Parco naturale regionale Boschi di Carrega
44.73517436592825, 10.204970619594235, 43038 Sala Baganza PR, Italia
4.4
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P6F4+3F Sala Baganza, Provincia di Parma, Italia
Segnalazione posizione
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Speriamo che qualcuno riesca a rimediare questa situazione e un applauso al personale dei parchi del Ducato che comunque continua a reggere il tutto con passione e competenza.
L'edificio fu fatto costruire tra il 1775 e il 1789 dalla Duchessa Maria Amalia di Borbone la quale incaricò l'architetto Petitot di attuare i lavori su un preesistente chalet di caccia. La costruzione fu concepita inizialmente come villa-fattoria: a pianta quadrata, presentava due piani con una torretta centrale; la facciata principale era caratterizzata da un triplice loggiato e guardava su un cortile quadrato. La struttura si completava con una cappella e alcuni stabili di servizio.
Nel 1819 la duchessa Maria Luigia d'Austria duchessa di Parma acquistò i boschi e il Casino e incaricò dell'ampliamento dell'edificio l'architetto Nicola Bettoli incaricato della ristrutturazione , che demolì la torre, aggiunse il lungo colonnato, noto come "Prolunga", e il "Casinetto", con il teatrino di corte interno, sopraelevò e ampliò la villa,concludendo i lavori nel 1826.
Nel 1870 il Casino dei Boschi ed il Parco passarono dal Demanio Nazionale del Regno d'Italia all'Ing Grattoni; alla sua morte poi vennero acquistati dagli attuali proprietari, i Principi Carrega.
Sarebbero graditi percorsi per Mountain-bike e percorsi botanici con cartelli sulle varie piante secolari e no.
Vale la pena.
Praticamente una foresta nella pianura, a due passi dalla città. Le dolci colline e l'alternarsi di boschi e aree prative offrono la possibilità di fare piacevoli passeggiate. I percorsi attraversano una natura in cui la mano dell'uomo ha lasciato, fin da 1700, un gradevole segno: un bosco secolare di faggi, edifici storici, alberi esotici che compaiono, ora in gruppi, ora solitari, nei luoghi più impensati. I laghetti del parco, incastonati nel bosco, arricchiscono l'atmosfera quasi nobiliare che caratterizza l'area protetta.
A due passi dalla città, sulle dolci colline senza particolari dislivelli e faticose salite, è possibile passare una giornata all'aria aperta. In un bosco misto di roveri e cerri, si snoda una rete di sentieri, molti dei quali già esistenti in passato quando "I Boschi" erano riserva di caccia delle famiglie nobiliari. Particolarmente interessante è il sottobosco, a primavera, quando si copre di abbondanti fioriture, mentre in autunno, le rive dei laghi ed il Giardino Monumentale del Casino de' Boschi si tingono di colori insoliti per le nostre foreste. Sono infatti moltissime le specie forestali esotiche che Maria Luigia e la Famiglia Carrega hanno introdotto nella zona.
Utilizzando gli ampi parcheggi disponibili agli ingressi da Sala Baganza (Case Nuove) e da Collecchio (Conventino) è possibile girovagare nel verde, Passando per i laghi della Svizzera e della Grotta, per il Museo del Bosco (al Centro Visite Casinetto) o per il Centro Parco "Levati", posto a poche decine di metri dalla Storica Faggeta di Maria Amalia.