Amazon BLQ1

Un'organizzazione perfetta. La sicurezza al primo posto in un layout accogliente che rende l'ambiente lavorativo vivibilissimo.

Da Camionista avviso i colleghi che dovete venir qui a consegnare materiale , armatevi di molta molta molta pazienza , l’attesa è minimo di 4/6 ore.
Unica nota positiva , saletta con caffè gratis , aria condizionata , bagno e docce e personale in accettazione molto cortese .. x il resto armarsi di pazienza ..

Molto meglio rispetto a tanti altri posti di lavoro ma c'è sicuramente ancora qualcosa da migliorare...però del resto abbastanza buono,stupendi nella norma sempre puntuali, buoni pasto,clima/riscaldamento sempre, buone condizioni igieniche, colleghi molto simpatici e cordiali, insomma...c'è ne di tutto 🤭

Vedremo se gli sforzi portano a qualcosa... uno da il massimo ma vede sempre premiare gli altri..... responsabili troppi e quando sbagliano non è mai nessuno responsabile... non c'è equilibrio tra la fatica delle mansioni e la pausa se sei al 4 piano te la fai solo a scendere e stare in coda per mangiare con i minuti contati... col dubbio di essere forse rinnovati...

Per fortuna hanno finito il parcheggio e adesso ti lasciano dentro, almeno ce tutto, bagno, doccia, macchina per caffè.

Davvero suggestivo scoprire come quello che arriva a casa nostra passi da questo luogo. Con cura e attenzione. Visita guidata molto interessante!

Amazon BLQ1 è un cantiere appena cominciato (gennaio) quindi al momento ogni recensione non può rispecchiare i canoni che normalmente ha Amazon che sono molto alti c'è da dire che hanno fatto passi da gigante ma al momento è penso per un bel po di mesi non lo saranno.

Ho lavorato per 8 mesi e mezzo presso il Fulfillment CenterAmazon situato a Castelguglielmo (RO), denominato in gergo BLQ1. Nulla da dire sul lavoro in sé e sull'ambiente lavorativo, ben organizzato, massima attenzione alla sicurezza, educazione, colleghi simpatici. Quella che manca del tutto è la stabilità e soprattutto una comunicazione sincera da parte del management, infatti i rinnovi dei contratti, così come i passaggi a t.i. con Amazon o con le agenzie, sono avvolti da un'impenetrabile coltre di nebbia, grande opacità e leggende metropolitane. Io stesso, pur avendo un contratto Mog (monte ore garantito), ideato e pensato apposta per preservare l'occupazione in aziende come questa che hanno un'alta variabilità dei carichi di lavoro nel corso dell'anno, Amazon non ci ha pensato 2 volte a lasciarmi a casa (tecnicamente è un mancato rinnovo) e come me, tanti altri colleghi con "green badge", cioè precari dipendenti dalle Agenzie del lavoro.
La motivazione ufficiale fornita è un calo di lavoro, assai poco credibile, dato che a fronte del mancato rinnovo di decine di magazzinieri, negli stessi giorni ne sono entrati altrettanti, freschi di assunzione da parte delle stesse agenzie. Il tutto senza protesta alcuna, tranne le lamentele inutili verso i vari lead e manager, che danno la risposta standard che "non dipende da noi". E da chi allora?! Di fatto, però, si verifica un continuo turnover di addetti, indipendente dall'andamento del magazzino, ma volto a ruotare periodicamente il personale a tempo determinato, senza che ci sia alcuna supervisione o incidenza del sindacato, del tutto assente da questa pur grande struttura.
Il principio seguito dall'azienda è sempre quello del "divide et impera": i lavoratori a tempo indeterminato si sentono al sicuro e di certo non solidarizzano con quelli interinali che, come in un porto di mare avvolto dalle nebbie, vanno e vengono, a un certo punto finisce il loro contratto e spariscono dai radar: io personalmente mi sono sentito solo e impotente ad affrontare la fine di un lavoro per il quale mi ero speso molto, senza che nessuno mi fornisse motivazioni valide; e credo che questa solitudine e impotenza riguardi moltissimi altri lavoratori trattati allo stesso modo. -