Torre dei Capocci
Piazza di S. Martino Ai Monti, 16, 00184 Roma RM, Italia
4.6
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VFVX+X2 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
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Con la sua altezza di 36 metri spicca nel quartiere.
Sarebbe bello se fosse visitabile anche dall'interno
La Famiglia dei Gasperini poi De' Capocci, che aveva delle proprietà anche nel Rione Monti, a loro è intitolata una via la via de Capocci, che poi prosegue nella scalinata di via de Ciancaleoni, sembra che prese poi il nome de Capocci per via del rinvenimento nelle fondamenta di un suo palazzo di due teste di marmo, altra tesi è quella che invece vuole che il nome della famiglia derivi dal soprannome dato ad un membro della famiglia dal carattere ostinato, o dalla testa grossa che in romanesco si dice "capoccione". Si tratta forse di un certo Giovanni detto "Capoccio" che partecipò alla disfida di Barletta, al quale venne poi assegnata una ricompensa per aver partecipato alla vittoria. La famiglia Capocci aveva 3 rami in cui si divedeva presenti in 3 Rioni diversi, il ramo più importante era quello di Monti, e veniva chiamato come "Capocci de Suburra". Sulla spianata di Santa Lucia in Selci vennero erette dai Capocci due Torri nel XIII secolo, di cui una è visibile a via Lanza, la Torre Arcioni Capocci, la presenza dei Capocci , nelle vicende politiche di Roma, fu importante durante tutto il Medioevo. La famiglia de Capocci era una famiglia di origine viterbese, già presente a Roma dalla metà del XII secolo, Giovanni de Capocci fu Senatore nel 1195, e suo figlio Giacomo ebbe importanti cariche sotto Papa Onorio III e Papa Gregorio IX. Un Pietro Capocci venne eletto cardinale nel 1244 da Papa Innocenzo IV, per il quale svolse diversi incarichi diplomatici, alla sua morte dspose nel 1259 che quasi tutte le sue ricchezze fossero devolute alla costruzione di un ospedale riservato agli affetti dal fuoco di Sant'Antonio, presso la chiesa non più esistente di Sant'Andrea Cata Barbara. Un Angelo de Capocci fu capitano del popolo nel 1267, e Niccolò de Capocci fu cardinale nel 1350, fu vescovo di Urgel e Tuscolo, legato pontificio presso il re di Francia. Il casato si divise poi in 3 diversi rami residenti in 3 diversi Rioni, a Trevi a Pigna e a Monti. La famiglia si estinse a metà del Cinquecento. e proseguì solo per via femminile con un matrimonio nei Berardi fino al 1682.