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Cimitero Monumentale delle Vittime del Vajont

Via Fortogna, 193, 32013 Fortogna BL, Italia

Cimitero Monumentale delle Vittime del Vajont
Cimitero
4.7
25 recensioni
8 Commenti
Istruzioni di orientamento
67MQ+67 Fortogna, Provincia di Belluno, Italia
Segnalazione posizione
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Carlo Battistella
Carlo Battistella2 anni fa
Conoscevo già molto bene e in dettaglio la vicenda Umana del Vajont ma fin'ora non mi ero mai fermato al cimitero di Fortogna. Ora posso dire che è un tassello indispensabile per chiunque senta il desiderio di conoscere. Il camminare tra quelle 2000 tombe tutte uguali fa percepire la portata della tragedia, il visitare l'esposizione di fotografie, oggetti e testimonianze fa percepire il lato umano della tragedia. L'aspetto più toccante dal punto di vista emotivo è stato quello di percepire, soltanto scambiando poche parole con un sopravvissuto al Vajont, quando un evento simile possa restare indelebile nella vita di una persona. Credo che tutti dovrebbero visitare almeno una volta il cimitero di Fortogna, per non dimenticare.
Daniele curti
Daniele curti2 anni fa
Un posto che lascia l’amaro in bocca per quello che rappresenta. Ti fa comprendere vedendo la quantità di nomi e soprattutto gli anni e anche mesi delle vittime l’immane tragedia. Posto da visitare assolutamente occhio solamente ai giorni e agli orari di apertura il cimitero è sempre aperto ma il museo adiacente no.
Il Tulipano Indaco Ravenna
Il Tulipano Indaco Ravenna2 anni fa
Assolutamente da vedere (consiglio ovviamente anche la visita alla diga del Vajont) per non dimenticare un pezzo importante di storia del nostro paese. Il cimitero (sempre aperto) è molto curato e da un senso di pace e tranquillità che contrasta molto con la storia della tragedia ma proprio per questo, almeno per me, è stato una sorta di sollievo dopo le forti emozioni della visita guidata alla diga del Vajont.
Molto bello e curato anche il piccolo museo con annessa mostra fotografica (foto dell’epoca davvero toccanti) che però ha orari specifici che purtroppo non mi sembra siano specificati online (quando sono andata era fortunatamente aperto) per cui se volete visitarlo consiglio una chiamata eventualmente alla Pro Loco di Longarone.
Marco Gazzaniga
Marco Gazzaniga2 anni fa
Un emozionante viaggio nella memoria. Non si può non commuoversi davanti alla sconfinata distesa di tombe, il memoriale all'ingresso ci porta ancora più dentro alla vastità di quella tragedia.
Gianluca Valle
Gianluca Valle2 anni fa
Le parole non servono. Il silenzio e i nomi dicono tutto: “non scordiamoci quello che è stato”.
Sandro sbroggio
Sandro sbroggio2 anni fa
Cimitero monumentale per i morti del vajont. Cinque stelle per un cimitero mi sarebbero sembrate inopportune, ciò non toglie che sarebbero meritate.
Uscita Belluno dalla A4 si va verso Longarone ma prima di arrivare si svolta a sinistra verso il centro di Fortogna.
Dal piazzale del parcheggio si entra in un museo della memoria con foto e oggetti recuperati dal fango dell'innondazione. Passando oltre si entra nel cimitero vero e proprio. Più di 2000 morti sono tanti, quante le piccole lapidi messe in lunghe file ai lati di un porticato che conduce a una "cappella" dove, anche qui, si può vedere l'elenco delle vittime su una schiera di targhe di ottone. C'è un registro in cui poter lasciare il nome o un pensiero.
Pedros Family
Pedros Family2 anni fa
Il cimitero delle vittime del Vajont è monumento nazionale dal 2003. Si trova in località San Martino, presso Fortogna, in comune di Longarone. È stato realizzato subito dopo il disastro del Vajont, nel 1963, e ultimato definitivamente negli anni ottanta. Il cimitero è stato luogo di alcune riprese del film Vajont del 2001 di Renzo Martinelli. Le fasi di realizzazione hanno il via durante la ricostruzione urbanistica di Longarone a seguito del disastro del Vajont del 9 ottobre 1963. La costruzione è stata terminata soltanto nel 1972 a seguito di contrasti tra il genio civile e il comune di Longarone. Il cimitero ospitava le salme di 1.464 vittime del disastro, di cui solo 700 con il nome. Il cimitero è stato completamente ristrutturato nel 2003, con la discussa rimozione delle lapidi originarie. Attualmente presenta 1.910 cippi bianchi con tutti i nomi delle vittime della tragedia, a prescindere o meno dall'effettivo ritrovamento e della giusta corrispondenza nome-salma.
Alice Restani
Alice Restani2 anni fa
Ci sono stata nel giugno 2012...credo che questo sia uno di quei luoghi assolutamente da visitare, in rigoroso silenzio per rispetto delle vittime. Qui il tempo si é fermato a quella sera di ottobre.
Consiglio la firma nel registro dei visitatori
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