state una piacevole pausa di freschezza per la gola. Fieri, ma ancora non sazi, siamo andati avanti con il “menù turistico” che comprendeva due assaggi (abbondanti) dei loro primi piatti: penne con un ragù di carni miste tagliate al coltello che mi commuove ancora al solo ricordo e tortelli di freschissima ricotta con burro e salvia, ovviamente tutto “made in Maremma”! Era tutto delicato, armonioso e ben bilanciato nei sapori. Per non farci mancare proprio nulla, abbiamo proseguito il nostro viaggio enogastronomico alla Rialla con una bella grigliata mista di maiale. Indubbiamente, questo è stato il momento più godurioso della cena. Ottima carne genuina e saporita, ma soprattutto cucinata alla perfezione. Abbinatela alle dolci patate del loro campo e andrete in estasi ancor prima di aver detto “mmm che bontà!”. A questo punto, non potevamo arrenderci e desistere dal consumare anche il dolce: una panna cotta rivisitata dalla loro giovane “cuoca” che, a parer mio, è molto brava e ci sa davvero fare in cucina. Per quel che riguarda il vino, io non punterei tanto su quello “della casa” o sfuso, in quanto non mi ha convinto molto (ho degustato sia il bianco che il rosso), ma ordinerei una bottiglia dalla loro lista dei vini. Dico questo anche in considerazione del fatto che il “conto” è molto più che popolare, conveniente e onesto, di conseguenza, sicuramente non metterete in difficoltà il vostro portafogli.
Dopo aver deposto le armi (le forchette), abbiamo avuto un’ultima, e molto gradita, sorpresa: il conto! Solo 35 euro complessive per un pasto luculliano che spero, prima o poi, di ripetere alla Rialla (15 euro a testa per il menù fisso + bevande e dolci).
Alla Rialla si comportano tutti più da produttori artigianali orgogliosi della qualità del loro prodotto che da asettici ristoratori. I proprietari, la cuoca e i camerieri (maschietti e femminucce) sono molto amichevoli, cordiali e ospitali. Nonostante avessero chiuso la cucina da un bel pezzo e fosse già passata abbondantemente la mezzanotte, si sono intrattenuti con noi e con un altro gruppetto di ragazzi veneti per chiacchierare, oltretutto offrendoci grappa Toscana come se non ci fosse un domani.
Coltivano e producono i loro prodotti con passione e con l’esperienza dei saggi contadini italiani. E proprio come si usava una volta, sono sempre felici di farli assaggiare, ma soprattutto, sono disponibili anche a venderveli, ovviamente a prezzi molto convenienti. Fatevi un giretto a lato della loro sala e ammirate la vetrina in cui sono esposti.
Vi ricordo che per la recensione completa di questo locale (compresa di galleria fotografica), potete visitare il mio sito internet (l'indirizzo lo trovate nel mio profilo).
Sono ritornato, lo meritavano! Ovviamente la cordialità è di casa e viene servita in abbondanza, oltre a ottimo cibo! Hai la sensazione di conoscerli da sempre. Ottimo, continuate così! ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️