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Cascata del Doccione

Località M. Serucca, 41021 Fanano MO, Italia

Cascata del Doccione
Attrazione turistica
4.6
849 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
5PFM+26 Fanano, Provincia di Modena, Italia
Segnalazione posizione
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Lunedì: 00–24
Martedì: 00–24
Mercoledì: 00–24
Giovedì: 00–24
Venerdì: 00–24
Sabato: 00–24
Domenica: 00–24
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Alessio di iorio
Alessio di iorio2 anni fa
Bellissima cascata situata sopra Fellicarolo. Partendo dall'inizio del percorso in poco tempo (10 minuti circa) si raggiungono le cascate. È possibile proseguire il percorso fino ai trabucchi (consigliato in estate, in quanto se presente neve bisogna essere attrezzati). È possibile parcheggiare la macchina lato strada e percorrere il sentiero a piedi. Raccomando l'escursione!
Anna Lisa
Anna Lisa2 anni fa
Uno dei posti più meravigliosi in zona. Bello fresco, natura selvaggia, paesaggio mozzafiato, acqua per rinfrescarsi. Consiglio scarpe comode se si vuole salire per vedere le cascate da vicino. Io con le infradito ho fatto un pochino di fatica 😀
Aurelio Cabri
Aurelio Cabri2 anni fa
La cascata del Doccione è uno spettacolo della natura e per essere nell'appennino è davvero imponente. Il dislivello totale della cascata è di circa 120 mt e ma in un punto il Doccione si produce in un salto diretto di una ventina di metri. È situata nel Parco del Frignano alle pendici del Libro Aperto. Non lontano da lì si trova anche un'altra cascata, quella di Fossa Serra Alta. A testimonianza della ricchezza d'acqua delle pendici del monte LibroAperto. Per arrivare alla cascata del Doccione occorre, prima, portarsi a Fanano (MO). Da qui prendere la strada x Fellicarolo. Da Fellicarolo la strada sale alternando zone boschive e ombreggiate con zone prative ricche di flora selvatica lambendo qua e là case a prima vista abbandonate. Con l'automobile si può arrivare fino al rifugio Taburri. Il parcheggio, nei giorni di festa, è affollato di auto ma essendo capiente anche se si dovesse arrivare tardi un posto si riuscirebbe comunque a trovarlo. Da un lato del parcheggio c'è il Rifugio Taburri e dall'altro... un area destinata al picnic con tavoli e panche. E credo, se non ricordo male, sia attrezzato anche con punti fuoco e griglie. Appena prima di arrivare al Rifugio - circa meno di un km - sulla strada a dx parte un sentiero, accessibile anche ai portatori di handicap, che porta dopo 5/10 minuti ad una piattaforma in legno. Piattaforma che permette una buona osservazione su tutta la cascata. Per i più "impavidi" e che non sentono la fatica, un po' prima di arrivare al punto panoramico, c'è il sentiero 431 che sale. Ti accompagna per tutto il percorso della cascata. Passando x il Rifugio Taburri arriva direttamente al Monte Lancino. O... si può arrivare al bivio col sentiero "Alta Via dei Parchi (00).Tappa che va dal Monte Libro Aperto al Passo dei 3 Termini. Si va a dx per il Libro Aperto e a sx per il Monte Lancino... e poi Cima Tauffi. Poco più avanti del Rifugio Taburri si trova Cà Taburri...e l'inizio del sentiero n°433 che passando per il Pizzo Sassi Bianchi incontra a dx il sentiero 435 (Pizzo delle Stecche) e a sx il 447 (con tratti difficoltosi) che porta sul Libro Aperto. Il segnavia n°445 parte sempre un po' più avanti di Ca` Taburri ed attraversa il torrente Doccione (ponte) arrivando alle cascate di Fossa Serra Alta ed al Rifugio Gran Mogol. Come vedete non ci si può annoiare.
Vincenzo Di Sarno
Vincenzo Di Sarno2 anni fa
Queste cascate sono davvero molto belle, immerse nella natura dell'Appennino. Si possono raggiungere facilmente dal parcheggio sulla strada "principale" con pochi minuti di cammino (adatto anche a bambini).
