Chiesa antichissima che si trova quasi per caso, lasciando Piazza Mameli dove si trovano i due Musei più importanti di Anghiari; eretta nel XII secolo ha subito diverse modifiche. Conserva nel suo interno a navata unica, la bellissima "Madonna del Soccorso" nella Cappella Giusti, un altrettanto bellissimo bassorilievo "Adorazione dei Pastori" e porzioni di affreschi del XIV secolo. Assolutamente da visitare
Patrizia leardini2 anni fa
Chiesa che fino ad oggi mi era passata inosservata... Semplice ma che cela al suo interno diversi affreschi.. Vale la pena di salire 2 gradini e vedere cosa ci riserva al suo interno
Roberto Rubiliani2 anni fa
Tra i più antichi edifici di Anghiari, la chiesa è carina e merita senz'altro una visita
Addolorata Esposito2 anni fa
Suggestiva atmosfera, luogo sacro che ospita eventi musicali interessanti come quello di musica rinascimentale con Valenti strumentisti e bravissima cantante lirica.
Salvatore Xompero2 anni fa
Una chiesa incastonata nel centro di Anghiari. Dall'esterno, data la facciata spoglia non ti aspetti granchè, una volta dentro invece appare una fresca e luminosa chiesa barocca, con tanto di altare decorato con stucchi, qualche affresco e alcune cappelle votive. Non vi lascerà a bocca aperta ma vale la pena visitarla.
Monica Eula2 anni fa
La chiesa semplice ospita tracce di alcuni affreschi del '400 e terracotta all'altezza del catino dell'altare Semplice e silenziosa
Giacomo Biagetti2 anni fa
Le origini della chiesa di S. Agostino, secondo l'erudito Lorenzo Taglieschi, sembrano siano legate al passaggio da Anghiari di Tommaso Beckett (1115-1170), il famoso santo Cancelliere di Enrico Il d'Inghilterra che fu nominato Arcivescovo di Canterbury, nella cui cattedrale fu assassinato da sicari del re.
Beckett avrebbe ottenuto nel 1164 da Rolando di Montedoglio, l'Abate di San Bartolomeo, le carbonaie del Castello che si trovavano fuori delle mura. In questo luogo gli Ospedalieri di S. Antonio Abate (detti anche del Tau o di Vienne), che secondo la tradizione sarebbero giunti in Valtiberina al seguito dell'arcivescovo di Canterbury, costruirono dei romitori ed un oratorio dedicato a sant'Antonio. Nel 1188 questa comunità accettò la regola di Sant'Agostino.
Daniele Bernardini2 anni fa
Stupenda struttura architettonica ricca di preziose opere d'arte ed un organo che varrebbe la pena fosse restaurato
Conserva nel suo interno a navata unica, la bellissima "Madonna del Soccorso" nella Cappella Giusti, un altrettanto bellissimo bassorilievo "Adorazione dei Pastori" e porzioni di affreschi del XIV secolo.
Assolutamente da visitare
Beckett avrebbe ottenuto nel 1164 da Rolando di Montedoglio, l'Abate di San Bartolomeo, le carbonaie del Castello che si trovavano fuori delle mura. In questo luogo gli Ospedalieri di S. Antonio Abate (detti anche del Tau o di Vienne), che secondo la tradizione sarebbero giunti in Valtiberina al seguito dell'arcivescovo di Canterbury, costruirono dei romitori ed un oratorio dedicato a sant'Antonio. Nel 1188 questa comunità accettò la regola di Sant'Agostino.