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Ospedale Veterinario Universitario del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Via Tolara di Sopra, 50, 40064 Ozzano dell'Emilia BO, Italia

Ospedale Veterinario Universitario del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Università
4.5
356 recensioni
8 Commenti
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CFPP+CJ Ozzano dell'Emilia, Città Metropolitana di Bologna, Italia
+39 051 209 7546
site.unibo.it
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Marinella muru
Marinella muru2 anni fa
I miei cani sono stati sempre seguiti dalla Clinica Veterinaria Universitaria, uno dei due è stato anche ricoverato in semintensiva e seguito per diversi anni in Cardiologia. Sono bravissimi, competenti ed estremamente capaci. Uno dei miei cani è anche donatore di sangue, di cui c'è sempre estrema necessità! Altri due vantaggi sono aperti sempre 24 ore su 24 anche in festivo e possono far fronte a qualsiasi urgenza. Inoltre i prezzi sono estremamente vantaggiosi. La struttura è a padiglioni con una grande estensione, con grandi spazi verdi e un ampio parcheggio. L'altra garanzia sono il personale sempre aggiornato e le apparecchiature all'avanguardia. Una clinica che è una sicurezza assoluta. Poldo il mio cagnolone adora venire qui, forse è l'unico che ama andare dal veterinario, non è impaurito e si lascia visitare volentieri. Le dottoresse, in prevalenza è personale femminile, sono veramente dolcissime!
Ilaria
Ilaria2 anni fa
Avrei desiderato mettere più stelle. Ringrazio i dottori Di Benedetto e Pisoni per avere risolto rapidamente il problema della nostra cucciolina. Eravamo molto in pensiero per l'operazione che avrebbe dovuto affrontare: sono stati rassicuranti prima, bravissimi durante, estremamente disponibili dopo.
Ugualmente positiva la recensione per il pronto soccorso. Domenica mattina ho chiamato preoccupata perché la gattina aveva vomitato antibiotico e antinfiammatorio: la ragazza che mi ha risposto è stata dolce, cordiale e di aiuto.
Esperienza totalmente positiva, il personale che si vede in giro e alla reception sempre sorridente.
Finalmente, ora possiamo accarezzare la testa della nostra bimba..
Susanna Pieraccini
Susanna Pieraccini2 anni fa
Siamo andate al centro fauna selvatica dal Prof De…, il quale ci ha detto che la tortorella aveva una forma di vaioli aviario dato dalle zanzare, che la cura erano solo: farla mangiare con semola e toccature di iodio glicerato… la tortorella cantava era vispa dopo 3 giorni stava male, ho chiamato per 2 giorni per riuscire a parlare con la sua assistente per dirci di imboccare la tortorella con un pastone chiamato Nutribird. Comprato e fatto per tre giorni ma la tortorella continuava a peggiorare, portata a Poggio Piccolo da una Dottoressa splendida che ci ha detto che la tortorella stava malissimo, che se fosse stata curata dall’inizio in modo giusto non sarebbe stata in quelle condizioni, ora era in prognosi riservatissima…. ci ha dato due antibiotici da fare due volte al giorno, antinfiammatori, antipiretico, sali minerali, doveva essere imboccata ogni 2 ore e 30, fino alle 17, poi messa a nanna e fatto ultimi antibiotici, antinfiammatori e antipiretici e pappa alle 20, poi fino al mattino alle 7:30 niente, tutto il giorno al caldo con stufetta e coperta… ma dopo 4 giorni in cui sembrava riprendersi, nel giro di due giorni è stata sempre peggio, l’abbiamo riportata è non riusciva nemmeno a tenere su la testa, purtroppo abbiamo dovuto praticare l’eutanasia….. tutto questo per una diagnosi errata data con superficialità e disprezzo della vita altrui!!! Non andateci per favore!!
JELLI Design
JELLI Design2 anni fa
Da denuncia! La mia cagnolina aveva una pancreatite acuta, con diabete altissimo. Probabilmente nato da un tumore mai scoperto. Non me l'hanno ricoverata, scacciandomi in malo modo perché non avevano posti gabbia disponibili. Addirittura il veterinario, un ragazzotto senza neanche il camice addosso, mi ha colpevolizzata perché stavo perdendo tempo a rivolgermi a un pronto soccorso invece che a una struttura per la cura di malattie croniche. E che anche 10 minuti persi a parlare con lui erano rischiosi, perché la cagnolina poteva morire per colpa mia. Però non era un' urgenza (notare la contraddizione insita), quindi me l'hanno rifiutata. Senza nemmeno guardare gli esami fatti nella clinica da cui l'avevo presa per portarla lì, tentando il tutto per tutto per salvarla,dopo giorni di terapia intensiva. Per non parlare delle infermiere. Inumani, maleducati e supponenti. Sono laureata anche io, e non mi sono mai permessa di mancare di rispetto al più umile degli interlocutori, tantomeno se disperato e in cerca di aiuto. Una vergogna. Una vera miseria. Vi auguro di non finire mai i vostri studi, una lezione di umanità è l'unica che vi serve.
Eros Mario Sacchi
Eros Mario Sacchi2 anni fa
Mio malgrado e con dispiacere mi trovo a scrivere una recensione che avrei volentieri evitato, ma col mio cane mi sono trovato in un imbuto di incertezze, leggerezze e omissioni. Tutto comincia 5 anni fa, quando Kimi viene operato per calcoli renali, in questo caso in modo ineccepibile. Da quel momento gli vengono prescritte cure di citrato di potassio e altre cose specifiche per i reni. Nel settembre 2022, dopo l'ennesima visita (quante volte sono stato chiamato per ecografie ed esami, quando in realtà non c'era bisogno assiduamente...), la creatinina del cane sale a 2.7 e l'idrossido di alluminio aumenta a 2 pastiglie (omissione di cui leggerete dopo). Il 5 novembre 2022 il cane ha una gastroenterite, così la sera stessa mi precipito in pronto soccorso. Vengono effettuati esami del sangue che non diagnosticano alcuna problematica, ma colpevolmente la situazione viene presa sottogamba (considerate le patologie pregresse del cane) e vengo subito rispedito a casa.
In seguito l'animale vive di alti e bassi col cibo, soffrendo talvolta di vomito o dissenteria, così dopo un paio di settimane chiamo al telefono la Clinica facendo presente che Kimi è infastidito dalle pillole prese durante i pasti e che da 15 giorni non riesco a curarlo. Mi dicono di attendere un'ulteriore settimana, e così diventano 21 i giorni senza poter salvaguardare i reni attraverso le specifiche medicine. Non fidandomi troppo, nonostante un quadro generale che appariva discreto, decido di tornare di mia iniziativa in Clinica. Esami ed ecografia: creatinina salita a 8, come sospettavo troppo tempo senza cure. Ci avevo visto giusto fin dal principio. Si rende necessario il ricovero di 13 giorni (2.060 €, ma non è questo il problema), e non appena il cane entra in Clinica compaiono patologie che prima non c'erano: pancreatite, sanguinamento ai denti, ulcere (che portano a anemia), gastroenterite che non guarisce mai e diventa poi gastrite. Alla fine Kimi torna a casa ma con un arsenale di punture, punturoni (50 ml di reidratante) e una decina di pastiglie.
Quando tutto sembra ormai in via di soluzione, visto anche il grande appetito dell'animale, iniziano 2 giorni di vomito e diarrea (dopo appena 3 giorni gli è stata tolta la puntura Vomend, a mio avviso prematuramente) che mi costringono a tornare in Clinica. In mattinata le Dottoresse Golinelli e Monari mi dicono: «Siamo convinte di rimettere il cane in piedi altrimenti non glielo diremmo, come abbiamo fatto con altri». Poi, nel pomeriggio un'altra versione da parte del Dott. Dondi, primario del reparto Nefrologia. Caos totale: «Come ben saprà il suo cane è grave da settembre 2022, aveva un'aspettativa di vita tra i 12 e i 16 mesi». Ma come? Nessuno mi disse nulla... Avrei potuto scegliere cosa fare ma non me ne è stata data la possibilità... Sono stato chiamato per visite costose non saltandone neanche una, senza essere messo al corrente della reale salute del mio cane. Primario che rincara la dose: «L'unica soluzione è l'eutanasia, inizi a pensarci».
Un fulmine a ciel sereno, inaspettato, proprio perché in mattinata mi era stato spiegato che tutto era risolvibile, magari non una cura definitiva ma un modo per vivere ancora dignitosamente e serenamente. Mi confermano il ricovero e si rende necessaria una trasfusione che riporta i valori nella norma. Il giorno dopo mi trovo il cane 'impacchettato', pronto da riportare a casa, senza ulteriori cure come invece mi era stato detto. Il finale lo lascio immaginare a chi ha avuto la pazienza di leggermi… Come dicevo, un gravissimo errore quel 5 novembre, sarebbe bastato un ricovero da parte della Clinica per la gastroenterite e tutto ciò non sarebbe accaduto. Ora il dolore è immenso, e la leggerezza commessa dalla Clinica imperdonabile.
Barbara Diana
Barbara Diana2 anni fa
Professionali. Dolcissimi. Rassicuranti e pazienti. Hanno assistito me e il mio micio in maniera impeccabile. Grazie anche al dottor dondi di avermi rassicurata e della sua gentilezza.
Arianna albertazzi
Arianna albertazzi2 anni fa
Un grazie non basta.
Per due volte nel corso degli anni ho avuto bisogno del Prof. Pietra e della sua équipe per le mie cagnoline ( sotto consiglio del nostro veterinario ) E che dire? Semplicemente fantastici, professionali, umani, bravissimi!!!
Erika Bovarini
Erika Bovarini2 anni fa
Dottori molto preparati ,molto dolci e pazienti con gli animali e soprattutto di grande umanità.
Se non fosse per loro la mia Zuma non sarebbe ancora qui con noi.
Gli specialisti sono molto disponibili e bravi a spiegarti gli esami e le diagnosi.
Comoda la possibilità di poterli contattare via mail sempre e soprattutto che ci sia il pronto soccorso H24
Parcheggio ampio
Possibilità di lasciarli lì durante le visite anche per qualche ora
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