Per i più esperti c'è un sentiero un po' più ripido che ti porta direttamente al Rifugio Taburri.
Pura Vida
Pura Vida2 anni fa
Bellissimo posto naturalmente in questo periodo niente acqua visto che non ha piovuto tutta l'estate.
Ma questo intoppo ha fatto sì che si potesse arrivare fin sotto la cascata stando attenti perché è scivoloso.
Vista stupenda e pochissime persone soprattutto orario di pranzo.
VINCENZO SANTAMARIA
VINCENZO SANTAMARIA2 anni fa
Le Cascate del Doccione sono un sito naturalistico che si trova nel Parco Regionale del Frignano, nell'Appennino modenese e vicino al Comune di Fanano. Sulla strada che porta alla località di Fellicarolo, partendo da Fanano, si trova alla fine della strada asfaltata la segnaletica delle Cascate. Dopo una camminata di circa 5 minuti si trovano queste Cascate, con diversi salti, in un bosco fitto di faggi e di un sottobosco molto bello. Di qui parte un sentiero Cai per risalire le pendici.
Angela Simoni
Angela Simoni2 anni fa
Le cascate si trovano alle pendici del monte Cimone, in provincia di Modena nel confine tra Emilia Romagna e Toscana.
Arrivati a Fanano seguire le indicazioni per il piccolo borgo di Fellicarolo: a questo punto la strada sale addentrandosi nel bosco. Per raggiungere le cascate,
una volta lasciata l’auto nel parcheggio, bisogna percorrere un comodo percorso di circa 400 metri accessibile anche ai portatori di handicap. Le pendenze sono molto limitate ma verso la fine del percorso, il sentiero si fa spettacolare: una passerella tutta in legno si solleva sul torrente, gli passa sopra, gira intorno a un albero e passa al cospetto della cascata. Da non perdere!
Handsfly hands
Handsfly hands2 anni fa
Mese di agosto, anno 2021, si parte per fuggire dalla calura che asfissia ormai da giorni, settimane l’Italia. Il rifugio migliore ce lo regalano loro, gli alberi, in tutta la loro maestà, carisma e efficacia. Si va in auto, aria condizionata al minimo per respirare, si imbocca la nuova Bazzanese e via, per 90 km in viaggio tra i paesini presenti sulla strada sempre più in salita verso il grande Parco naturale del Cimone, dove ad un certo punto ti rendi conto di essere nel cuore del loro polmone, con alberi di alto fusto tra ippocastani e abeti alti più di 40 mt, questi ultimi fitti, ma fitti e tutti in fila, dritti come dei pali, con in vetta quella copertura fogliare che impedisce ai raggi del sole di seccare il terreno, lasciando quella giusta umidità tipica di questi ecosistemi attraversati da torrenti. Si eh, perché poi, una volta giunti a destinazione si può parcheggiare a basso e farsela a piedi, oppure salire quasi fino alla cascata. Scarpe da trekking, racchette, zaino, borraccia assolutamente e macchina fotografica. Con percorso anche per disabili per un certo tratto ma che vi porta fino alla vista della cascata, si giunge poi al bivio per iniziare una bella salita a piedi affrontabile solo con scarpe adatte alla montagna e con cautela perché non facile, ma una volta giunti al primo respiro boschivo vi direte meraviglia, tra il ruscello, gli alberi, il sottobosco e la luce regina delle forme, e li vorrete rimanere, con l’acqua del ruscello potabile a quelle altezze ….il resto andate e scopritelo, a vista la bellezza della parete levigata dall’acqua giù in cascata, anche se non al massimo della sua capacità ma pur sempre un gran bello spettacolo tutto da vivere. Si può arrivare a parcheggiare fino al rifugio, dove si può pernottare con tenda e offre ristorante di prodotti locali con brace. La strada in salita più ripida si restringe, adatto a guidatori esperti senza paura. Presenti molti percorsi per trekking.
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