Sentiero iniziato dai bifolchi, passato poi la casa rossa e cavagliano si trova la chiesa di san biagio, facile percorso e non ripido. Bellissimo panorama si gode dalla calvana
Mauro Faldi2 anni fa
San Biagio è la chiesa parrocchiale del borgo di Cavagliano, oggi disabitato, situato alla quota di 480 metri sulla pendice est della Retaia. Fondata nei primi decenni dopo l'anno Mille, fu abbandonata alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, quando gli ultimi residenti emigrarono verso la piana e verso una vita meno dura.
Questo piccolo agglomerato di case sparse, malgrado sia posizionato su pendici aride e pietrose ha avuto nei secoli una popolazione relativamente numerosa che raggiunse il suo apice in epoca medievale.
Tra il 1300 e il 1400 erano documentati tra i 100 e i 150 abitanti, che probabilmente per la maggior parte vivevano in edifici deperibili, capanne o poco di più, che non sono sopravvissuti al passare degli anni, diversamente dalle poche case "signorili" dalle mura in filaretto di alberese che ancora oggi si possono ammirare.
Oggi Cavagliano è un "reperto archeologico" simile ad altri in Calvana (Parmigno e Valibona, ad esempio), testimonianze di una storia secolare, che meriterebbero una maggior cura e conservazione. Chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo.
Questo piccolo agglomerato di case sparse, malgrado sia posizionato su pendici aride e pietrose ha avuto nei secoli una popolazione relativamente numerosa che raggiunse il suo apice in epoca medievale.
Tra il 1300 e il 1400 erano documentati tra i 100 e i 150 abitanti, che probabilmente per la maggior parte vivevano in edifici deperibili, capanne o poco di più, che non sono sopravvissuti al passare degli anni, diversamente dalle poche case "signorili" dalle mura in filaretto di alberese che ancora oggi si possono ammirare.
Oggi Cavagliano è un "reperto archeologico" simile ad altri in Calvana (Parmigno e Valibona, ad esempio), testimonianze di una storia secolare, che meriterebbero una maggior cura e conservazione. Chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo.