Tra le più conosciute con il contributo del videogioco Assassin’s Creed. Leggenda vuole che il proprietario della torre, tornato a San Gimignano dopo un lungo viaggio, trovasse l’edificio più alto di quando era partito, evento che immediatamente venne imputato all’opera del Diavolo, da cui la torre prese il nome. L’ultimo piano dell’edificio inoltre è circondato da mensole sporgenti che donano alla Torre del Diavolo un aspetto sinistro ed esoterico, contribuendo così ad alimentare la leggenda sulla torre. La struttura è costruita di bianca pietra calcarea, differenziandosi dall’attiguo Palazzo Cortesi, più scuro e di soli due piani.
Aiace Telamonio2 anni fa
Non una semplice torre, famosa anche nel videogioco Assansin's Creed
LuNA fS2 anni fa
Torre del Diabolo. San Gimignano. Italy.
Francesco Boni2 anni fa
Ogni visita a San Gimignano culmina sulla piazza dove si erge la Torre del Diavolo. Una sosta ai bordi della cisterna permette un po' di riposo e può essere occasione per alcune riflessioni. Si può sfiorare con le mani i bordi della cisterna e scoprire i solchi nella pietra che, nei secoli, hanno prodotto le corde usate per tirare su e giù i secchi pieni d'acqua. Una sensazione strana al tatto che inevitabilmente porta a pensare a come doveva essere la vita di un tempo. Se si riesce ad estraniarsi per un attimo, a non essere distratti dalla gente che passa in continuazione, si possono notare alcuni particolari che raccontano, non solo la storia di questo posto, ma sanno fornire indicazioni su quello che è stato il nostro passato. Sarebbe bello riuscire a far tesoro delle pregresse esperienze, una circostanza che ci permetterebbe di valutare meglio il presente. Se ci si guarda intorno infatti, si scopre che molte finestre degli edifici più antichi di San Gimignano, sono state ridotte. Questo è dovuto al fatto che, prima del definitivo declino, i Comuni vissero un profondo stato di crisi economica a cui cercarono di far fronte incrementando le imposte. Oltre alla tassa sui chiavistelli, era stata introdotta, anche la tassa sull'aria, da calcolare in relazione a quanto erano grandi le finestre...
Federico Silvio Moretto2 anni fa
Molto bella da fuori ma... Non visitabile perché privata!
Leggenda vuole che il proprietario della torre, tornato a San Gimignano dopo un lungo viaggio, trovasse l’edificio più alto di quando era partito, evento che immediatamente venne imputato all’opera del Diavolo, da cui la torre prese il nome.
L’ultimo piano dell’edificio inoltre è circondato da mensole sporgenti che donano alla Torre del Diavolo un aspetto sinistro ed esoterico, contribuendo così ad alimentare la leggenda sulla torre. La struttura è costruita di bianca pietra calcarea, differenziandosi dall’attiguo Palazzo Cortesi, più scuro e di soli due piani.
Una sosta ai bordi della cisterna permette un po' di riposo e può essere occasione per alcune riflessioni.
Si può sfiorare con le mani i bordi della cisterna e scoprire i solchi nella pietra che, nei secoli, hanno prodotto le corde usate per tirare su e giù i secchi pieni d'acqua. Una sensazione strana al tatto che inevitabilmente porta a pensare a come doveva essere la vita di un tempo.
Se si riesce ad estraniarsi per un attimo, a non essere distratti dalla gente che passa in continuazione, si possono notare alcuni particolari che raccontano, non solo la storia di questo posto, ma sanno fornire indicazioni su quello che è stato il nostro passato.
Sarebbe bello riuscire a far tesoro delle pregresse esperienze, una circostanza che ci permetterebbe di valutare meglio il presente.
Se ci si guarda intorno infatti, si scopre che molte finestre degli edifici più antichi di San Gimignano, sono state ridotte.
Questo è dovuto al fatto che, prima del definitivo declino, i Comuni vissero un profondo stato di crisi economica a cui cercarono di far fronte incrementando le imposte.
Oltre alla tassa sui chiavistelli, era stata introdotta, anche la tassa sull'aria, da calcolare in relazione a quanto erano grandi le finestre...