Chiesa Parrocchiale di San Pantalon

Bella chiesa degli inizi dell'XI secolo ma totalmente ristrutturata alla fine del XVIII sec. perchè pericolante .
La chiesa è conosciuta per il soffitto dipinto dal Fumiani che adotta il sistema dei teleri; per cui non si tratta di un affresco ma l'unione di 40 teleri per una superficie di 443 mq.
All'interno vi sono altre opere che adornano la chiesa di artisti come Palma il Giovane, Vivarini e altri.

Straordinaria chiesa dedicata al Santo Martire Pantaleo, ha la sua origine attorno all'anno Mille e una profonda ristrutturazione nel 1500. La parte più bella di questa chiesa è il suo soffitto adornato da 40 tele unite per formare un unico dipinto che misura 443 metri quadri è raffigura il martirio di San Pantaleone.

Stupenda. Decine di affreschi e dipinti del quindicesimo e sedicesimo secolo. A volte ci scordiamo che potremmo vivere del nostro patrimonio

Impressionante, sicuramente tra le più belle chiese di Venezia. Il soffitto è uno spettacolo unico ed imperdibile. Portate monete da 1€, servono per illuminare il soffitto. Attenzione agli orari, li ho fotografati e li trovate nelle foto della mia recensione

Le notizie sulle origini della chiesa sono incerte e contraddittorie. Alcuni affermano che sarebbe stata ricostruita nel 1009 dai Giordani, ma altri posticipano la data al 1025 per il concorso dei Signolo e dei Dandolo. Non è chiaro neppure quando fu eretta in parrocchia: forse nel 1222, quando sarebbe stato rifatto l'edificio e nominato parroco Angelo Semitecolo. Tra il 1684 e il 1704 fu completamente ricostruita, perché pericolante, su progetto dell'architetto trevigiano Francesco Comin, il quale decise di ruotarne l'asse longitudinale di novanta gradi, così che la facciata prospettasse direttamente sul campo. Venne consacrata nel 1745 dal patriarca Alvise Foscari.
In quanto parrocchiale, San Pantalon è compresa nel Vicariato di San Polo-Santa Croce-Dorsoduro, parte del Patriarcato di Venezia. Il titolo di parrocchia deve esserle stato attribuito sin dalle origini e la sua circoscrizione era molto vasta; nel 1810 essa si ridusse notevolmente con l'istituzione delle parrocchie dei Frari e dei Carmini e con l'ampliamento di quella, preesistente, dei Tolentini, chiesa di cui oggi è parrocchia succursale.

Affreschi impressionanti all’interno.
Cuoriosità: davanti alla chiesa, sulla parete di una casa diroccata, si trova la bambina con fiaccola di Banksy.

Grandissima sorpresa. Un soffitto dipinto su tela di oltre 400 metri quadri che mi ha sbalordito. Ma anche l'organo e le nicchie contengono opere ma il soffitto vale la pena di essere veduto in prima persona. Per un euro si può meglio illuminare. La chiesa ha ingresso gratuito ma non è sempre aperta.

La chiesa è nota in quanto sul soffitto si trova il Martirio e gloria di san Pantaleone, opera di Gian Antonio Fumiani, dipinta tra il 1680 e il 1704. Non si tratta di un affresco, bensì di un vastissimo dipinto su tela con tecnica del telero, che misura 443 metri quadrati.[2][3]

Altro dipinto notevole è il San Pantalon che risana un fanciullo, ultima opera di Paolo Veronese (1587). Nella cappella del Sacro Chiodo, da ricordare l'Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e Giovanni d'Alemagna (1444), e un'Annunciazione della metà del Trecento, attribuita a Paolo Veneziano.